Concorso Vigili urbani, ancora polemiche

“Una procedura trasparente”, così il sindaco Vincenzo Carfora e l’assessore alla Mobilità Tommaso Casillo, poco più di un mese fa, avevano definito il modus operandi utilizzato per il concorso cittadino per l’assunzione di dieci agenti di polizia municipale, rispondendo ad un’interrogazione mossa da consiglieri comunali del Partito democratico. Nessuna anomalia, a detta del primo cittadino e dell’assessore che hanno controbattuto, passo passo, con tanto di riferimenti normativi, il documento stilato da gli ex dissidenti, adesso tornati sui loro passi. Mentre l’Amministrazione comunale cerca, a fatica, di ritrovare l’armonia perduta, un’altra bufera si abbatte su di essa. A mettere in dubbio la correttezza del concorso per i posti di agente di polizia municipale sono, questa volta, consiglieri comunali di minoranza. Diverse le irregolarità che, a detta di: Pugliese Pasquale (Npsi), Del Prete Giovanni (Casoria in Positivo),

Ferrara Mauro (FdS), Iodice Massimo (Pdl), Mosca Ferdinando (Pdl), Esposito Orlando (Pdl), Polizio Emilio (Udc), Capano Andrea (Udc), esistono nel procedimento concorsuale.  Spiegano, attraverso un documento in cui si invoca persino l’intervento del Prefetto di Napoli, che il concorso ha avuto un andamento anomalo in tutte le fasi procedimentali. “Su proposta dell’assessore alla Mobilità – raccontano dalla minoranza –  la giunta municipale in violazione dello statuto comunale, del regolamento sull’ordinamento degli uffici, del regolamento di disciplina delle procedure concorsuali e del bando di concorso, alterando il procedimento concorsuale di competenza del dirigente del settore Affari generali e Personale, ha affidato al dirigente del settore Polizia municipale di procedere alla selezione dei candidati”. Proseguono: “Il dirigente della Polizia locale ha ricevuto l’incarico dal sindaco, ma non poteva in quanto Carfora ha esaurito la nomina di competenza nell’assegnazione degli incarichi dirigenziali. Il dirigente illegittimamente nominato – dicono i consiglieri di centrodestra –  invece di dichiarare la propria incompetenza, (essendo questa del settore Affari generali e del Personale), addirittura, ha utilizzato un’altra società in aggiunta a quella che aveva vinto la gara per una supposta (ma inesistente) trasparenza”. Vanno avanti: “Il predetto dirigente, con nomina illegittima, si è autonominato  presidente della commissione concorsuale. Alla confusione ad alle anomalie non c’era limite– denunciano – Il dirigente incaricato ha proceduto all’ammissione ed esclusione dei candidati con limitazione alla sola verifica della firma della domanda e del versamento della tassa del concorso, senza accertare i requisiti come previsto dal regolamento sulle procedure concorsuali, tanto è che risulta partecipante anche chi ha superato il limite di età”. Inoltre illegittimo, secondo gli esponenti dell’opposizione, sarebbe stato l’affidamento ad una società privata la spedizione delle raccomandate per lo svolgimento delle prove scritte (non essendo la predetta ditta autorizzata per l’invio di posta raccomandata per procedimenti amministrativi e giudiziari). Infine, rivelano che: “Durante lo svolgimento della prova scritta non è stata consentita la consultazione dei testi normativi”. L’opposizione chiede chiarezza e l’annullamento di tutti gli atti che contrastano con normative legislative, statutarie e regolamentari. Tanti i partecipanti che hanno riposto speranze nel  concorso per agente di polizia locale, nonostante il numero esiguo dei posti a disposizione e che adesso pretendono chiarimenti. Certamente la risposta dell’Amministrazione, su una questione tanto delicata, non tarderà ad arrivare.

 

 

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