Via al Piano per la raccolta differenziata in Campania e condanne esemplari nel processo Resit.

Verdi: “la svolta ambientalista continua. Siamo passati in un anno dalla cultura degli inceneritori a quella della differenziata e finalmente ci sono condanne esemplari per chi ha avvelenato la nostra terra”.

Una convenzione-quadro per lo sviluppo della raccolta differenziata in Campania sarà siglata lunedì prossimo, 18 luglio, alle 12, nella sala della Giunta Regionale. A siglare l’accordo saranno il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, quello del Conai-Consorzio nazionale imballaggi, e Domenico Tuccillo, presidente di Anci Campania. L’intesa, fa sapere la Regione, «rappresenta un punto di ripartenza per l’avvio di servizi di raccolta differenziata efficaci e finalizzati all’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro».
“Siamo molto soddisfatti della svolta sulla differenziata che la Regione grazie all’accordo tra il Sole che Ride e il Presidente De Luca sta portando avanti. Dopo anni in cui la parola d’ordine era inceneritore – dichiarano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il portavoce campano del Sole che Ride Vincenzo Peretti – si è cambiato registro. La nuova gestione della Campania ha infatti eliminato dal piano la realizzazione dei due impianti di incenerimento previsti dall’ex Presidente Caldoro a San Giovanni a Teduccio e Giugliano e ha fatto ripartire il piano per la realizzazione di impianti di compostaggio. La svolta si sta notando anche per le condanne “pesanti” nel processo Resit la discarica di Giuliano utilizzata nei momenti di massima emergenza anche dal potere commissariale.
Disastro ambientale, avvelenamento della falda acquifera e una serie di falsi sono tra i reati contestati dalla Procura . L’accusa ha ipotizzato anche collegamenti tra manager privati e funzionari pubblici con esponenti del can dei casalesi. In particolare, sarebbero emersi contatti con industriali del Nord che avrebbero usufruito del canale camorra per smaltire a prezzi stracciati, e in maniera illegale, rifiuti di produzione. Finalmente si è deciso di condannare in modo “esemplare” chi ha avvelenato la nostra terra”.

 

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