Report partita Casoria – San Giuseppe 1-7

Niente da fare, la crisi continua. Ed assume sembianze ancora più inquietanti. Non è servito cambiare allenatore, non è servito rinnovare lo staff tecnico, non è servito rivoltare la squadra come un calzino, intervenendo massicciamente sul mercato. Oggi è scesa in campo una formazione con la bellezza di otto/undicesimi nuovi, a testimoniare di come la Società viola stia compiendo ogni sforzo possibile per invertire la rotta.

È arrivata gente di categoria superiore, di un livello tecnico che non appartiene a questo campionato. Ci si aspettava il riscatto, pure nella consapevolezza che ci vorrà pazienza per costruire quell’amalgama necessario per diventare una “vera squadra”. E invece è arrivata una sconfitta pesante, pesantissima. Un’autentica umiliazione. Davanti agli occhi dei soliti encomiabili tifosi e a quelli del mitico Bruno Tintori. La Sangiuseppese ha espugnato Casavatore con un punteggio che rende superfluo ogni commento: 7-1. Una debacle senza attenuanti. Perché se a Cimitile si era intravista una luce in fondo al tunnel, almeno sul piano delle prestazione, stavolta è buio pesto. Inutile appellarsi alla cattiva sorte (che pure non ha fatto mancare il suo “contributo”, a cominciare dal grave infortunio subito da Leone dopo appena 5 minuti) e agli errori arbitrali. Il Casoria ha perso. E lo ha fatto di brutto. Punto.

La cronaca. L’inizio è equilibrato, gli ospiti (secondi in classifica) si fanno subito vedere dalle parti di Salerno con Panico che al 3’ di testa non inquadra lo specchio. Risponde il Casoria due minuti dopo: scambio corto tra Villino e Di Tuccio, quest’ultimo tira ma stringe troppo, palla fuori. Al 9’ la retroguardia viola, già in emergenza per le assenze di Capogrosso (squalificato) e Migliaccio (infortunato), perde pure Leone, che si frattura il gomito battendo malamente a terra dopo un contrasto di gioco. Mister Fiorito non ha terzini in panchina e getta nella mischia Ruffo, un’ala. Al 17’ la Sangiuseppese sblocca il risultato con Langella che segna direttamente su punizione dallo spigolo sinistro dell’area. Il Casoria accusa il colpo e dopo tre minuti subisce il raddoppio. La firma, stavolta è di Massa, che indovina l’incrocio con una conclusione dal limite deviata da Cuomo. Si mette ancora una volta male, il pubblico ammutolisce e per gli uomini di Fiorito la partita diventa l’ennesimo Everest da scalare. Ci prova Palmieri a scuotere i suoi, innescando Villino al 22’, ma l’esterno viola dopo avere agganciato di destro, svirgola con il sinistro. Al 34’ arriva l’immancabile centro di uno spietato La Pietra: sugli sviluppi di calcio d’angolo, la difesa viola mette fuori area, la palla finisce dalle parti del bomber bianconero che stoppa di petto e calcia al volo: 3-0 e giù il cappello! Ormai non c’è più storia, il Casoria si allunga e costruisce qualcosa di buono solo a destra, dove Ruffo conferma di avere gamba e piedi buoni. Al 41’ un suo pallonetto sul portiere viene respinto sulla linea da Panico. Non ne va bene una ai padroni di casa che, a tempo praticamente scaduto, incassano anche la quarta sberla con Panico che batte Salerno da distanza ravvicinata dopo una mischia in area.

Si va al riposo con gli ospiti in vantaggio per 4-0. Nella ripresa il Casoria prova a metterci l’orgoglio, ma al 65’ la Sangiuseppese cala il pokerissimo con Aiello su rigore (fischiato per fallo di mano di Cuomo). Un sorriso lo regala il debuttante Palmieri al 70’: l’attaccante scuola Juve insacca di testa il gol della bandiera. Da questo momento, i viola si buttano avanti a testa bassa e non demeritano, anzi sfiorano il secondo gol con Rossi su punizione, ma Rastiello toglie la sfera dall’incrocio. Fioccano le occasioni da una parte e dell’altra. E su classica azione di contropiede, al minuto 80, Rea percorre sulla corsa di destra almeno una settantina di metri prima di  servire a Langella il pallone del 6-1. Al’87 Brando si procura un rigore con azione personale. Il designato dal dischetto sarebbe Rossi. Ma Brando (incitato dai tifosi) va sul dischetto e calcia: mira sbagliata, palla su fondo. La musica è sempre la stessa: il Casoria sbaglia l’impossibile, la Sangiuseppese è cinica oltre ogni misura. E così, dopo il rigore sciupato dai viola, arriva puntuale la risposta degli ospiti che insaccano il 7 gol con La Pietra. Prima che cali il sipario, c’è spazio anche per un palo clamoroso colpito da Villino.

Finisce con una sconfitta di proporzioni imbarazzanti. La Sangiuseppese vince con merito. Viola puniti, nelle proporzioni del punteggio, oltre i propri demeriti. L’ultima scena, la più triste, è la contestazione dei tifosi che “respingono” civilmente i giocatori che si erano portati verso la tribuna. Via a testa bassa. Purtroppo, in questo momento, non può essere diversamente.

 

A cura dell’Area Comunicazione della AC CASORIA 1979

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