Nucleare? No grazie!

Notizie: Chernobyl 26 aprile 1986 – Esplode impianto nucleare.  Il 26/4/2011 si celebrano le nozze d’argento. Ci fu il meltdown del nocciolo.

11/3/2011 Terremoto e tsunami in Giappone – Fukushima. Impianto in tilt – Radiazioni.

1959 Si costruisce un impianto nucleare sul Garigliano in territorio di Sessa Aurunca.

1978 L’impianto si ferma per avaria.

1979 Esondazione del Garigliano – L’acqua invade l’impianto. Pericolo radioattività.

Rilevazioni successive dimostrano l’inquinamento da cesio 137 e cobalto 60.

Le scorie radioattive ammontano a oltre 4.000 mc. Non si sa dove metterle. Non abbiamo un sito sicuro per lo stoccaggio di questi materiali.

1982 L’impianto non viene riattivato perché costa troppo adeguarlo alle norme di sicurezza.

Il ciclope di Gaeta.

Il popolo è sovrano, si o no? La sua è una sovranità a corrente alternata o a corrente continua? il voto politico e il voto referendario sono le uniche possibilità che il popolo ha per esprimere la propria sovranità sancita dalla Costituzione. Inficiare l’uno o l’altro è un attacco alla Costituzione. Il porcellum è già un modo per limitare la mia volontà politica. Voglio votare mr X nel partito Y. Non posso farlo perché questi non è collocato nella graduatoria dei probabili eletti. Questa è la minestra. O la mangi o ti butti dalla finestra. Sono in molti a trovarla disgustosa. Ora è in atto anche il tentativo di impedirmi di dire la mia sul referendum sul nucleare. Siamo al cittadino “usa e getta”. Sono nato in un epoca in cui mangiare i prodotti agricoli non costituiva nessun pericolo per la salute. Una mela non conteneva anticrittogamici, l’acqua era priva di elementi inquinanti, potevo sede

 

re in riva al Garigliano e pescare per ore senza correre il pericolo di buscarmi un tumore o la leucemia per ignara esposizione alle radiazioni del dismesso impianto nucleare. Potevo mangiare la carne ovina o bovina sicuro che gli animali non erano stati nutriti con erba al cesio o mangimi al pesce. Involontariamente sono finito nella catena alimentare alterata dalla cupidigia dell’  “homo insanus”. Abbiamo bisogno di voglia del passato afferma Franca Rame nel suo blog. Che diritto abbiamo di lasciare un mondo depauperato di buona parte della sua fauna e flora ai nostri figli? Interi territori da bonificare? Distese immense di girasoli che invece di produrre olio assorbono cesio 134 e 137 dal terreno? Avremo quindi olio ed insetti al cesio? Abbiamo rubato tutto lo spazio vitale al mondo animale e vegetale. Città costruite a misura di speculatori e palazzinari, favoriti e spalleggiati da pseudopolitici e funzionari affetti, a essere buoni, da miopia

 

congenita. Interessati, a voler essere realisti. E ora dobbiamo vivere ( e dovranno vivere) con l’incubo di un disastro nucleare. Affossare il referendum con la moratoria sull’uso del nucleare per ottenere energia è un insulto alla nostra intelligenza. Dobbiamo reagire e ribellarci a questo uso consumistico del voto popolare. La Francia, tanto decantata per i suoi numerosi impianti nucleari, è una delle nazioni, insieme al Niger, più inquinate dalla radioattività. A parte gli incidenti agli impianti con perdite di sostanze radioattive che vanno e vengono come le piogge (Tricastrin, Chinon, Paluel) i nostri cugini d’oltralpe calpestano strade, autostrade, parcheggi, stadi, parchi pubblici costruiti su massicciate composte dei “residui sterili” delle miniere di uranio: E’ una denuncia di France 3 che in una serie di 7 servizi informa che lo scarto  della lavorazione estrattiva dell’uranio è finito come substrato. Le misurazioni con il geiger hanno dimostrato la pericolosità di sostare a lungo in questi luoghi per la presenza di emissioni radioattive ben superiori alla norma. Uno degli argomenti preferiti dei nuclearisti è che “così fan tutti”. Come dire: poiché ruban tutti, rubo anch’io. E’ un motto molto in voga da noi. Ormai nelle case di molti italiani sul muro dietro la testata del letto non campeggia più il quadro di Gesù che trasporta sulle spalle

la pecorella smarrita o il crocifisso o il dolce viso di una Madonna, ma il volto di Zio Paperone che brandisce a mo’ di scettro il simbolo del dollaro in metallo aurifero. Ci sono molti altri modi per ottenere energia pulita. Il discorso è lungo, ma se a qualcuno interessa essere aggiornato ne potremo discutere una prossima volta. Per il momento diffondiamo lo slogan (non mio): “Meglio attivi oggi che radioattivi domani”.

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