La (s)vendita della cultura da Guida a Port’Alba

 

Port’Alba, la famosa via dei libri di Napoli, in questi giorni è gremita di gente, non solo perché sono iniziate le scuole ma soprattutto perché la storica libreria Guida, che lo scorso novembre ha dovuto chiudere i battenti, ha riaperto le sue porte per la vendita fallimentare dei volumi ancora presenti in negozio. I libri vengono venduti con un prezzo ridotto del 70% (ai volumi rari e antichi va a applicato uno sconto diverso, stabilito dai curatori fallimentari in magazzino) e addirittura gli arredamenti sono in vendita!

Noi di CasoriaDue ci siamo recati fuori alla libreria nella mattinata di ieri per raccogliere umori e testimonianze. Le prime persone hanno iniziato a mettersi in fila già otto ore prima dell’apertura al pubblico, prevista per le 16 e ci hanno spiegato perché erano lì: c’era chi voleva approfittare dell’occasione per compare libri universitari “decisamente troppo costosi”, chi voleva arricchire la propria libreria, chi voleva comprare le opere di Shakespeare per regalarle alla propria fidanzata perché “è una sua grande appassionata”. Insomma abbiamo avuto l’impressione che i giovani non abbiano dimenticato il piacere della lettura e che le file fuori ai negozi non vengono fatte solo per accaparrarsi gli ultimi modelli di smartphone.

Per evitare confusione si è deciso di creare una lista  con i nominativi delle persone in ordine di arrivo e stranamente l’idea ha funzionato: alle 15, quando c’erano circa 300 persone in fila, la polizia con un’ora di anticipo, seguendo quella lista, ha autorizzato l’ingresso in libreria. Le persone armate di cartoni vuoti, buste di plastica e addirittura con dei piccoli trolley hanno iniziato a correre su e giù per i piani della libreria. I circa 700 mila volumi erano messi in ordine sparso per il negozio, quindi non è stato facilissimo per le persone individuare un libro specifico che cercavano, comunque nessuno è uscito dal negozio con meno di 4 libri.

Intorno alle 18 sono iniziati i primi malumori perché la folla aumentava e non era possibile far entrare tutti. Circa 700 persone hanno potuto entrare in libreria, ma visto che la svendita durava fino alle 19:30 tutti gli altri dovranno ritornarvi nei prossimi giorni. Data l’affluenza infatti, i giorni di svendita da due (24 e 25 settembre) sono diventati 10.

Anche noi abbiamo acquistato alcuni libri e siamo stati felici del “bottino”, ma leggendo sullo scontrino al posto del nome della libreria la dicitura “FALLIMENTO 77/2013 LETTURA S.R.L”, ci è tornato in mente cosa significa quanto accaduto. Queste giornate di svendita di libri rappresentano il fallimento di un punto di cultura della nostra città, un luogo che ha ospitato nella sua “Saletta rossa” grandi autori della letteratura come Ungaretti, Moravia e Montanelli. E quel cartello che è ancora affisso fuori allo stabile in cui si indica la libreria Guida come “Patrimonio Culturale di interesse Nazionale” ci lascia tanto amaro in bocca.

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