Innamorato di Napoli, prigioniero dei ricordi

“E  tu, tu napoletano, tu meridionale non sarai mai quello che potresti essere se non imparerai a credere in te stesso”.

E’ su una nuvoletta l’ardito enunziatore di questa frase. Aveva sessantotto anni e una ventina di libri sulla soma di antico studioso delle cose di casa sua.

La frase mi è venuta in mente dopo aver assistito a Napoli – Udinese, con Lorenzo Insigne, titolare nel Napoli e nella Nazionale di Roberto Mancini, dopo aver visto e sofferto lo stupore di tanti altri napoletani.

E saranno proprio i napoletani l’asse portante della nuova nazionale: insieme a Lorenzo e a Ciro Immobile dovrebbero diventare titolari lo stabiese Donnarumma ed il caivanese D’Ambrosio.

Per fortuna attenua la nostra irritazione del mancato svolgimento dell’europeo il campionato. Udinese percorsa da un tremito. Con due botte splendide la questione con i bianconeri risolta. Spiace molto, però, che ti vengano a riferire di un comportamento da parte dell’Udinese spocchioso e, in qualche spunto, molto discutibile.

Errore gravissimo quello del dirigente dell’Atalanta. E allora viene voglia di insuperbire come certo non gradiamo per la vittoria raggiunta. Sottolineando la quantità e la qualità del successo. Viene anche voglia di ritornare per qualche opportuno chiarimento, su quella partita. Senza star lì a decifrare il sesso e l’anagrafe, ma opportunamente sottolineando la prestazione di Lobotka prima e Demme poi.

Dal canto suo Lorenzo Insigne sembra proprio aver giocato una partita tutta concentrata a sfaldare la fola della sua esigua capacità atletica. Lorenzo non vuole riposare e non ne ha neanche bisogno.

Naturalmente non si manca di segnalare, come merita, la parte eseguita con l’Udinese da Milik e Zielinski. Ecco la samba ed il tamurè.

Il giovane – vecchio Napoli non balla né la samba né altro. Ritrova solo i suoi punti di riferimento offensivi. I centrocampisti giocano e riescono a “vedere” Callejon, convince, specie Gattuso,  proprio per la buona abitudine che ha di rispettare la posizione. Un centrocampista deve sempre sapere dove indirizzare il pallone. Diversamente è costretto al palleggio insistito ed all’avanzata, inopportuna. Sguarnisce la sua zona. E’ costretto a recuperi che non sempre riescono. Non raramente l’avversario punisce. L’attacco napoletano è solcato dal razzo Milik. Offre i richiesti appoggi. C’è rammarico e si spera non vada via. Una “torre” sottoporta può essere utile.

Udinese stimola reazioni che trascurerei, sinceramente. Ma Luca Gotti non è mica tanto simpatico con le lamentele del post gara.

Il campionato ha ancora quatto giornate da “attraversare”. Solo quando saranno attraversate tutte …. sapremo. Il nostro computer, ecco, tanto per fare un esempio garantisce che l’Inter arriva terza. Il Napoli se la dovrà vedere in spareggio sul filo di lana, con il Milan. Date più credito a Pioli che garantisce per il Milan o a noi? Se lo date a Pioli siete dei malevoli o dei complessati, se date credito a noi siete dei buoni napoletani.

Fortuna ha voluto che il campione belga del Napoli ha recuperato bene e subito e quindi Gattuso non ha avrà bisogno di come sostituirlo.

Con il Parma continueremo a vedere il trio delle meraviglie. Vedremo Mertens e Callejon “crossati” da sinistra, da Insigne. E Demme riuscirà a trovare una sua collocazione precisa, nel centrocampo partenopeo? O continueremo a sostituirlo con il pericolo di nuocergli come nessun certo desidera?

Ecco anche a questi interrogativi dovrà rispondere la ripresa del campionato che guarda caso, sembra ancora favorevole al Napoli. Parma fuori casa e Sassuolo al San Paolo sono gli avversari della prossima settimana.

NOTIZIE SPICCIOLE

Il Napoli Primavera potrebbe o dovrebbe giocare a Cercola il prossimo campionato di Primavera 1. Lascia lo Stadio “Pasquale Ianniello” di Frattamaggiore.

Aladino Valoti potrebbe arrivare nello staff di Gianluca Grava. Modesto, già allenatore a Rende, il prossimo tecnico della Primavera del Napoli.

 

Nando Troise

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