Iniziativa di Beppe Grillo contro il caro-benzina: diamoci da fare!

“E’ importantissimo piegare questi maledetti che alzano in continuazione il prezzo. Gli americani hanno espresso con rabbia il loro dissenso al fatto che è stato imposto l’aumento della benzina a 0,75 euro per 5 litri e noi paghiamo fino a 1,50 euro a litro. Ma si può tollerare ciò?”. E’ lo sfogo di Beppe Grillo, che con sdegno e amarezza, facendosi interprete del pensiero milioni di automobilisti, ha deciso di avviare un’azione di protesta con l’apporto indispensabile di tutti coloro che non ci stanno a subire ancora una volta la lievitazione del costo del carburante. Per tale motivo, dal suo blog parte un’altra iniziativa dopo quella precedente, conclusasi con successo, sull’abolizione del costo di ricarica delle schede telefoniche prepagate.

Di cosa si tratta, dunque? E’ necessario indurre le due maggiori compagnie petrolifere, la Esso e la Schell, ad abbassare il prezzo del carburante. Come? Occorre che ognuno di noi si dia da fare in modo intelligente e solidale: è in corso un’azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle citate compagnie. La parola d’ordine è colpire il loro portafoglio senza lederci da soli. “Posta l’idea” – spiega Grillo – “che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere sia quelli della Esso che della Shell (sanno benissimo che, per noi, si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno), c’è un sistema che, invece, li farà ridere pochissimo, purché si reagisca in tanti. Petrolieri e l’OPEC hanno indotto a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà. I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende: bisogna usare il potere che abbiamo”.

“La proposta” – continua Beppe Grillo – “è che da qui alla fine dell’anno NON SI COMPRI PIU’ BENZINA dalle due più grosse compagnie, Shell ed Esso, che peraltro ormai formano un’unica compagnia. Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta meno )saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però, dobbiamo essere milioni di NON clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo. Che importa se si perdono bollini, regali e baggianate che ci vincolano a queste compagnie. Coraggio, diamoci da fare!

 

 

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