I guappi non mettono le supposte!

Casillo fu sconfitto nel referendum “sì o no”.

Piano Integrato Urbano, Piano Urbanistico Comunale, il Centro Interscambio Merci “Ovulo Commerciale”, lo Stadio Comunale, la Scuola di via San Mauro, il nuovo Liceo Polispecialistico di via Aldo Moro, LE OCCASIONI DA NON PERDERE.

Adesso tocca al Sindaco di Casoria, Ferrara, che è l’unico a stare al tema, raccontare di quali e quante angosce sia fatta la sua giornata per via delle buche, degli ingorghi, delle immondezze, della criminalità, del finto volontariato del Terzo Settore mentre il pubblico rumoreggia, sottolinea il suo modo di fare, sghignazza. Così è. I partiti della coalizione di centro destra, Pdl, Udc e Società Aperta si sono trovati a vincere il referendum sì o no a Tommaso Casillo.

 

“Abbiamo battuto Casillo”, così gioivano oltre quelli del centro destra, anche Rifondazione Comunista e perfino moltissimi militanti del Partito Democratico.

Adesso, invece, molti sono contro il Sindaco Stefano Ferrara. Eppure Casoria ha avuto tanti Sindaci mediocri, ma adesso stanno contestando Ferrara. La sinistra contro, il Pd contro, l’Idv contro, il nascituro Futuro e Libertà contro, Sinistra Critica contro, il Nuovo Psi contro, l’Mpa contro. E, a tutt’oggi, il gruppo di Azione Giovani ( e non solo Scancariello ma anche Del Prete) minacciano di andare via. “Sto alle decisioni del partito – diceva Luca Scancariello – Roma deve decidere per noi”.

Ma non è la stessa Città che diede a Ferrara la maggioranza dei voti? Sì, ma la scelta fu dovuta all’odio verso quelli di prima, ai socialisti scomparsi ed ai diessini sopravvissuti ed ad una meschina tattica di demonizzare l’avversario. Ferrara fu eletto nel giugno del 2008, grazie al sostegno di un’aggregazione di centro destra, che comprendeva Pdl, Udc, Società Aperta………..

Le Giunte tecniche, scelte da quei “partiti”, ed i tantissimi Assessori che si sono avvicendati, hanno fatto poco in una Città che aveva bisogno di moltissimo. Pieni di problemi si sono trovati ad amministrare una Città incapace di investire nel nuovo e di completare il vecchio, come i semafori, il piano urbano di traffico, il Cinema Rossi, il Pala Casoria, le aree dismesse ecc. Per una ragione di fondo che nessuno riesce a capire: non c’è stata una rivoluzione casoriana di cui il gruppo politico che è riuscito ad abbattere Tommaso Casillo con tutta la sua enorme maggioranza, poteva essere il perno. C’è stato solo un auto disfacimento del sistema politico, un lento, un lentissimo disfacimento che ha impedito la formazione di un ceto politico nuovo.

Quell’aggregazione (e gli uomini che ne facevano parte: Ferrara, Nocera, Sergio D’Anna, Fortunato Polizio, Tizziani, Trojano) non ha effettuato una immissione di sangue nuovo, di rude vitalismo, non ha rappresentato una dura scopa che arrivasse fin negli angolini bui e che cacciasse i mercati dal tempio. Anzi………………

Oggi, con Stefano Ferrara, vi è un arrivo di sconosciuti o mediocri che non ce la fanno a cooptare quel po’ di intelligenza e onestà civica ancora disponibile. E’ andata così. La Casoria delle professioni e delle arti, quell’enorme massa di maggioranza silenziosa, classe impiegatizia che lavora dalle 7 alle 21 e che li vorrebbe mandare a casa.

Eppure la Città, i sindacati, le associazioni, i comitati civici, lo stesso centrosinistra, non ha fatto vera opposizione: ogni venerdì sera, parte per il week end per respirare aria di montagna o di mare o si sposta su Napoli o si chiude in casa distratta da calcio e varietà ed ogni lunedì torna ad occuparsi degli affari suoi.

La maggioranza che governa questa Città, cioè il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali, i loro partiti ed i loro referenti politici, non hanno peggiorato le cose, le hanno lasciate tali e quali al 2005.

A quei tempi, le uniche vere riunioni della Giunta, il capo dell’epoca, Tommaso Casillo, si riuniva con i suoi fidi, qualche ingegnere e qualche Capo Settore, consentendo lo sfascio più assoluto, oltre allo sperpero del danaro pubblico, fino ad arrivare, poi, allo scioglimento per camorra, dopo approfondite indagini prima dalla Ragioneria dello Stato e dalla Funzione Pubblica, poi la Commissione di Accesso agli Atti Amministrativi. Nomi ben noti e conosciuti che si dichiarano innocenti solo perché – dicono loro – non sono stati arrestati. Nella relazione al Ministero degli Interni c’è tutto: dalle lottizzazioni convenzionate ai permessi a costruire. Se uno non si riporta a quei tempi ed al ruolo che hanno avuto in questa Città Casillo, Polizio e gli altri, non riesce a raccapezzarsi nemmeno nella vicenda della spazzatura che indigna la Città, nonostante l’impegno quotidiano che ci sta mettendo il management di Casoria Ambiente con la gran parte del personale dipendente (Casoria ha ancora, da quasi dieci anni, una discarica in via San Salvatore, a pochi passi da UCI Cinemas, Ikea, Leroy Merlin e l’ex Carrefour, oggi Iperstore GS). Non riesce nemmeno a raccapezzarsi sullo scontro di competenze, di interessi sottostanti, di vanità personali, di personali insipienze e di strani pensionamenti.

E questi che sono arrivati? La parte politica che mi rappresenta? Lo schieramento che fa riferimento anche (oltre ad altri autorevoli soggetti politici nazionali) al mio editore, direttore politico ed amico Vincenzo Nespoli? “Arrivano i nostri” dicevamo, allora, nel maggio del 2008! I nostri, i miei, i miei referenti politici, i miei rappresentanti istituzionali non solo non hanno cambiato la situazione ma, cosa ancora più grave, hanno fatto infiltrare tra la gente il pensiero che, forse, erano meglio quelli di prima. Hanno cooptato in Consiglio Comunale ben sette socialisti per tenersi a galla e con i quali avrebbero dovuto governare con scioltezza, senza patemi, né frizioni. Hanno recuperato alla causa del centro destra moltissimi dipendenti pubblici fino a poco fa fedelissimi di Tommaso Casillo e del credo socialista, ferventi seguaci di Riccardo Lombardi, Pietro Nenni, Filippo e Francesco Turati, Arturo Labriola, Di Vittorio, Brodolini e Gino Giugni. Studiosi del verbo socialista, oggi tutti passati a sostenere Berlusconi, Fini e Casini. Che bravi!

Il Comitato Civico “Casoria Solidale ed Europea” mi ha proposto un comitato di saggi da posizionare al governo della città. Una Giunta Municipale di salute pubblica composta da Ciccio Polizio, Peppe Russo, Michele Fasano, Biagio Buonomo con Tommaso Casillo, Graziuso e Pugliese.

La diagnosi finale è questa: “non c’è un governo del territorio, non c’è una politica per la città. Più semplicemente, hanno fatto scomparire negli anni ogni ragione urbanistica. Non c’è un’informazione urbanistica per i cittadini che non passi per il partito del “no” o che non si fermi di fronte a quei vincoli massimalisti, che valgono per i poveri ma non per i ricchi”.

Peccato, davvero peccato. Stefano Ferrara può avere un senso, una provvidenziale funzione, se riesce a dar vita nel vuoto della partitocrazia (cioè l’intreccio tra politica ed affari, riaffiorato di nuovo nella vita economica, politica ed imprenditoriale di Casoria), al meglio di Casoria e della sua società civile che esprime persone di grandi qualità: professionisti, giovani, sportivi, campioni, donne.

Questa maggioranza di governo ce la può fare se si spoglia dell’armatura dell’indifferenza e della strafottenza che pure ha indossato. Deve chiudere questa pagina buia, e, davanti al Prefetto di Napoli, smantellare tutte le accuse che gli vengono rivolte. Solo così, potrà avere un futuro.

Chissà………………..

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