Gasperini: il Genoa e la sua scalata

Quali sono le doti che un buon allenatore calcistico deve possedere?
La risposta non è affatto semplice.
Le sue doti devono essere di certo molteplici, ma anche “variabili”, nel senso di adattabili al tipo di squadra da allenare, ai giocatori e alle loro personali caratteristiche.
Gian Piero Gasperini, classe 1958, è uno degli allenatori più celebri nel settore del calcio italiano.
Dopo aver lavorato per diverse squadre, tra le quali il Palermo e l’Inter, nel 2013 è tornato ad allenare il Genoa con un contratto che durerà fino al 2017.

La sua fama si è accompagnata, a volte, a polemiche, soprattutto nell’ultimo periodo: risale a pochi giorni fa l’ultima polemica con i rappresentanti della Sampdoria, mandata dalla UEFA in Europa a discapito del Genoa. Tra Gasperini e Ferrero, presidente della Sampdoria, vi è stato un pungente scambio di commenti su twitter.
Ma il calcio, pur essendo terreno fertile per le polemiche e i pettegolezzi, è prima di ogni cosa uno sport dove a contare sono la passione e la costanza.
E di passione e costanza Gasperini ne possiede davvero tanta.
Non è sempre vero che nel calcio, come in tutti gli sport, è importante solo il risultato. Importante è il progresso che una squadra riesce a fare in un certo arco di tempo, il divario che si pone tra un punto iniziale e uno finale in termini di abilità e capacità atletica.
Ragionando in tal senso, Gasperini è sempre riuscito a fare molto, valorizzando le abilità dei sinoli giocatori e riuscendo a porle in equilibrio col talento degli altri, in modo da non generare uno squilibrio di forze in campo.
Dopo la recente sconfitta nell’amichevole col Cesena, i giocatori del Genoa non si sono certo lasciati scoraggiare, anche grazie alle parole del loro allenatore che ha dichiarato:
Queste gare sono utili per offrirci riferimenti tecnici abbiamo cercato proprio avversarie che potessero metterci in difficoltà per capire come siamo messi. Noi dobbiamo diventare una squadra, prima di tutto. Il Genoa è cambiato moltissimo rispetto all’anno scorso, occorre trovare la giusta via per diventare una formazione a tutti gli effetti raggiungendo una giusta identità tattica. Giocheremo altre partite di alto livello da qui all’inizio del campionato che avverrà tra un mese. Voglio accelerare sin da subito la preparazione per il campionato”.

L’abilità di un bravo allenatore sta proprio in questo: il riuscire a inserire la propria squadra in un percorso, fatto di successi e insuccessi, che sono tuttavia funzionali alla preparazione della squadra.
E noi, insieme a molti esperti del settore calcistico, siamo pronti a credere che il Genoa, sotto l’attenta guida di Gasperini, compirà un percorso in salita: fatica e impegno porteranno a risultati unici e, un tempo, insperati.

 

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