D’Aniello: “Che gavetta al Napoli, spero di tornarci”

Il rinnovo dell’assetto dirigenziale del nuovo Catania SSD che aveva puntato, nella rosa dei favoriti, anche sul nome di Giuseppe D’Aniello, è l’occasione – tanto improvvisa quanto piacevole – di poter condividere con i nostri lettori la storia di questo “figlio del Vesuvio”, come lui stesso, orgogliosamente,si definisce.

Dai primi esordi in casa Napoli, dopo una lunga e affermata carriera, D’Aniello, oggi, ricopre l’incarico di Direttore gestionale responsabile dell’amministrazione finanza e controllo della U.S. Triestina Calcio 1918 S.r.l. ormai da sei stagioni.

La conferenza stampa tenuta dallo staff dirigenziale del Catania soltanto poco ore fa, ha di fatto escluso dalla società il nome di D’Aniello il quale, però, si dice enormemente soddisfatto dell’attenzione che i rosso-azzurri del colosso australiano Ross Pelligra ha avuto nei suoi riguardi, inserendo il suo nome tra i papabili esponenti della dirigenza. Giuseppe D’Aniello ci ha raccontato così: “Mi ha fatto enormemente piacere che il mio nome sia stato accostato ad un club blasonato, soprattutto per i progetti che questa nuova proprietà australiana aveva – ed ha – in seno. Proprio stamattina (l’articolo viene redatto la sera del 20/07/2022 n.d.r.) è stata indetta la conferenza stampa che ha presentato il nuovo staff societario e dirigenziale. Ci siamo incontrati anche a Firenze dove avevamo gettato le basi per una futura collaborazione all’interno del Catania calcio, come direttore amministrativo del club. Ma, per ovvi motivi, anche di incastri contrattuali con il mio attuale incarico alla Triestina a tempo indeterminato, era un po’ difficile andar via da Trieste. Nell’ultimo mese, tra l’altro, abbiamo avuto un cambio di proprietà che ovviamente confida nel mio apporto lavorativo, per proseguire un rapporto di collaborazione nel segno di una certa continuità rispetto a quanto fatto fino ad oggi con loro. Auguro al Catania le migliori fortune: il solo fatto che sia stata intavolata una trattativa in termini procedurali con la mia persona, mi ha reso molto contento anche perché lì avrei avuto la sensazione di ripercorrere le stesse tappe che ho seguito qui a Trieste, con un club che voleva risalire la china. Mai dire mai!Le strade potrebbero ricongiungersi, ma in maniera tranquilla. Sono contento di proseguire con la Triestina”.

Dagli esordi nel campionato di Eccellenza campana, alla gavetta al Napoli, Giuseppe D’Aniello ha praticamente girato lo stivale con ruoli sempre meno tecnici ma più consoni ai suoi studi che lo vedono tre volte laureato: Giurisprudenza, Scienze Economiche e Gestione di Imprese nel Management Sportivo sono le tre punte di diamante di un palmares formativo che gli conferisce grandi competenze ed una preparazione di spessore: “Ho mosso  i miei primi passi da dirigente nei club professionistici con il Calcio Napoli nel secondo anno dell’era De Laurentis, con l’allora responsabile del settore giovanile Peppe Santoro che ora è il team manager del club. Ero il segretario generale e direttore organizzativo di tutto il settore giovanile quindi lui mi ha visto crescere in quella che noi amiamo definire “polvere” nel senso molto affascinante della parola, e nella ricostruzione di quel Napoli che veniva dal fallimento delle gestioni precedenti. Un’esperienza che è stata la mia forza negli anni successivi, una gavetta che mi è servita tantissimo per risolvere tante problematiche strutturali ed organizzative e che mi ha dato una spinta importante per la mia carriera. Ormai sono ventun anni di carriera professionistica come dirigente, e ho girato tante società: Lecco, per quattro anni; Varese, dove abbiamo sfiorato la storica promozione con la finale persa con la Sampdoria per andare in seria A; Teramo Calcio, dove per un anno ho svolto il ruolo di Amministratore Delegato. Spero di ritornare un giorno da protagonista, nella mia città, nel calcio Napoli: è il sogno di ogni cittadino ritornare nella propria Regione, soprattutto con società blasonate e storiche che sono nella massima serie come il Napoli”.

Come vede la prossima stagione del Napoli?“Se mi chiede un parere tecnico sul nuovo Napoli io vado un po’ controcorrente rispetto ai tifosi, i quali si vedono e si sentono privati di un po’ di calciatori. Invece, io  ho tantissima fiducia in questo management perché comunque ogni anno ha dimostrato di portare calciatori che all’origine erano sconosciuti, gli stessi Koulibaly, Mertens, Ruiz e così via, o anche calciatori affermatissimi che fanno gola a tanti club. Aspetterei prima di fasciarmi la testa, anzi sono fiducioso perché i fatti sono stati chiari in questi ultimi anni: il Napoli, anche dopo la perdita di calciatori importanti, come Higuain, ad esempio, ha sempre dimostrato di essere in grado di allestire una squadra da vertice. Conosco molto bene il Direttore Giuntoli che è sempre stato un talent scout molto bravo; quindi, confido tantissimo nella sua bravura e penso, e spero, che i fatti mi diano ragione”.

E la Triestina, che stagione si aspetta? Da poco più di un mese abbiamo cambiato la nuova governance, il nuovo gruppo giovane ha tanto entusiasmo, e si sta allestendo una squadra giovane ma con tanta prospettiva. In fondo la Triestina rappresenta un club anch’esso storico e blasonato che, ricordiamo, rappresenta una città capoluogo di regione. Quindi, merita categorie superiori e grandi cose”.

Rita Giaquinto

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