Crowdfunding Campaign for Support CAM

Parte la prima campagna di crowdfunding del CAM per tenere ancora in vita il museo anche per il 2018. Tante novità per gli artisti, i collezionisti, i privati cittadini e le aziende.

Crowdfunding Campaign

Il CAM Contemporary Art Museum, dopo le tante battaglie per la sua sopravvivenza (vedi richiesta Political Asylum in Germany 2011CAM Art War 2012Azioni CAM Art WarCAMouflage Action ecc), per tenerlo ancora in vita anche per il 2018, nel giorno del suo 13° anno di attività, lancia una nuova rivoluzionaria proposta per sopperire alla mancanza di finanziamenti istituzionali e scongiurare il pericolo di chiusura.
Saranno gli stessi artisti a finanziare il museo prendendo adottando annualmente 1 metro degli spazi del museo e al contempo privati cittadini e aziende potranno adottare una delle opere in collezione permanente oppure partecipare con una piccola somma per essere inseriti permanentemente con il loro nome sulla “Colonna delle donazioni” al centro del museo.
E’ una delle più interessanti operazioni artistiche mai realizzate da una istituzione culturale autogestita direttamente dagli artisti, da privati cittadini amici del museo e dalle aziende.
L’ala messa a disposizione per questa operazione è di circa 300 mq, il 10% del museo e ci sarà spazio per 100 artisti.
Il museo CAM, fondato e diretto da Antonio Manfredi dal 2004, è un museo di 3000 mq, un open space con una collezione di 1500 opere di artisti internazionali provenienti da più di 50 nazioni con all’attivo più di 60 mostre internazionali, ma soprattutto un museo di frontiera che negli anni ha lottato con le sue mostre contro la politica corrotta (PolitikL’Arte della corruzioneVote Art), contro la Mafia (CAMorraMAY BERoberto SavianoFar West), contro il razzismo (AfriCAMYOU NO SPEAK AMERICANO ORIGINAL), sulla condizione delle donne (I am woman), sulla pedofilia (WONDERLAND), tutte battaglie che hanno portato il museo a non ricevere finanziamenti pubblici.

Supportare il CAM dunque non significa solo aiutare un museo ma l’arte libera e soprattutto la cultura della legalità contro le mafie e la politica corrotta.

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