Convegno ambiene e salute nella parrocchia di Don Patriciello a Caivano

Mercoledì 12 Luglio, alle ore 19,00, nella parrocchia S. Paolo Apostolo , situata nel Parco Verde di Caivano, si terrà un importantissimo convegno su “Ambiente e Salute”. E’ necessario parteciparvi e prendere sempre più coscienza che il fenomeno dei roghi tossici, responsabili dell’ avvelenamento dell’aria che respiriamo, continua a uccidere bambini, giovani, donne e uomini, anziani, senza risparmiare nessuno. La nostra gente continua ad ammalarsi più che altrove. No, non è allarmismo! Lo confermano gli ultimi dati, come ha scritto su Avvenire don Maurizio Patriciello, Parroco della chiesa in cui si svolgerà il convegno.

“Finalmente dal registro tumori dell’Asl Napoli Nord, la zona dove sono parroco, escono i primi dati, e non sono per niente rassicuranti. In alcuni Comuni della «terra dei fuochi» si registrano più patologie tumorali e picchi di mortalità rispetto alle altre regioni del Sud. Notizia dura come pietra. E alla Chiesa campana, scesa in campo in questa lotta impari e dolorosa, incombe oggi il dovere di mantenere accesa la speranza. Mercoledì scorso, a Giugliano, paese del Napoletano tra i più colpiti dall’inquinamento ambientale, è arrivata la conferma di ciò avevamo intuito e denunciato, anche se mancavano dati completi utili a dimostrare, con il dovuto rigore scientifico, l’esattezza delle percezioni: nei nostri paesi ci si ammala più che altrove.”

Interverranno Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, il dott. Giancarlo D’Orsi, Direttore Registro Tumori ASL Na2 Nord, il dott. Antonio D’Amore, Direttore Generale ASLNa2 Nord, il dott. Antonio Marfella, oncologo. Modera l’incontro Pino Ciociola, Giornalista di Avvenire, che da anni effettua reportage e denuncia la connivenza fra poteri dello Stato deviati e la Camorra, uniti nella scellerata scelta di arricchirsi rendendo la Campania, in particolar modo il nostro territorio, una pattumiera in cui sversare e smaltire illegalmente rifiuti nocivi, devastando i campi, deturpando l’ambiente e uccidendo senza pietà.

Ma cosa si è ottenuto dopo anni di battaglia condotta dai comitati, con l’appoggio di Avvenire? Ha scritto, a tal proposito, don Patriciello: “La mappatura – indispensabile per rassicurare i cittadini consumatori – è stata finalmente fatta, i terreni inquinati che gettavano ombra su tutte le coltivazioni sono stati messi in condizioni di non nuocere. L’Italia non aveva nemmeno una legge per i reati ambientali. Da due anni anche questo prezioso strumento è nelle mani dei magistrati e delle forze dell’ordine. E il dibattito si è finalmente spostato sulla salute delle persone. Era reale quell’aumento di patologie tumorali che la gente andava denunciando? «Qualcosa che non va, purtroppo, c’è», ha detto il governatore. Le percentuali di chi si ammala nella «terra dei fuochi» sono più alte che nel resto della Campania e del Sud. De Luca ha di nuovo promesso serietà, professionalità, trasparenza. «Non ho interesse – ha insistito – a sminuire i dati e nemmeno a esagerarli». Nei mesi che verranno si alzeranno i droni per tenere sotto controllo i terroristi dell’inquinamento. Purtroppo tanti verbi sono ancora al futuro.

Dopo tante delusioni, c’è chi fa fatica a credere che le promesse saranno mantenute. Noi non possiamo permettercelo. A chi ci chiede fiducia, promettendo di risolvere l’incredibile dramma della «terra dei fuochi», abbiamo il dovere di concederla. Il governatore ha voluto ringraziare i volontari, «senza i quali questa attenzione non ci sarebbe stata». Già, credo anch’io che in Campania abbiamo realizzato una buona sinergia tra istituzioni, volontari, medici per l’ambiente e Chiesa, che sta portando frutti. Credo anche che questo modo di fare vada sotto il nome di ‘civiltà’. Certo, continueremo a essere presenti e a monitorare la situazione, sorvegliando le nostre campagne e anche i droni-sorveglianti, quando appariranno. Continueremo a chiedere che dopo la diagnosi, impietosa e tragica, venga fatto di tutto per arrivare a una terapia soddisfacente.”

 

Antonio Botta

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