Ci vuole un buon esempio

Non è stato facile per nessuno: per i magistrati che hanno deciso il provvedimento,per i carabinieri che lo hanno eseguito, per i ragazzi allontanati dalle loro famiglie. UnknownNon è stato facile, ma ormai era inevitabile. E’ successo settimane fa a Napoli, dove sei bambini sono stati tolti ai genitori e affidati a comunità che,d’ora in poi, si prenderanno cura di loro. Anche se giovanissimi, finora non hanno avuto vita facile. Alcuni di loro erano costretti a preparare le bustine di droga destinata allo spaccio, altri erano addirittura obbligati a smerciarle per strada. Costretti dai genitori, questo è il problema. E obbligati dalle famiglie, avete capito bene. Negli ambienti della criminalità organizzata accade più spesso di quanto si possa immaginare. I ragazzi sono coinvolti prestissimo nei traffici illegali, per tutta una serie di motivi. Il primo è che,essendo minorenni, corrono meno rischi davanti alla legge e , di conseguenza, possono agire in modo indisturbato. In secondo luogo c’è il fatto che,cominciando da bambini, i piccoli camorristi imparano subito a conoscere e rispettare le regole del clan. La verità è che papà e mamma non si preoccupano del futuro dei figli. Possono esserci situazioni nelle quali, per tanti motivi diversi ( l’ignoranza, la povertà ,ma anche il desiderio di potere e ricchezza), si dimentica la differenza tra bene e male, e perfino un genitore commette errori terribili. Per questo i magistrati hanno deciso di intervenire , non c’erano alternative: lasciati nelle loro case sarebbero cresciuti con una mentalità da delinquenti. I bambini hanno trovato accoglienza in comunità specializzate nelle quali educatori e sacerdoti sanno come aiutare i ragazzi a diventare adulti onesti. Non è facile, ma in tanti ci riescono. Ci riusciranno anche loro.

Share This Post