C’è chi continua a sostenere che Casoria sia solo il teatro di eventi tragici: omicidi, agguati, rapine o suicidi…
In molti dimenticano che Casoria non è solo questo.
Casoria è la città che ha visto nascere dei campioni in varie discipline: Sarmiento, Picardi, Marzocca, Maresca.
Casoria è tornata in questi giorni alla ribalta: questa volta per nessun evento tragico.
Dopo i titoli olimpionici di Sarmiento, Picardi e Marzocca, la città di Casoria si porta a casa altre due medaglie nei Giochi del Mediterraneo: Picardi sale sul secondo gradino del podio, conquistando la medaglia d’argento nella boxe, e un primo posto, equivalente di un oro, con Luca Maresca nel karate.
Vincenzo Picardi, classe 1983, appartiene alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato.
Si è aggiudicato cinque titoli italiani assoluti, e il bronzo ai Campionati di pugilato dilettanti dell’Unione europea 2007, ripetendosi nell’edizione 2008), e ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti 2007, svoltisi a Chicago.
Ha combattuto nei pesi mosca nella XXIX Olimpiade di Pechino (2008), raggiungendo le semifinali, dove è stato sconfitto dal thailandese Somjit Jongjohor, aggiudicandosi comunque la medaglia di bronzo. Non riesce a ripetersi ai successivi Giochi olimpici di Londra 2012 dove è stato eliminato agli ottavi dal pugile mongolo Tugstsogt Nyambayar, poi medaglia d’argento.
Ai XVII Giochi del Mediterraneo, in svolgimento a Mersin, in Turchia, non ce l’ha fatta a vincere, e si è dovuto accontentare dell’argento dopo la sconfitta, per giudizio arbitrale non unanime, nella finale dei 52 chili contro lo spagnolo De La Neve Linares.
Sorte diversa per il giovane Luca Maresca, che nella prima giornata dei XVII Giochi del Mediterraneo di Karate vince la medaglia d’oro nella categoria 60 kg- senior, battendo in finale l’egiziano Mohamed Alì.
Luca ha affrontato tre incontri: particolarmente duri quelli contro il francese Johan Lopes e la finale contro il bravissimo e affermato campione Mohamed Ali, giocata fino agli ultimi secondi e conclusasi con il risultato di 7-6 per il nostro beniamino.
La città non ha solo aspetti negativi: se ci fossero strutture, il pugilato, così come altri sport, potrebbe togliere dalla strada tanti giovani perché ci sono tanti ragazzi che hanno voglia di faticare, pronti a fare sacrifici per darsi un futuro.
Riaffiorano nella memoria le risposte, sempre più attuali e vere, che Mauro Sarmiento ha dato alla giornalista del Mattino dopo le Olimpiadi del 2008: «Noi napoletani riusciamo ad eccellere nello sport, la nostra terra non è solo camorra o cumuli di rifiuti. C’è un’altra immagine che possiamo diffondere attraverso i nostri sacrifici e le nostre vittorie».
Suona come un augurio questo, per la città che ha visto nascere i nostri campioni, come una voglia di riscatto dalle idee che l’Italia e il mondo intero ha di noi “giovani di provincia”…