Caso Kawakami, la denuncia di Manfredi

Continuiamo la nostra “inchiesta” sulla scomparsa dell’installazione di Kaori Kawakami da quel che resta del Parco delle Sculture. Lo facciamo riprendendo la denuncia di Antonio Manfredi del 31 luglio 2015. Manfredi è il direttore del CAM di Casoria, il museo che ha affidato in comodato d’uso al Comune di Casoria  l’opera misteriosamente scomparsa.

 

Nella deposizione alla Stazione Carabinieri di Casoria, Manfredi ha dichiarato di essere stato informato da un suo conoscente, il vigile urbano Raffaele Sorrentino, dello spostamento dell’opera dal Parco al deposito scuolabus. Lo spostamento sarebbe stato ordinato dal dirigente e responsabile della gestione della Villa Comunale, il signor Buonomo.

 

Così il vigile, consapevole dell’enorme valore dell’opera che si aggiura su una cifra a cinque zeri, ha informato il direttore del CAM e lo ha invitato a parlare con l’assessore Tignola.

 

Quando Manfredi si è recato al deposito per verificare le affermazioni del vigile, l’opera non c’era. Ma un addetto gli ha confermato che l’installazione di Kaori Kawakami, effettivamente, si trovava al fino a qualche settimana prima. Il direttore del CAM, prima di informare Tignola e di procedere per via legale, si è recato alla Villa Comunale credendo nello “spostamento inverso” dal deposito alla Villa. Ma di “Rinascita di Kawakami nemmeno l’ombra.

 

Tignola, informato da Manfredi, ha dichiarato di non essere al corrente della situazione e quando i due si sono risentiti per degli aggiornamenti, l’assessore ha comunicato al Direttore del CAM che lo spostamento è avvenuto ad opera del duo Setaro-Buonomo.

 

Prima di giungere dai Carabinieri per la denuncia, Manfredi ha contattato Setaro informandolo della vicenda e dell’intenzione di procedere con la  ai Carabinieri della scomparsa dell’opera, ma quest’ultimo gli ha comunicato che avrebbe dovuto fare ciò che ritenva più opportuno, concludendo la conversazione.

 

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

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