Coronavirus. Buone notizie dalla scienza

Tutti noi stiamo vivendo un tempo immobile e paradossale dominato purtroppo dall’ incertezza e dalla paura, alimentate costantemente da allarmismi e fake news che bombardano psicologicamente senza scrupoli i nervi più scoperti di una società già in ginocchio. C’è chiesto di preservare un bene prezioso, quello della salute rimanendo in casa. Le mura domestiche però sembrano star strette ancora a troppi che, in barba alle regole continuano a insistere nella propria pericolosa incoscienza, mettendo a repentaglio la salute dei propri cari e rischiando di vanificare i sacrifici di chi, invece, osserva quanto imposto dal decreto. La nostra testata giornalistica si propone con questo articolo “scientifico” di infondere un po’ di ottimismo tra i lettori riportando alcuni dei punti salienti di importanti dichiarazioni rese dal prof. Silvestri. Cerchiamo in questo modo di dare risposta a quelle che sono le domande più ricorrenti a proposito dell’argomento coronavirus. Guido Silvestri è un illustre medico italiano, capo del dipartimento di patologia all’Emory University di Atlanta e direttore della divisione di microbiologia e immunologia allo Yerkes National Primate Research Center.

“Scrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio. Sono stanchissimo ma credo fermamente che fare BUONA INFORMAZIONE sia utilissimo in un momento difficile come questo.

  1. ORIGINE DEL COVID-19. E’ uscito due giorni fa uno studio sistematico delle sequenze genetiche di SARS-CoV-2 che dimostra con certezza che il virus ha un’origine naturale e zoonotica (da animali, e in particolare pipistrelli e pangolini). Per questo la storia del virus “creato” in laboratorio si conferma una bufala colossale.
  2. VIRUS NEI BAMBINI. Lo studio comprensivo dell’infezione nei bambini cinesi dimostra che su 2145 casi totali oltre il 90% erano asintomatici, lievi o moderati, con un solo decesso riscontrato, per una letalità dell’infezione che è, per gli infettati sotto i 18 anni, pari a <0.05% .
  3. LETALITA’ DEL COVID-19. Mentre i morti aumentano drammaticamente sia in Italia che in altri paesi, è importante ricordare che sulla base dei dati complessivi a disposizione la letalità stimata è inferiore al 2%, il che significa che il 98% delle persone infettate guarisce. Il numero alto di morti che osserviamo in questi giorni è pertanto da relazionare al numero alto di persone infettate, spesso con sintomi lievi o addirittura senza sintomi. Ricordo anche che tutti i dati disponibili confermano che la stragrande maggioranza dei decessi ha più di 60 anni e presenta co-morbidità importanti (diabete, ipertensione, COPD, cardiopatia ischemica, etc).
  4. VIRUS SULLE SUPERFICI. Uno studio recente indica che SARS-CoV-2 vive fino a tre giorni in certe superfici come plastica e acciaio, e solo per poche ore in superfici come cartone e rame. Il virus sembra sopravvivere per tempi brevi, alcune ore al massimo, come aerosol. Evitiamo paranoie del tipo “il virus sopravvive nell’asfalto per mesi”, che sono basate sul nulla.
  5. IMMUNITA’ NATURALE. I dati sull’immunità naturale verso SARS-CoV-2 che è acquisita da persone infettate e guarite non sono al momento tali da permettere affermazioni perentorie, ma per quanto sappiamo sugli altri coronavirus, un’immunità naturale almeno temporanea dovrebbe svilupparsi per un periodo di almeno 6-12 mesi.
  6. TERAPIE. Al momento la cosa più importante nei casi severi o critici di COVID-19 (che sono una minoranza) é il supporto respiratorio, mentre non ci sono “farmaci magici” che fanno guarire dalla malattia, né in Russia né altrove. Però ragionevoli speranze vengono da antivirali come il Remdesivir, e immunomodulatori come Tocilizumab, Baraticinib, ed altri. Ricordo che queste ultime sono terapie da riservare a casi severi o critici, mentre quelli lievi e moderati guariscono da soli o con terapia sintomatica.
  7. VACCINO. Si sta lavorando alacremente su diverse piattaforme vaccinali, in particolare vaccini a RNA e vaccini a base della proteina spike (S) ricombinante. Questi vaccini potrebbero essere pronti per gli studi clinici iniziali (safety + immunogenicity) entro il prossimo autunno, anche se per studi di efficacia clinica vera e propria ci vorranno probabilmente 12-18 mesi.
  8. EFFETTO TEMPERATURA. Continuano ad esserci indizi (non prove, ma certamente indizi ) che i danni della pandemia di COVID-19 possano almeno in parte attenuarsi con l’arrivo della primavera. In questo senso sarà importante seguire l’andamento dell’epidemia in Africa, America Latina e Sud-Est Asiatico, in particolare Malaysia, Indonesia, Filippine, India e Bangladesh (e forse anche nell’Italia del Sud).
  9. EFFETTO CIARLATANI. Per favore smettiamo una volta per tutte di ascoltarli. Mi riferisco sia ai ciarlatani in malafede (che sono solo degli sciacalli, cialtroni ed accattoni ) che a quelli, ahimè, in buonafede, cioè persone credulone ed impaurite che spargono disinformazione perché, molto semplicemente, non sanno di cosa stanno parlando. La disinformazione non serve mai a nulla, in generale e tanto meno in una situazione come questa.
  10. OTTIMISMO, SEMPRE E COMUNQUE. Io rimango nonostante tutto fermamente ottimista, e sono convinto che tra qualche mese torneremo a vivere come prima, anzi, che vivremo meglio di prima se da questa grande paura avremo imparato le giuste lezioni, come scienziati, come cittadini e come umanità in generale. Perché questa è la vera, grande sfida che dobbiamo vincere tutti insieme, anche per onorare nel modo migliore possibile le vittime di questa malattia.”.

Ebbene concludiamo con l’incoraggiamento rivolto a tutti a fare tesoro di questa esperienza e a stringere i denti fin quando sarà ritenuto necessario. Presto ritorneremo a vivere una vita normale che avrà certamente un gusto diverso, nuovo e magari davvero migliore.

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