Alla ricerca dell’arca perduta

Succede, ogni volta che mi allontano da Casoria, di subire un traumatico impatto al ritorno. Sono stato assente per pochi giorni, per un torneo di calcio nella lontana e splendida Sardegna, dove ho ammirato i tramonti dell’Asinara, le splendide spiagge ed il mare cristallino di Oristano.

 

 

Mi è bastato rimettere piede nella mia Casoria per subire l’aggressione del traffico, divertito della insofferenza dei potenti locali; non potranno mettere in pratica la loro cultura del dominio e né tanto procurare il fastidio della loro ostentata supponenza.

Ho appreso del silenzio assordante dei consiglieri comunali: mi aspettavo dibattiti che potessero rilanciarli o altre sublimi iniziative.

Dimenticano che ci aspettavamo i dibattiti dove potessero spiegare le loro realizzazioni. Hanno il timore, forse, di manifestare spettacoli di dubbio gusto, patetici.

Scomparsi i quattro consiglieri comunali del Pd nonostante un Circolo in Piazza; non si riescono a vedere gli eterni giovani di Fratelli d’Italia né i 5 stelle e né tantomeno i compagni comunisti. Nella nostra limitata realtà casoriana li vediamo esperti di opposizione, impacciati e limitati nel governo di una Città dai mille problemi.

Si è avuto con Carfora, dopo il fallimento dell’amministrazione di centro destra di Stefano Ferrara, la storica possibilità di creare posti di lavoro, di migliorare la viabilità, di limitare la micro criminalità. Cose non semplici ed in 4 anni i “giovani” (Cortese, Colurcio, Fuccio, Mileto etc.) non ci sono riusciti e adesso, con le dimissioni dei 13 consiglieri, sono stati sciolti, benché “innocenti”.

Più facile, di maggiore presa su un popolo credulone, è accusare altri dei propri fallimenti e parlare di un rilancio amministrativo che mai verrà. Certo è che il Sindaco si è trovato strani amici di cordata. I più fedeli parlano del suo fallimento amministrativo.

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