Si è conclusa positivamente una nuova importantissima iniziativa organizzata dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Andrea Torrente” di Casoria che ha coinvolto centinaia di alunni. L’innovativa idea progettuale “Alternanza Scuola Lavoro” nasce da alcune criticità emerse durante gli stage organizzati ogni anno dalla scuola.
E’ ben noto quanto l’adolescenza rappresenti un momento della crescita profondamente complesso. Durante questa fase tutte le problematiche si acuiscono creando un inevitabile stato di disagio, confusione e instabilità. In questa delicata e difficile fase di transizione risulta fondamentale la traduzione delle potenzialità di ogni alunno in concrete abilità e competenze, sgombrando il campo da possibili ostacoli di natura psicologica.
I principali disagi rilevati nei ragazzi nelle loro precedenti esperienze di stage fuori sede, sono stati relativi alla gestione emotiva della distanza dai familiari e alla loro palese mancanza di autonomia nella risoluzione dei problemi. Per tali ragioni, la scuola ha deciso di strutturare un percorso motivazionale e formativo che potesse preparare gli allievi a vivere meglio il momento della partenza e la loro lontananza dalla famiglia utilizzando risorse funzionali e strumenti pratici a supporto delle difficoltà psicologiche paventate.
Il progetto è stato condotto da Marilena La Rosa e Stefania Presutto, psicologhe e psicoterapeute ad orientamento cognitivo-comportamentale e sistemico-relazionale.
Tramite un questionario sono stati valutati limiti e risorse di tutti gli allievi delle classi terze e quarte, e ricercati, per ognuno, elementi per la selezione dei 60 studenti coinvolti successivamente nel corso di formazione e motivazione. Sono stati scelti 30 allievi che dal questionario hanno fatto emergere notevoli difficoltà relative all’autonomia ed altri 30 di cui i questionari, invece, hanno evidenziato una notevole propensione al lavoro e una buona attitudine allo svincolo dai sistemi parentali.
Ciascun incontro è stato condotto da entrambe le psicologhe ed ha avuto una tematica di lavoro specifica. Entrambi i gruppi, sin dall’inizio, si sono mostrati coinvolti nel lavoro rendendosi attenti e partecipativi, senza remore eccessive alla condivisione dei propri vissuti. Sono stati approfonditi temi come l“Assertività” istruendo ragazzi, con uno specifico training, all’utilizzo di modalità comunicative adeguate con cui poter affermare i propri punti di vista in modo onesto e diretto, senza prevaricare né essere prevaricati e nel rispetto di se stessi e degli altri. E’ stato richiesto agli allievi, che avevano già fatto l’esperienza di stage l’anno precedente, di rivalutare le possibili difficoltà riscontrate alla luce di quanto appreso sull’assertività.
Sono state trattate specifiche modalità funzionali di “Problemsolving” per offrire ai ragazzi una chiave di lettura efficace delle situazioni problematiche associata alle regole per gestire e risolvere efficacemente un problema. Controllando l’“Intelligenza emotiva” necessaria a migliorare le abilità emozionali, empatiche ed espressive fondamentali per una buona riuscita nel lavoro, soprattutto in quello che richiede cooperazione come quello alberghiero.
La riflessione condivisa in gruppo e guidata dalle esperte ha permesso di far esprimere e far elaborare ai ragazzi dinamiche complesse permettendo loro di comprendere i propri limiti, ma soprattutto le proprie risorse per fronteggiare ogni situazione.
Il progetto si è concluso con una rappresentazione creativa eciascuna produzione è stata, poi, condivisa con l’intero gruppo dei partecipanti. Alcuni allievi hanno scelto di utilizzare una lettera aperta mentre altri hanno racchiuso il proprio pensiero in una citazione di un libro o di una canzone.
L’intento delle psicologhe è stato quello di incitare gli allievi a mettersi di fronte a loro stessi, agli obiettivi raggiunti ed alle difficoltà su cui lavorare in futuro, ma anche valutare l’effettiva riuscita del progetto. Le emozioni mobilitate sono risultate considerevoli e dopo sette mesi è stata tracciata per ciascun allievo una curva di crescita con un evidente miglioramento. Chi si è approcciato al corso con una personalità inconsapevolmente già ben definita ha concluso con nuove e mature consapevolezze.
Il progetto ha rappresentato per gli allievi un contenitore nel quale poter acquisire nuove competenze attraverso gli aspetti meramente teorici, ma soprattutto sperimentare nuove realtà attraverso la condivisione con il gruppo. Il confronto tra i ragazzi è stato molto produttivo e questo ha permesso loro di giungere agli stage con un bagaglio di risorse più ricco e meno pesante di inadeguatezze.
I risultati positivi di questa importante iniziativa sono stati confermati dai partecipanti coinvolti nel progetto, dai genitori e dallo staff dirigenziale.
La costante attenzione e la sensibilità del Dirigente scolasticoGiovanni De Rosa hanno consentito , ancora una volta, di consolidare tra i docenti e gli utenti della scuola la consapevolezza che le dinamiche motivazionali e scolastiche sono strettamente connesse al benessere psicologico. La scuola assume un ruolo significativo nella vita dell’adolescente in quanto lo mette in gioco sul piano personale, relazionale e della riuscita sociale. La scuola svolge quindi un ruolo primario nell’educazione e nell’incremento di un armonico sviluppo psico-affettivodell’adolescente che, attraverso tali esperienze, accresce la consapevolezza delle proprie potenzialità imparando a svincolarsidalla dipendenza affettiva e cercando soluzioni autonome.