Con la vittoria di Enzo Carfora, invece, è di nuovo al governo della Città, con il prestigioso incarico di Assessore all’Urbanistica.
Piano Integrato Urbano, Piano Urbanistico Comunale, il Centro Interscambio Merci “Ovulo Commerciale”, lo Stadio Comunale, la Scuola di via San Mauro, il nuovo Liceo Polispecialistico di via Aldo Moro, LE OCCASIONI DA NON PERDERE.
Adesso tocca al Sindaco di Casoria, Carfora, che è l’unico a stare al tema, raccontare di quali e quante angosce sia fatta la sua giornata per via delle buche, degli ingorghi, delle immondezze, della criminalità, del finto volontariato del Terzo Settore, causando due settimane di occupazione della Piazza dei due Municipi, con denuncia penale e verbale con migliaia di euro per i dimostranti, mentre il pubblico rumoreggia, sottolinea il suo modo di fare, sghignazza. Così è. I partiti della coalizione di centro sinistra, Api, Idv, Fli e Noi di Arpino si sono trovati a vincere il ballottaggio e sono,
oggi, alla ricerca di una personale identità politica, guidati, comunque da Tommaso Casillo. Adesso, invece, molti sono contro il Sindaco Enzo Carfora. Eppure Casoria ha avuto tanti Sindaci mediocri, ma adesso stanno contestando Carfora. Il Pd contro, il Pdl contro, l’Udc contro.
Ma non è la stessa Città che diede a Carfora la maggioranza dei voti? Sì, ma la scelta fu dovuta all’odio verso quelli di prima, ai sopravvissuti ed ad una meschina tattica di demonizzare l’avversario. Carfora fu eletto nel maggio del 2011, grazie al sostegno di un’aggregazione di centro sinistra, che comprendeva Pd, Api, Fli, Idv e Noi di Arpino.
Le Giunte politiche, scelte da quei “partiti”, e gli Assessori che si sono avvicendati, hanno fatto poco in una Città che aveva bisogno di moltissimo. Pieni di problemi si sono trovati ad amministrare una Città incapace di investire nel nuovo e di completare il vecchio, come i semafori, il piano urbano di traffico, il Cinema Rossi, il Pala Casoria, le aree dismesse ecc.
Per una ragione di fondo che nessuno riesce a capire: non c’è stata una rivoluzione casoriana di cui il gruppo politico che è riuscito ad abbattere la coalizione di centro destra, orfana del Pdl, con tutta la sua enorme maggioranza, poteva essere il perno. C’è stato solo un auto disfacimento del sistema politico, un lento, un lentissimo disfacimento che ha impedito la formazione di un ceto politico nuovo.
Quell’aggregazione (e gli uomini che ne facevano parte) non ha effettuato una immissione di sangue nuovo, di rude vitalismo, non ha rappresentato una dura scopa che arrivasse fin negli angolini bui e che cacciasse i mercanti dal tempio. Anzi………………
Oggi, con Enzo Carfora, vi è stato un arrivo di sconosciuti o mediocri che non ce la fanno a cooptare quel po’ di intelligenza e onestà civica ancora disponibile. E’ andata così. La Casoria delle professioni e delle arti, quell’enorme massa di maggioranza silenziosa, classe impiegatizia che lavora dalle 7 alle 21 assiste impassibile.
Eppure la Città, i sindacati, le associazioni, i comitati civici, lo stesso centrodestra, non ha fatto vera opposizione: ogni venerdì sera, parte per il week end per respirare aria di montagna o di mare o si sposta su Napoli o si chiude in casa distratta da calcio e varietà ed ogni lunedì torna ad occuparsi degli affari suoi.
La maggioranza che governa questa Città, cioè il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri Comunali, i loro partiti ed i loro referenti politici, non ha peggiorato le cose, anzi,i suoi soggetti politici si stanno aggrappando alle speranze dei Progetti Integrati Urbani, specie il milionario Parco delle Arti che dovrà sorgere in via Calvanese. La maggioranza, cmq, non riesce nemmeno a raccapezzarsi sullo scontro di competenze, di interessi sottostanti, di vanità personali, di personali insipienze.
Enzo Carfora può avere un senso, una provvidenziale funzione, se riesce a dar vita nel vuoto della partitocrazia (cioè l’intreccio tra politica ed affari, riaffiorato di nuovo nella vita economica, politica ed imprenditoriale di Casoria), al meglio di Casoria e della sua società civile che esprime persone di grandi qualità: professionisti, giovani, sportivi, campioni, donne.
Questa maggioranza di governo ce la può fare se si spoglia dell’armatura dell’indifferenza e della strafottenza che pure ha indossato. Solo così, potrà avere un futuro.