Il parroco caivanese ha partecipato a un seminario parlamentare con Borrelli e Fassina
La terra dei fuochi è stata al centro di un seminario parlamentarepromosso dal Movimento politico per l’unità che si è tenuto oggi a Palazzo San Macuto.
All’incontro, hanno partecipato, tra gli altri, il leader di Sinistra italiana, Stefano Fassina, Enrico Borghi, capogruppo del Pd nella Commissione ambiente, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano diventato uno dei simboli della lotta contro l’inquinamento.
“Ho accolto con piacere l’invito a partecipare al dibattito incentrato sulla rivoluzionaria enciclica di Papa Francesco, Laudato sii, perché grazie a quell’enciclica, in tanti stanno riscoprendo la necessità di tutelare al meglio l’ambiente ed è cresciuta la loro voglia di impegnarsi in prima persona” ha detto il consigliere Borrelli che ha portato la testimonianza dell’impegno della Regione nella lotta contro la terra dei fuochi dove “non era stato fatto nulla di concreto, mentre ora, finalmente, si è cominciato ad affrontare il dramma nel modo migliore, con studi che verifichino le fonti di inquinamento e i terreni contaminati per avviare poi le bonifiche, senza dimenticare la necessità di tutelare i prodotti della Campania oggetto di una campagna di denigrazione da parte delle aziende del Nord”.
Don Maurizio Patriciello, invece, ha raccontato il suo impegno, ricordando alcuni episodi come il caso del prefetto di Caserta che si offese perché le si era rivolta con il titolo di “signora” e non di “eccellenza”, una vicenda che creò molte polemiche che, per il parroco, sono state utili a far crescere l’attenzione verso la terra dei fuochi. Per don Maurizio “ormai non si può più parlare di terra dei fuochi, circoscrivendo l’attenzione alla sola Campania perché si sta scoprendo che il problema dei rifiuti pericolosi interrati coinvolge anche altre zone d’Italia e, per questo, è necessario un intervento a livello nazionale e non solo a livello locale”. Anche per questo s’è soffermato sulla necessità di un intervento forte da parte del Governo che ha chiesto a Renzi nel suo recente incontro a Caserta. “Il Presidente del Consiglio mi aveva chiesto di incontrarmi, ma gli avevo detto che doveva venire lui da noi, alla fine, abbiamo trovato una via di mezzo, incontrandoci a Caserta dove gli ho ribadito le nostre richieste” ha detto don Patriciello apprezzando “l’impegno della Regione anche con la rimozione delle ecoballe, altra ferita inflitta al nostro territorio”.
A garantire il massimo impegno per la terra dei fuochi anche Stefano Fassina che ha messo il dramma dei comuni tra Napoli e Caserta tra le priorità della nuova formazione politica di cui fa parte e sottolineando che “la soluzione deve essere trovata unendo gli sforzi del Governo e degli enti locali”.