TERRANOSTRA RESISTE NONOSTANTE TUTTO: PROGETTI E OBIETTIVI PER IL FUTURO

Ancora progetti e nuove iniziative per risollevare lo spazio che un tempo ospitava un deposito militare in Via Giovanni Boccaccio a Casoria.

 


Si tratta di un territorio di circa 5 ettari, che dallo scorso luglio è stato occupato da un gruppo di attivisti, cittadini e volontari che hanno cercato in questi mesi di ripulire la zona dai rifiuti e dagli ingombri, con l’obiettivo di creare un parco urbano e restituire questo spazio alla cittadinanza. Un’impresa non semplice se si considera che questi ragazzi hanno lavorato senza nessun tipo di supporto da parte dell’amministrazione, bensì hanno seguito una propria autogestione e sono riusciti ad ottenere molti appoggi e favori da parte di tutti noi cittadini. In questo tempo hanno attivato una serie di iniziative creando laboratori di riciclaggio, animazione per bambini, attività festive e grigliate, con l’unico scopo di pubblicizzare questo progetto e guadagnare in questo modo un maggior sostegno. In poco tempo la zona è stata ripulita e molte attività sono andate in porto, ma questi ragazzi hanno dovuto più volte scendere in piazza per sostenere questo progetto messo in discussione proprio dalla nostra amministrazione comunale. Il 28 ottobre infatti, è stata emessa un ordinanza che intimava lo sgombero immediato dello stabile, che non è mai avvenuto grazie alle manifestazioni e al coraggio di rivolta di questi ragazzi. “Adecidere sul governo della città deve essere chi la vive realmente”, queste le parole con cui hanno comunicato la loro voglia di ribellione alla politica locale sull’apposita pagina Facebook. Uno degli attivisti Angelo, ha avuto la gentilezza di rispondere alle nostre domande e parlarci dei progetti futuri riservati per questo spazio. Per il momento ci ha comunicato che procedono i lavori di messa in sicurezza del verde, con l’obiettivo di creare un orto cittadino per garantire a tutti noi prodotti lavorati nelle nostre terre, poi ci saranno tutta una serie di attività invernali che partiranno a conclusione dei lavori. Ma il progetto più importante, così come ci dice Angelo, è quello di continuare a custodire questo posto e pretendere di decidere insieme sui beni comuni, portando alla luce tutti i problemi legati alla questione ambientale casoriana. Nel frattempo i nostri ragazzi partecipano a manifestazioni e iniziative facendosi portavoce anche di altre realtà e discutendo su quello che dovrà essere il progetto definitivo di Terranostra. Naturalmente si parla di un progetto non sono materiale, ma anche politico che questi rappresentanti cercheranno di attuare attraverso nuove forme di autogoverno e di produzione indipendente.

 

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