A Casoria anche si torna a scuola a settembre. Ma come?

Il problema non è quando, ma come sarà il rientro a scuola. Le linee guida del Miur hanno stabilito un rientro in sicurezza, ma hanno provocato anche malumori nei dirigenti scolastici che, in funzione delle autonomie scolastiche, sono molto preoccupati di come poter organizzare il ritorno tra i banchi.

Gli istituti di Casoria, che si trovano spesso a vivere le difficoltà nella gestione dell’ordinarietà, in questa anomala situazione di straordinarietà data dall’emergenza sanitaria, stanno vivendo, più che mai, un clima di profonda preoccupazione, alimentato dalla poca collaborazione della dirigenza comunale.  Il Comune ha avuto € 520.000,00 da destinare agli istituti scolastici, ma, a poco meno di due mesi dal suono della campanella di inizio, non si sa ancora nulla del fattivo utilizzo di questi fondi. Ci sono, nel nostro territorio, scuole da 1200 alunni nei confronti dei quali l’amministrazione sembra fare poco, quasi nulla. Alcuni dirigenti ci confermano di aver inviato al Sindaco Raffaele Bene tutte le richieste per una ripartenza in regola, ma la scadenza di settembre preoccupa molto, visto lo stato dei conti del Comune di Casoria. Ci sono arredi da depositare, e nuovi che devono arrivare; mancano gli spazi per garantire le distanze di sicurezza, e sono, quindi, necessari i lavori edili per adeguare gli ambienti. Per i Comuni in dissesto, però, potrebbe esserci una sorta di deroga. Ma rimane fondamentale il passaggio in Giunta per la delibera dei fondi. In queste ore, i dirigenti stanno compilando un questionario redatto dal commissario straordinario Domenico Arcuri sul fabbisogno di ciascun istituto. I problemi da affrontare sono tanti e, in un momento in cui le istituzioni ministeriali non fanno altro che parlare di date, di inizio e di fine, di calendari e festività, non si comprende che il vero dramma è che, senza interventi concreti, le scuole di Casoria non possono riaprire: non ci sono banchi, non ci sono gli spazi, manca l’organico. I soldi ci sono: come verranno utilizzati? Quali sono le intenzioni del Comune? Quali i prossimi i passi? E’ tempo di sapere e di capire se andrà davvero tutto bene e di dare luce e colore a tutti quei bellissimi arcobaleni di speranza disegnati dai nostri bambini durante la quarantena. Una speranza che non può essere tradita; una promessa che va, a tutti i costi, mantenuta. Mai come in questo momento, la nostra macchina comunale deve prendersi l’impegno e la responsabilità di fornire risposte certe alle famiglie e costante collaborazione a tutti i dirigenti scolastici del territorio, con una sinergia chiara, fattiva e trasparente che possa realmente definire un inizio delle attività in totale sicurezza per gli studenti, il corpo docente e tutto il personale scolastico.

Sindaco, assessori, tecnici e dirigenti non possono abbandonare proprio ora quel luogo che, più di ogni altro, mira a creare i presupposti per una migliore condizione umana, individuale e collettiva. La scuola deve essere, in questo momento, una imprescindibile priorità a cui fornire la massima attenzione ed il totale impegno di tutti i responsabili coinvolti.

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