Work in Progress : Dalla e De Gregori a tutta musica!

Dalla – De Gregori: dopo “Banana Republic”, gli anni dieci del 2000 ci riportano a vivere il connubio tra due grandi artisti che con “Work in progress” sta emozionando le platee dei teatri italiani con la Storia.

Perché di Storia si tratta… Esordio partenopeo il primo marzo (con un bis il giorno successivo). Il Teatro Augusteo ha fatto centro con i sold out di due date che resteranno memorabili per la musica italiana.

Spettacolo rodato e collaudato che lascia spazio a piccole grandi improvvisazioni, “Work in progress” è un crescendo di suoni ed emozioni. Al bando stratosferiche scenografie, diavolerie iper – tecnologiche: qui va in scena la voglia di suonare e di dimostrare quanta strada è stata fatta e quanto c’è da fare. Due pilastri del cantautorato che giocano in un duello di canzoni e di capolavori. A colpi di “Nuvolari” e di “Buona notte Fiorellino”, i due cantano e suonano i brani dell’altro senza risparmiarsi, coinvolgendo un pubblico in estasi durante “Titanic” o “ Futura”.

Passando per “Anna e Marco” e una confezione nuova e ri-arrangiata de “Agnello di Dio”, si continua con “La valigia dell’attore” canzone scritta da De Gregori per Alessandro Haber, poi si va avanti con un intermezzo “teatrale” recitato di Marco Alemanno tratto dal libro “LA FINE DEL TITANIC” di Hans M.Enzensberger.

In un periodo di confusione ideologica politica, ancora più sentita è stata l’interpretazione di De Gregori per “Viva l’Italia”, che ha conquistato applausi durante tutta l’esibizione, con un pubblico attento e partecipe. Stessa sorte per la celeberrima “Caruso”, capolavoro che Dalla, emozionato ancor di più, forse perché in terra napoletana, ha impreziosito con i suoi acuti e virtuosismi che lo rendono unico ed inimitabile.

Voci e pseudo leggende lo vogliono reticente a donarsi al suo pubblico, ma il Principe, come è soprannominato De Gregori, ha movimentato i bis tra sorrisi e flash, fino a sollecitare la platea a staccarsi dalle poltrone rosse, per sgranchirsi le gambe, saltellare e coinvolgersi durante l’ultimo brano “Balla, balla ballerino” con musicisti, coristi e artisti che si sono congedati affettuosamente dal pubblico quasi a voler ringraziare loro per la serata calorosa e piena di positiva energia .

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