Vibrante discorso di Alex Zanotelli ai giovani dell’XI decanato.

 

 

Centinaia di giovani dell’XI Decanato (provenienti dalle parrocchie di Afragola, Arzano, Casalnuovo, Casavatore, Casoria ) si sono dati appuntamento Domenica 12 Dicembre al Palazzetto dello Sport di Casavatore, per partecipare al secondo incontro della Giornata Decanale della Gioventù in preparazione alla G.M.G  che si terrà ad Agosto, a Madrid. Man mano che ragazzi e ragazze, muniti di zainetto della colazione a sacco, confluivano dalle ore 9,00 nel Palazzetto, aumentava la percezione di partecipare ad un evento magnifico, nel quale era ben palpabile la gioia di ritrovarsi insieme per condividere un’esperienza ricca e intensa.

Danze e canti hanno aperto il cuore alla speranza  e spontanea e sentita è sgorgata dal cuore l’invocazione allo Spirito Santo per chiederGli assistenza durante il corso della giornata.  Sorrisi, tanti sorrisi scolpiti sul viso dei giovani, che manifestavano freschezza d’animo, pulizia interiore, voglia di elevare la propria esistenza ad un livello di maggiore consapevolezza etica.

E’ arrivato il momento tanto atteso: alle 11,30  il decano don Marco Liardo ha presentato ai convenuti il missionario comboniano Alex Zanotelli, che ha compiuto la scelta di condividere la vita dei più poveri tra i poveri. Applausi ed espressioni di gioia hanno sovrastato la voce di don Marco. Poi, appena Alex ha iniziato a parlare,  è calato il silenzio totale: il Missionario ha catalizzato la loro attenzione per un’ora. Questo profeta indomito della Verità e della Giustizia ha denunciato le intollerabili aberrazioni del grave squilibrio mondiale, dovuto all’iniqua distribuzione delle risorse del pianeta: l’ingordigia di circa un miliardo di abitanti dei Paesi sviluppati arriva ad un tale grado di egoismo da accaparrarsi l’83% delle ricchezze della terra, lasciando le briciole del 17% ai circa 6 miliardi di donne, bambini e uomini che vivono in condizioni di miseria degradante.  Occorre opporsi – ha  tuonato – alla logica assurda del commercio delle armi, che provoca sanguinosi conflitti civili nei Paesi più poveri. Vibrante la denuncia di Alex dell’ignominioso tentativo di privatizzare l’acqua. Essa è un bene pubblico e vitale: privatizzarla significherebbe commettere un furto ignobile. Costituirebbe un business colossale, che arricchirebbe ancora di più le multinazionali  sulla pelle della povera gente. “Non bevete l’acqua minerale” – ha ammonito Zanotelli – “arreca solo danni all’organismo e inquina l’ambiente per gli accumuli innumerevoli delle bottiglie di plastica”. Come risolvere il problema dei rifiuti che affligge come due anni fa la Campania, in particolare Napoli e provincia? La risposta è una sola: la raccolta differenziata, come si deve, però, creando isole ecologiche e impianti di compostaggio. Ha esortato, inoltre,  i giovani  a scegliere uno stile di vita sobrio, a non usare i mezzi di trasporto privati, preferendo i mezzi pubblici e passeggiate a piedi o in bici. Ha sollecitato a fare a meno della TV, scegliendo, in alternativa, il dialogo in famiglia, la meditazione e la lettura per esercitare lo spirito critico. Ha senso sperare in un futuro migliore in un mondo dove si allarga sempre di più la forbice tra una minoranza di persone che  diventa sempre più ricca e sazia a danno di una stragrande maggioranza che, invece, diventa sempre più povera? La risposta è affermativa a condizione che si organizzi la speranza, mobilitandosi insieme per contestare le oscene storture denunciate. Ma la denuncia non basta. Bisogna che le comunità di credenti nel Cristo della pace e dell’amore compiano scelte coerenti con quanto propone il Vangelo, rifiutando di condurre una vita “corrotta” dal consumismo sfrenato, per uno stile di vita sobrio.  Spazio, dunque, al commercio equo e solidale e a scelte di solidarietà  e di condivisione concrete ed efficaci.

Nel pomeriggio, nei gruppi di studio, si è riflettuto sugli input forniti da padre Alex ed è emerso che purtroppo, il più delle volte ci si lascia sedurre, inconsapevolmente, da una vita improntata allo spreco, ignorando il grido di dolore dei fratelli più poveri, inascoltati a causa dei rumori assordanti delle discoteche e anche perché  si è distratti dagli ammalianti spot televisivi che inducono a trovare la felicità nella “roba” da accumulare.  Ma è importante già prenderne coscienza! La giornata si è conclusa alle ore 17,30 con la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Decano e concelebrata con gli altri parroci del Decanato.

 

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