Viaggio in una città simbolo e un’amministrazione chiave. Con un’alta percentuale di problemi da risolvere

Sessanta giorni o giù di lì. Anzi, una quarantina – considerato il ballottaggio – dalle elezioni amministrative 2011. Sufficienti per insediarsi nel palazzo comunale, cambiare la targa sulla porta dell’ufficio e rimboccarsi le maniche. Nelle agende problematiche differenti da affrontare e, auspicabilmente, risolvere in un quinquennio; in testa un obiettivo su tutti: non deludere gli elettori che hanno salutato il nuovo buongiorno politico, una volta passata l’euforia. Tra le città simbolo del rinnovamento, insieme a Milano e Napoli, c’è Casoria.

Stiamo incontrando la rappresentanza significativa e dopo aver intervistato Luisa Marro e Pasquale Tignola, oggi tocca a Tommaso Casillo, per tre assessorati chiave: Mobilita, Attività Produttive, Turismo, Ambiente etc.

 

TOMMASO CASILLO:

L’ASSESSORE E’ MOBILE.

Un socialista a dirigere il traffico di Casoria. Sopra e sotto terra.


Potrebbe essere un test motivazionale: segui come un’ombra l’assessore alla Mobilità nel traffico più selvaggiamente congestionato, e “discaricato”, d’Italia per testare il suo quoziente di resistenza. Noti flessioni di entusiasmo, cali di zuccheri? Se il risultato è Sì, meglio passare il turno. Ma è decisamente un No: dopo tanti giorni con il sole allo zenith tra cantieri, via Martiri d’Otranto, gallerie, il sottopasso di via Concordia e strade a cui nessuno fino ad oggi ha pensato di trasformarle in Ztl del centro di Casoria – per la cronaca: quelle del piccolo agglomerato urbano antico e storico, sono vecchie, strette, impraticabili ma pulite grazie alla civiltà dei suoi abitanti -, Tommaso Casillo ha preso questo ruolo con un entusiasmo che, ai più, sembra strano.

 

Il Sindaco Enzo Carfora, il suo partito, gli alleati di governo, lo hanno chiamato: dalla sede locale dell’Api a un incarico tra i più complicati di palazzo Cirillo.

Casoriano di Afragola, 56 anni, tre figlie.

Più che “da dove si comincia” però, per lui è il caso di chiedersi “dove si può finire”.

La vocazione agonistica (“faccio ciclismo”), il tutto filtrato dalla passione per il territorio, l’esperienza parlamentare, una sul campo al Senato e l’altra quale Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture.

Casoria oggi rappresenta per questa energia atipica una sfida. A cominciare dai cantieri a cielo aperto, “tredici anni di lavoro in corso”, come quelli dello Stadio e poi il Gandhi in via Aldo Moro.

“Ho delle idee: debbo studiarle insieme al nuovo Comandante della Polizia Locale, Michele Pezzullo, come per es. le Ztl che non sono zone “chiuse”, ma “aperte”: ai pedoni”

“Un altro problema è la regolamentazione del carico/scarico delle merci, che rappresentano il 20% del traffico nel centro storico, particolarmente in via Cavour e via San Rocco”, dice, “per cui vorrei utilizzare camioncini puliti e multiuso”.

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