E’ proprio vero che in tempi di crisi i fattori etici e morali sono sempre più messi da parte per dare priorità ai propri obiettivi personali da raggiungere ad ogni costo e con ogni mezzo, ma quello che è accaduto lo scorso quattro luglio a Casoria ha davvero superato ogni limite. Il fatto accadeva in via Montessori n° 7 dove il volontario della “Folgore” Russo Vincenzo, essendo giunto a casa a notte fonda di ritorno da un’ operazione di volontariato, lasciava parcheggiato il Porter Piaggio targato DV296NAS di colore bianco (in foto) appartenente all’associazione e utilizzato per svolgere operazioni di volontariato, infatti al suo interno vi erano una carrozzina adibita al trasporto di portatori di handicap,le divise ufficiali della Folgore, il lampeggiante usato per le emergenze oltre ad accessori vari di servizio. Al mattino seguente la sgradevole sorpresa: il mezzo di trasporto acquistato con i sacrifici della Folgore era sparito e a tutt’oggi, nonostante le denunce, non è stato ancora ritrovato come mi racconta il volontario Pasquale Russo: “E’ vergognoso che si arrivi a tanto, andare a rubare a chi come noi dedica
gratuitamente il proprio tempo libero ad aiutare chi è in difficoltà. Quel furgone l’abbiamo ottenuto dopo tanti sacrifici e veniva utilizzato per svolgere opere di volontariato. Ad oggi abbiamo perso le speranze di ritrovarlo, ma non per questo abbiamo perso la speranza di andare avanti. Il nostro lavoro si basa sulla soluzione dei problemi e delle difficoltà e quindi proseguiremo nella realizzazione del nostro progetto. Già stiamo pensando a come mettere insieme i fondi necessari per riacquistare un nuovo mezzo e come sempre ce la faremo, come abbiamo sempre fatto, senza l’aiuto di nessuno, contando solo sulle nostre forze”.
