Vengo anch’io, no tu no. Ma perché? Perché…

Per Stanford Bridge a chi figli e a chi figliastri!

Napoli: una delle città più belle del mondo, ma anche tra le più contraddittorie. Apparteniamo ad una città piena di paradossi, che con un occhio vediamo e con l’altro neghiamo.

Quello che in tanti avevano previsto per il 6 marzo (certo non ci volevano i Maya per prevederlo) è accaduto, la famigerata vendita dei biglietti di Chelsea Napoli è stata veloce, ma anche piena di polemiche, anche se estremamente silenziosa e sommessa dal punto di vista dei giornali. Facciamo un passo indietro: domenica notte inizia la processione verso lo Stadio San Paolo, la nottata è lunga ma i tifosi non demordono e non si lasciano scoraggiare neanche dalla pioggia. Come consuetudine alcuni tifosi, probabilmente appartenenti ai gruppi con modalità poco ortodosse scavalcano la fila, sotto gli occhi distratti e

accondiscendenti delle forze di polizia presenti. Protestare e a che serve! Io stavo in fila dalle 15 del pomeriggio. E che fa. Non conta mica. E così lunedì 6 marzo alle ore 8 del mattino inizia la vendita, chi rientra nei 2000 e boh venduti al botteghino e tutto il esto a provare per un numero non ben identificato di biglietti messi sul web. Se siete stati uno dei 20 miliardi di persone che ha provato ad accedere al sito saprete bene che il sito era completamente imballato già alle 9.30 del mattino, e addirittura a metà mattinata il sito stesso comunicava di essere momentaneamente offline. Anche se alcune notizie sul web parlavano già di biglietti esauriti, scomparsi casomai! Eppure più tardi nella giornata, non si capisce grazie a quale criterio (forse un patto col diavolo, o una serie di Ave Maria e Padre Nostro, o un voto ad un Santo o semplicemente baciati dalla dea della fortuna) qualche eletto è riuscito ad entrare nel sito, poi nel proprio account e finalmente a completare la procedura d’acquisto.

 

Secondo voi, ora, queste sono modalità da Paese civile, mi domando?

L ‘hanno scorso sono andata a Madrid a vedere la partita di Champions League Real Madrid Tottenham se vi racconto la procedura d’acquisto del biglietto vi viene voglia di andare da De Laurentiis e azzeccargli due schiaffi. Forse questa procedura effettuata dai milioni di tifosi potrebbe farlo rinsavire e ragionare.

Non credo sia normale che per i biglietti di una trasferta calcistica, sebbene pochi, si scatenino risse, cariche della Polizia e casini vari.

Ma voi che non siete riusciti a fare il biglietto state pure tranquilli, non tutte le vostre speranze son perdute! Se avete già preso il volo, c’è sempre l’opzione bagarini! Se siete disposti a farvi derubare di circa 1000 euro!

Dopo quanto detto suppongo sia inutile aggiungere che tutta questa situazione è a dir poco vergognosa, eppure voglio ribadirlo! È vero siamo la città delle contraddizioni, potrebbe obbiettare qualcuno, ma la contraddizione vera è che ,una squadra e la sua città che hanno un bacino di tifosi, famoso in tutto il mondo quanto a calorosità e attaccamento alla maglia, non permette a questi tifosi di seguire la propria squadra del cuore.

Ci sono tifosi di serie A e tifosi di serie B (che non fanno riferimento alle due curve) ?  Però quando cantano e tifano e sostengono i loro undici idoli, pagando il biglietto la domenica, in quel caso sono tutti tifosi di serie A, giusto?!

Chiudo con una citazione:

“BiancoAzzurro è il colore del mio cuore sono nato per sostenere te, contro leggi, diffide e repressione il mio posto è qui accanto a te. Abbandono lavoro e famiglia, la ragazza mia lascia perché In Italia, in Europa e nel mondo non c’è stadio che non veda me! “

Molti però la dovranno cantare da casa… che finale amaro!

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