Uno, nessuno e… cento Ulisse

“Uno nessuno e cento… Ulisse” è il titolo dello spettacolo teatrale che Martedì 4 Dicembre alle ore 17.30 concluderà il Corso di perfezionamento in “Formatore teatrale in ambito scolastico ed extrascolastic”, organizzato dal Centro di Lifelong Learning dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Lo spettacolo, che si svolgerà nella suggestiva cornice del piano mostre dell’antico claustro della cittadella seicentesca del Suor Orsola, raccoglie e celebra il lavoro di intensa attività teorica e pratica del corso, finalizzato alla formazione di

esperti della progettazione, della organizzazione e della gestione di laboratori teatrali in ambito scolastico ed extrascolastico. Il percorso didattico, coordinato da Silvia Zoppi e condotto da Emanuela Bufacchi e Dora De Maio, ha assunto le caratteristiche di una esperienza laboratoriale al cui centro, come spiega Silvia Zoppi, “è stato posto l’allievo-attore-docente, indirizzato all’acquisizione di due competenze complementari: una solida base teorica, fondamento dell’analisi e dell’elaborazione testuale poi confluite nella stesura prima individuale e quindi di gruppo di una bozza di copione e parallelamente il controllo del proprio corpo, rivolto alla ricerca di uno studiato equilibrio tra ritmo del gesto e ritmo della parola”. Ed è proprio da questo duplice percorso che è scaturita anche la proposta performativa elaborata per la messinscena finale. Lo spettacolo sarà introdotto dall’intervento di Fabrizio Manuel Sirignano, responsabile Centro di Lifelong Learning di Ateneo che illustrerà i contenuti del bando di partecipazione alla seconda edizione del Corso (partecipazione aperta a laureati e diplomati ; termine di scadenza della domanda di partecipazione: 22 Gennaio 2013 ; durata del corso: Febbraio-Dicembre 2013 con circa due incontri pomeridiani al mese).

 

 

Presentazione dello Spettacolo

 

Alla base del lavoro c’è l’idea di Ulisse emersa dall’insieme degli elaborati prodotti dagli allievi: da un lato la funzione mitica fondata sulla ripresa del testo omerico soggetto a una progressiva smitizzazione, dall’altro il tentativo vano di far rivivere il mito nella modernità, operazione che comporta la sua perdita o meglio il suo ribaltamento, testimoniati entrambi dall’assenza dell’eroe e dalla sua riduzione a flautus vocis, mero prodotto della narrazione altrui. Di questa doppia, ma unitaria natura, ha dato conto il canovaccio prodotto durante il corso, come base sulla quale si sono sviluppate le improvvisazioni, proposte come autonome realizzazioni performative e insieme fondamento per la stesura di una prima bozza di copione.

 

La performance recupera alcuni dei momenti più significativi della narrazione e ne lascia trapelare il senso attraverso illuminazioni volutamente frammentarie e contrastanti, segni inequivocabili dell’impossibilità di riformulare la trama secondo una successione ordinata e coesa di fatti. Emergono due dimensioni: quella propriamente mitica che pure esibisce da subito i sintomi di un progressivo logoramento dall’interno della memoria omerica attraverso l’abbassamento ironico e l’altra contemporanea, che gioca sulla scommessa di una possibile attualizzazione del mito constatandone il declino definitivo.

 

La scena corale di apertura è la rievocazione piena del mito omerico ripreso attraverso l’occultamento del nostos e l’esaltazione dell’interruzione più drammatica di esso: la tempesta. Seguono altri momenti fondativi della narrativa epica: “l’inganno del cavallo” richiamato in due immagini inedite: la fase preparatoria della sua costruzione e il tentativo farsescamente improduttivo del suo riempimento; “la galleria delle donne”, luoghi parlanti dell’attesa e del non ritorno, risolta nel confronto contrastivo tra Circe e Calipso.

 

Dal mito è Ulisse, nella duplice e speculare raffigurazione di eroe della partenza e del ritorno, a traghettare lo spettatore verso la declinazione moderna di sé stesso e ad annunciare, tramite il riuso dei versi omerici, la storia del tentativo di una rinascita nella modernità, formulata attraverso il fortunato genere della detective story.

 

“Uno nessuno e cento… Ulisse” – Il cast

 

In scena: Giovanni Antinolfi, Luca Bruno, Giuliana Cagno, Antonietta Calvanese, Luca Canzanella, Oriana Casiello, Margherita De Falco, Giuseppe De Rosa, Francesco Gammella, Ivano Ilardi, Anna Mastroianni, Gaetano Orfeo, Federica Oliva, Fabio Pacelli, Maria Carmina Palma, Mariacarmen Panno, Serena Scagliarini, Marco Serra, Camilla Stellato

 

Fuori scena: Antonietta Barcellona, Francesca Ferrara, Daniela Izzo, Raffaella Lepre, Vincenzo Liguori, Ciro Limatola, Valentina Romano.

 

Regia di Dora De Maio con la collaborazione di Ludovica Rambelli

Testi prodotti dal lavoro congiunto di tutti i partecipanti del Corso di Perfezionamento.

Progetto e percorso didattico di Emanuela Bufacchi e Dora De Maio

Coordinamento didattico-scientifico di Silvia Zoppi

 

 

 

 

 

Per informazioni sul nuovo bando del Corso per formatore teatrale:

http://www.unisob.na.it/universita/dopolaurea/perfezionamento/formatoreteatrale/index.htm?vr=1

 

 

Centro di Lifelong Learning di Ateneo

Tel. 081.2522348

altaformazione@unisob.na.it

 

 

Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Ufficio Stampa e Comunicazione
Dott. Roberto Conte
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