Ufficio Tributi, Per la gente costretta a vivere a occhi bassi.

Quando con determinazione n 68 del 24.06.2011 veniva dichiarata la risoluzione del contratto stipulato il 09.10.2007 tra il Comune di Casoria ed il proprietario dell’immobile sito in via Nazario Sauro, dove era stato allocato l’Ufficio Tributi, essendo stata accertata la inidoneità sotto il profilo tecnico urbanistico dei locali, veniva stabilito che l’immobile sarebbe stato lasciato libero da persone e cose entro il 31 ottobre 2011. Il 18.07.2011 veniva pubblicato un avviso pubblico di ricerca immobile, in locazione passiva, da destinare a nuova sede dell’Ufficio Tributi. Fu anche dichiarato che, nelle more della scadenza dell’avviso pubblico, l’Amministrazione Cittadina provvedeva, comunque, a verificare se, tra gli immobili di proprietà comunale, vi fossero locali aventi caratteristiche tecnico funzionali conformi a quelle richieste nell’avviso pubblico.

La nuova Amministrazione, nel mese di agosto iniziò una ricognizione del patrimonio comunale avendo ben chiaro che, data la congiuntura sfavorevole e la crisi economica finanziaria, che proprio in quei giorni si stava sviluppando in tutta la sua gravità per i Comuni e le famiglie, bene sarebbe stato evitare di contrarre l’ennesimo fitto passivo. Anzi, intendimento dell’Amministrazione era, e cosi poi è avvenuto, di liberarsi di tutti i fitti passivi al momento contratti.

 

Durante la ricognizione emerse che dal 2002 (da dieci anni) l’allora Dirigente dell’SMS Cortese aveva riconsegnato al Comune parte del plesso scolastico sito in via Ada Negri (rione 219) ritenendo le proprie esigenze didattiche pienamente soddisfatte dal nuovissimo edificio adibito a succursale della SMS in via Bellini.

Nel plesso scolastico oltre alla SMS esiste una scuola primaria del tutto indipendente dai locali della ex scuola media.

La Circoscrizione Arpino desiderando fondare una scuola media superiore chiese, in quegli anni, all’Ente Provincia la possibilità di utilizzare quei locali quali “gemmazione” di un istituto alberghiero viciniore. Fu risposto che non c’erano fondi e tale risposta negativa perdurò anche nell’ipotesi di cessione gratuita alla Provincia dell’edificio.

Nel 2008 la nuova Dirigente della SMS Cortese, dichiarò che avrebbe provveduto a “programmare un fattivo utilizzo dei locali” dichiarazione non seguita dai fatti.

In pratica locali vuoti ed inutilizzati di proprietà dellEnte

Nell’agosto 2011 l’Amministrazione aveva dunque un problema: spostare, per forza un ufficio posto in una sede decentrata, ad Afragola in pratica, cercando di spendere quanti meno quattrini possibili. Dopo aver chiesto al penultimo Dirigente scolastico della scuola primaria di via Negri parere sull’utilizzo dei locali non usati , e avendo ricevuto un assenso si pensò che:

Con i soldi di un anno di canone in fitto passivo ci si pagava la ristrutturazione dei locali comunali di via Ada Negri.

Si localizzava un ufficio importante a metà strada tra Casoria e Arpino.

Si evitava il rischio, sempre temuto, di un’occupazione abusiva dei locali.

S’innescavano, inoltre, una serie di circoli virtuosi quali: la creazione di navette di collegamento tra la frazione e il capoluogo (i pulmini sono in fase di acquisto), si portava l’Istituzione in un rione

ghetto da dove, in passato alcuni “intemperanti” avevano costretto le Poste e l’ASL a scappare via. Si sarebbe creato un” movimento” di vigili, funzionari e impiegati,persone dabbene, che avrebbero ridato fiducia alla maggior parte dei cittadini, quelli onesti, del rione ( la gente, per capirci, che è costretta a vivere ad occhi bassi per evitare di guardare le illiceità che si consumano) ed allora alla luce di tali considerazioni si decise, con coraggio, di destinare la parte del plesso scolastico di via Ada Negri già destinato a scuola media ed in disuso dal 2002 quale sede da destinare all’Ufficio Tributi del Comune di Casoria. Tra le motivazioni ci furono: “Che la sede è idonea e conforme, che dispone d’ingresso indipendente e di ampia zona a parcheggio”.

Il Comune ha l’intenzione di cambiare il volto di un rione caratterizzato dall’illegalità e spera insieme alla Scuola, ai Carabinieri e alle associazioni di volontariato, come gli Scout di Arpino, di farlo diventare l’emblema della legalità. I piccoli scolari che frequentano la scuola e vivono nel quartiere dello spaccio di droga e dell’abusivismo (contrastati a fatica e con sacrificio dalle Istituzioni) devono essere contenti che il Comune, il loro Comune, piuttosto che permettere l’ennesima occupazione abusiva di locali pubblici invia i suoi funzionari e impiegati migliori a lavorare vicino a loro, con la sorveglianza dei VVUU e un controllo ancora più capillare dell’ambiente.

Ora a chi non piace tutto questo?

10.01.2014

Mariano Marino

Assessore al Patrimonio

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