Tutto da rifare, congelata la candidatura di Massimo Iodice

Dopo l’ufficialità arriva il passo indietro. La nomina di Massimo Iodice, fino a due giorni fa candidato sindaco ufficiale del PDL, non è più certa. Tutti i nomi tornano sul tavolo delle trattative, ma sono l’ex primo cittadino Stefano Ferrara, Luca Scancariello e lo stesso Iodice a giocarsi la vera partita. Per Scancariello sembra che stia arrivando sostegno addirittura da Roma, da esponenti nazionali del partito. Giovanni Del Prete, ex consigliere comunale della corrente di Mario Landolfi, non esclude comunque l’eventuale sostegno a Iodice se il nome di Scancariello non avanzasse. «Ma prima di scegliere Iodice, era doveroso dialogare con tutte le forze politiche» puntualizza. «Io sono un uomo di partito» dice, invece Stefano Ferrara «quando mi è stato chiesto di fare un passo indietro, l’ho fatto e ho dato garanzie per Massimo Iodice. Ora, però, il partito mi ha chiesto di rimettere in gioco il mio nome perché raccolga maggiore coesione e io ho dato la mia disponibilità». Smentisce l’ex assessore Pasquale D’Anna, vicino a Nespoli e Nocera: «Non c’è nessuna convergenza sul nome di Stefano Ferrara e non ci sarà mai. Nel partito si sfascerebbe tutto se uscisse realmente il suo nome, Nespoli e Cesaro non faranno nessun passo indietro». L’ex Sindaco è sostenuto dal coordinatore regionale Cosentino, ma Nespoli frena e rifiuta seccamente la ricandidatura, puntando ancora sull’ex assessore Iodice, sul quale converge anche la preferenza del Presidente della Provincia. «Non cambierà nulla, sarà Iodice» dichiara Nespoli.

Anche al centro le alleanze sembrano in alto mare. Casillo punta alla coalizione tra  UDC, IDV e PD, ma l’accordo sembra più che mai lontano. Salvatore Piccolo, deputato del Partito Democratico, dichiara che non ci sono più le condizioni: «Non abbiamo rifiutato il dialogo a priori, ma solo alla condizione che si puntasse su un nome nuovo, un giovane. Loro hanno proposto Graziuso, ma noi vogliamo l’innovazione. Non accetteremo mai nomi come Tizziani e Graziuso». Con l’uscita di Rivellini da FLI, però, tutto cambia. Graziuso, suo fedelissimo, lo seguirà probabilmente nel PDL, col quale Rivellini sta dialogando. Nel frattempo Sergio D’Anna, unico in FLI a non venire dal PD, aspetta direttive provinciali per una eventuale lista e non è esclusa un’alleanza con Forza del Sud (possibilità smentita, però, dal coordinatore cittadino Cipolletta) e NuovoPSI, amareggiati per come il PDL ha condotto le trattative per Massimo Iodice, senza confrontarsi con i partiti minori. È Gennaro Cozzolino di Forza del Sud, ad avanzare una ipotesi di coalizione in cui potrebbe entrare FLI e addirittura l’UDC di Trojano e Tizziani: «Se il candidato è Massimo Iodice, noi siamo fuori dalla coalizione».

Visto l’allontanamento dell’alleanza PD-Terzo Polo, paventata dai vertici del partito, sembra spuntare nuovamente il nome di Pasquale Fuccio, consigliere uscente. Il PD è disposto a correre anche da solo se non ci fosse la convergenza sul nome proposto, ma l’on. Piccolo non esclude che si possa chiudere l’accordo con le altre forze di sinistra sul territorio.

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