Tommasielli: “Raccontatemi l’esperienza del Posillipo a Casoria, magari potremmo ripeterla”

Il rinvio di Napoli-Juventus, le condizioni del San Paolo ed i progetti per il futuro dell’impianto di Fuorigrotta, le idee per l’impiantistica sportiva privata, il Collana, il Palargento e il legame con la provincia: tanta la carne al fuoco per l’intervista esclusiva realizzata per la rubrica “La Telefonata” dalla redazione di Iamnaples.it all’assessore allo Sport, alle Politiche Giovanili, Politiche Familiari e Pari Opportunità del Comune di Napoli Pina Tommasielli.

Assessore, è d’obbligo partire dalla vicenda più recente: il rinvio di Napoli-Juventus. Un mare di polemiche da quello che noi abbiamo definito “giornalismo” delle supposizioni si è abbattuto su questa decisione, ci può chiarire la vicenda?

“Si, è il giornalismo della dietrologia, dei sospetti, delle chiacchiere. Noi rappresentiamo le istituzioni, il nostro faro è la concretezza. Noi avevamo un allarme 2, il sottopasso di Via Claudio allagato, 25 famiglie sgombrate a Pianura, sassi e pozzanghere ovunque nella zona di Fuorigrotta, il problema serio dell’indisponibilità del numero necessario di forze dell’ordine per garantire la sicurezza di 60000 persone perché sia la polizia municipale che i Carabinieri e la Polizia di Stato erano impegnate a fronteggiare le emergenze che affliggevano anche la Provincia. La nostra priorità è la sicurezza come bene supremo ed in quel momento non ritenevamo possibile garantire la possibilità di disputare un incontro di calcio che determinava il movimento di tante persone”

Il ds Bigon a rappresentare il Napoli al vertice senza che ci fossero la Juventus e la Lega Calcio. Può dare la sua risposta ad uno degli aspetti su cui hanno puntato i protagonisti delle polemiche?

“Non era un vertice sportivo, ma per l’ordine pubblico. Il calcio è uno degli aspetti dell’ordine pubblico ed il Napoli era presente in qualità di organizzatrice di un incontro di calcio. Amiamo tutti il Napoli, ma la nostra priorità è la sicurezza e di ciò si discuteva in quella riunione”

La casa del Napoli è lo Stadio San Paolo, argomento molto affrontato dal sindaco De Magistris e dal presidente De Laurentiis che raccontano continuamente di avere grandi progetti in merito all’impianto di Fuorigrotta. Lei nel dibattito mediatico è apparsa spesso come colei che frena gli entusiasmi riportando tutti sulla Terra. Ci può chiarire la situazione?

“Non c’è nessuna differenza tra la mia posizione e quella del sindaco, qualche mia dichiarazione è stata strumentalmente interpretata dai media che devono sempre creare il dibattito. Ci vuole uno stadio all’altezza, dal respiro europeo, la posizione dell’amministrazione è riqualificare quello che c’è. Stiamo studiando la situazione, parlare di project financing in questo momento è prematuro”

La realtà del San Paolo è sotto gli occhi di tutti: non sono ancora stati installati neanche i tabelloni, compito che spetta alla Ssc Napoli. Come giudica l’atteggiamento del presidente De Laurentiis in merito alla vicenda stadio?

“Ci sono rapporti sereni e distesi tra l’amministrazione comunale ed il presidente De Laurentiis. Il San Paolo oggi è amministrato con una convenzione, una sorta di contratto d’affitto, che scade nel 2014. Ci sono compiti che toccano al Comune ed altri al Napoli. Riguardo ai tabelloni stiamo procedendo al collaudo, che per gli anelli inferiori è scaduto, mentre per quelli superiori non è stato effettuato. C’è una gara d’appalto in corso per decidere la ditta che farà il collaudo, a giorni apriremo le buste”

Il Collana è uno degli impegni dell’amministrazione De Magistris presi in campagna elettorale. Come state operando per ridare alla città l’impianto del Vomero?

“Stiamo parlando con la Regione, recentemente c’è stato un tavolo interistituzionale per rinnovare il comodato d’uso. Una volta compiuto questo passaggio, faremo un progetto di finanza. Stiamo affrontando l’assenza d’infrastrutture sportive adeguate adottando un intervento per favorire i privati ad investire in questo campo. E’ un’iniziativa progettata con l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco: i privati non pagheranno gli oneri di concessioni a patto che assicurino la frequentazione degli impianti da parte delle scuole, l’accesso per i disabili, l’aiuto ai nuclei familiari con i redditi Isee bassi”

Il sindaco De Magistris era presente all’ultima gara interna della Bpmed Napoli, sicuramente una bella storia che ha fatto risorgere un importante sport della nostra città. Nel parlare di basket a Napoli non possiamo non ricordare il disastro Palargento. Come state operando per ridare alla città anche quest’impianto?

“E’ prematuro parlare di interventi pratici, stiamo studiando un progetto di riorganizzazione dell’intera area, includendo il Palargento”

Assessore, l’ultima domanda verte su uno degli storici problemi della nostra città: il coinvolgimento della provincia o meglio dell’area metropolitana. L’esperienza del Posillipo a Casoria è un esempio virtuoso che potrebbe essere ripetuto, non crede?

“Certamente, raccontatemi l’esperienza del Posillipo a Casoria. Se ha portato effetti positivi, sicuramente possiamo valutare quest’idea, ci potrebbe aiutare anche a lavorare sulla Piscina Scandone”.

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