Tavolo per la cooperazione internazionale? Tremonti, aspettiamo ancora!

Rappresenta una notizia di questa mattina gli arresti di trafficanti di uomini di prevalente origine afghana, pachistana ed indiana, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Il fenomeno del commercio degli uomini è una delle tante attività delle mafie, che approfittano della disperazione, della povertà e del senso di abbandono che vivono tante popolazioni africane per compiere vergognose operazioni che sottomettono la dignità delle persone al profitto.

La soluzione per noi è sempre la stessa; sradicare l’indigenza, che rappresenta il terreno fertile per il commercio di schiavi, la prostituzione e le tante illegalità che affliggono il nostro Paese.

 

Il ministro Tremonti qualche mese fa, al cospetto dell’”emergenza immigrazione” dovuta agli sbarchi a Lampedusa, ha invocato l’investimento sulla cooperazione internazionale come unica soluzione per prevenire l’emigrazione di massa, che il Governo Italiano non riesce a gestire.

Abbiamo chiesto un tavolo di discussione con le ONG sulla cooperazione internazionale; stiamo ancora aspettando, come al solito alle chiacchiere non sono seguiti i fatti! Il consueto approccio “all’italiana” è andato in scena; terminata l’emergenza è stata dimenticata la centralità della cooperazione internazionale.

Noi continuiamo ad operare nei Paesi più poveri del mondo con i nostri progetti, come per esempio quello per il recupero delle terre fortemente desertificate nel Sahel Burkinabè, che danno enormi risultati in termini di lotta all’indigenza. Vogliamo dare il nostro contributo; interagendo con le istituzioni per valorizzare il sostegno a distanza come principale strumento di cooperazione internazionale.

 

La Redazione

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