STRESS E NATURA.

La vita moderna, con i suoi ritmi frenetici, è spesso causa di manifestazioni quali l’ansia e l’insonnia, fino ad arrivare talvolta alla depressione; queste sono le risposte del nostro organismo allo stress eccessivo, a cui spesso è sottoposto. Lo stress infatti è la risposta a una o più stimolazioni che possono essere di tipo fisico o psichico. Durante lo  stato di stress si l’organismo manda dei segnali che altro non sono se non una richiesta di riposo psico-fisico .

La mancanza dello stato di riposo provoca reazioni di irritabilità , insonnia , astenia , ansia e depressione . Nei casi accentuati di stress ( stato di cronicità) è possibile l’insorgenza di una  maggior sensibilità dell’organismo alle infezioni e alle malattie, in quanto le nostre difese immunitarie diminuiscono.

Fatta questa premessa, dovremmo quindi cercare di non arrivare a quello che è il nostro limite, che è diverso per ciascuno di noi; ma se questo non è possibile è bene ricorrere ad un aiuto esterno, aiuto che ci può essere offerto dalla natura , che ci aiuta a combattere l’ansia o l’insonnia prima che queste

diventino  troppo gravi al punto di richiedere  trattamenti farmacologici ben più pesanti rispetto al rimedio naturale, che è sempre molto più maneggevole e privo di effetti collaterali.

Le piante che più spesso si usano per combattere l’ansia nelle sue varie forme e manifestazioni sono molte; fra esse possiamo quindi scegliere quelle più adatte di volta in volta alle manifestazioni che l’ansia presenta. Ad esempio quando l’ansia si presenta con palpitazioni cardiache (il cosiddetto cuore in gola), se queste non sono legate a fenomeni patologici ci può essere d’aiuto il biancospino che ha l’effetto di rilassare il sistema nervoso, ma anche di calmare il battito cardiaco troppo accelerato (tachicardia) e le palpitazioni. Se invece l’ansia si manifesta maggiormente a carico dell’apparato digerente è senz’altro più adatta la melissa, mentre se è il sonno che viene alterato può essere più indicato l’uso della passiflora, della valeriana , dei fiori d’arancio altre ancora, magari miscelate fra loro per potenziarne l’azione.

Se infine oltre all’ansia e ai disturbi del sonno subentrano anche sintomi di lieve depressione, come il malumore, la tristezza senza motivi apparenti, crisi di pianto, assenza di interesse verso le attività comuni, calo di energia, stanchezza e senso di impigrimento, senso di inutilità etc., prima che il disturbo diventi tanto grave da richiedere l’intervento di farmaci, la pianta più adatta è l’iperico: questa pianta ha la capacità di migliorare proprio il tono dell’umore senza gli importanti effetti collaterali dei farmaci di sintesi (ai quali comunque non deve essere mai associato). All’Iperico possiamo abbinare anche altre piante rilassanti come le suddette Passiflora e Melissa, se la depressione si accompagna ad ansia e irritabilità; invece sceglieremo di abbinare piante tonificanti come lo ginseng e l’eleuterococco, se alla depressione si associa astenia , svogliatezza, stanchezza fisica e mentale.
Tutte queste piante si potranno assumere sotto forma di tisana, quando i disturbi sono di entità lieve o media; invece quando il problema è un po’ più importante è meglio ricorrere a preparati già pronti, in capsule o in gocce, in cui i principi attivi siano concentrati e standardizzati, in modo da assumerli in quantità ben definite e costanti.

 

Infine ,per ripristinare il tono dell’umore è utile associare magnetoterapia a campo stabile sul punto di agopuntura n° 2 del dorso del piede ( biorisonanza per l’umore) con applicazione di biomagnete Eco 4 con polarità positiva .

 

Dr. Matonti e-mail matonti6@hotmail.com

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