Steven Spielberg a Pozzuoli per il suo Napoleone

Steven Spielberg nelle grotte naturali del Rione Terra a Pozzuoli dove ambienterà la storia di Napoleone.

Verdi Ecologisti: ” occasione da non perdere per i campi flegrei ma attenzione alle cavità che per anni hanno ospitato abusivamente rifiuti speciali e materiale per la pesca di frodo”. Esperti: ” in alcune grotte addirittura è stato ritrovato materiale esplosivo”. Le grotte naturali ai piedi del Rione Terra a Pozzuoli hanno stregato il regista americano Steven Spielberg, a caccia di location per un affascinante progetto: realizzare la miniserie tv su Napoleone, riprendendo la sceneggiatura originale di Stanley Kubrick rimasta nel cassetto dal 1961.

 

“Si tratterebbe di un evento straordinario – spiegano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride

al comune di Pozzuoli Paolo Tozzi – che darebbe un grande impulso mediatico e turistico ai Campi Flegrei che hanno dato i natali anche a Sofia Loren. Una possibilità che in alcun modo gli enti locali e la Regione Campania devono lasciarsi sfuggire e che darebbe una cornice mediatica mondiale a questo territorio con un impatto superiore al fenomeno del bradisismo che per anni ha caratterizzato i comuni flegrei. Le grotte che hanno affascinato il noto regista americano però vanno monitorate e va verificata la loro condizione statica. Infatti negli anni molte di queste sono state usate illegalmente come depositi anche di rifiuti speciali”

 

“Solo tra Posillipo e Torregaveta – continuano Borrelli e Tozzi – sono state censite 400 cavità, in tutta la provincia di Napoli sono oltre 600. In molti casi sono luoghi naturalistici con un appeal turistico da sfruttare, in altri dei luoghi dove la malavita conserva armi e droga in altri casi ancora queste grotte vengono utilizzate dai pescatori di frodo come nascondigli. Poichè in buona parte non sono censite e controllate restano sempre uno straordinario strumento nelle mani della criminalità organizzata dove rifugiarsi o smaltire rifiuti di ogni genere.

Nel corso di diverse ricognizioni scientifiche, i ricercatori del Parco Regionale dei Campi Flegrei hanno riscontrato in diverse grotte la presenza di masse di reti da pesca e di strutture plastiche impiegate negli allevamenti di molluschi, ma soprattutto di numerose batterie nautiche evidentemente smaltite in modo abusivo all’interno delle cavità”.

“In alcune grotte come quella dello Zolfo a Miseno – spiegano la naturalista Raffaella La Magna e lo speleologo subaqueo Graziano Ferrari – negli anni è stato trovato addirittura materiale esplosivo per la pesca di frodo ad opera della capitaneria di porto. Avevamo iniziato un monitoraggio delle cavità per conto della provincia di Napoli per verificare la tenuta statica, la pericolosità e la conformazione delle grotte ma la giunta Cesaro ha deciso che non era interessata al completamento del progetto. Peccato perchè con i nostri studi avremmo potuto fornire anche molti elementi utili alla ricerca e alle autorità ed oggi anche a Spielberg”.

 

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