La Associazione Italiana Parkinsoniani si muove con energia, con una lettera aperta a firma del loro
presidente, il dott. Gianni Pezzoli, che è anche presidente dlela Fondazione Grigioni per il Morbo di
Parkinson. La lettera è rivolta al Ministro della Salute ed è stata resa pubblica lo scorso 8 aprile
tramite il sito Internet ufficiale della associazione e attraverso i social network.
“Il Sinemet a base di levodopa+ca rbidopa è un farmaco molto importante per i parkinsoniani. La
metà dei pazienti italiani che assume levodopa, cioè quasi tutti, è costretta a prenderlo per tut ta la
vita, come far maco sostitutivo, ci oè per integrare la dopamina cerebrale che manca nella mala ttia.
Improvvisamente scompare dalle far macie. Il farmaco in Italia costa poco. Costa così poco che
neanche esiste un generico per la formu lazione pronta 100+2 5, oramai introvabil e, sentiamo dire
che “la produzione di car bidopa è costosa”, che l’azienda deve “riorganizzare la pro duzione” ma
sta di fatto che all’estero, dove costa due o tre volte di più, non manca. I pazienti ci chiam ano a
decine per sap ere come possono sos tituirlo. Può non es sere facile rispond ere, visto che manca un
preparato identi co. La malattia di Parkinson può essere una condizione criti ca che mal sopporta
cambiamenti terapeu tici improvvisi. Att enzione quindi! Il ministero lo paga pochissimo, l’Azienda
lo produce poco, i grossisti e molti farmacisti italiani possono vend erlo legalmente in Europa dove
viene pa gato di più. I pazie nti italiani soffron o. Attendiamo una risposta subito! I malati non
possono aspettare.”