Seminario su : “L’abuso sui minori” presso la SIPI di via Pio XII

 Si è svolta oggi pomeriggio presso l’aula magna SIPI, in via Pio XII, un seminario su “L’abuso sui minori: strategie, modelli e strumenti di intervento”. Al convegno, organizzato oltre che dalla Società italiana di psicologia integrata, anche da S.I.P.A.P. (Società italiana psicologia area professionale) e dall’associazione P.A.I.D.E.I.A. (Prevenzione Abusi Infanzia Difesa Educazione Istruzione Assistenza), è intervenuto Gennaro Imperatore, dal 2008 garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Campania, psicologo, criminologo e psicoterapeuta d’indirizzo antropologico- trasformazionale.Dopo i saluti di Giovanni Ariano, presidente della SIPI,  e di Laura Napolitano, coordinatrice S.I.P.A.P. Campania, è intervenuto  Imperatore, introdotto dalla moderatrice dell’incontro Rossella Ciampi, Didatta Ordinario SIPI. L’illustre Relatore, che è anche Presidente dell’Osservatorio sulla pedofilia, nonché tutore presso il Tribunale dei minori di Napoli e consulente per abusi sessuali e maltrattamenti sui minori presso i Tribunali della Procura dei minori di Napoli, Salerno, Milano e altri, ha posto in rilievo che l’abuso infantile è una tragica realtà che coinvolge non solo le “vittime” e i “carnefici”, ma anche i sistemi familiari, le comunità, le istituzioni e la società intera.

Il moltiplicarsi delle denunce e delle segnalazioni del fenomeno sottolineano quanto esso sia in esponenziale  incremento, ma manifestano anche una maggiore consapevolezza e sensibilità rispetto al tema. Proprio la complessità di questo dramma individuale e sociale che coinvolge diverse figure professionali e ambiti di intervento, richiede che i professionisti del settore siano accuratamente  formati. Per questo, Gennaro Imperatore ha ampiamente illustrato ai convenuti le strategie di prevenzione, di tutela, di diagnosi e di cura dei minori che ne vengono coinvolti. Rispetto all’abuso sessuale, è stato sottolineato che un momento molto difficile e doloroso per il bambino è raccontare ai propri genitori o ad altri adulti di cui si fida, gli eventuali episodi di abuso subìti. La vittima vive una profonda confusione tra bene e male, tra tenerezza e passione, spesso si sente colpevole, ha paura, tende a nascondere inconsapevolmente i propri sentimenti e il proprio disagio. Tutto questo potrebbe diventare il”suo segreto” con conseguenze anche gravi. Occorre, per questo, porre molto attenzione  a eventuali sintomi sia fisici che comportamentali del bambino (fare allusioni circa l’attività sessuale, fare giochi sessuali inappropriati con i compagni, avere crisi acute d’ansia e/o crisi depressive, avere gravi disturbi del sonno…), tenendo presente, però, che non sempre questi segnali sono indice di un abuso subìto. E’  necessaria un’estrema cautela. I bambini possono avere alcuni di questi sintomi, ma possono anche non manifestarne alcuno. La presenza di più segnali, la loro frequenza, e la loro durata possono essere indicatori del disagio che il minore sta vivendo; coglierli attentamente e tempestivamente è compito e responsabilità di chi lo circonda, tenendo presente che non è di propria competenza fare una diagnosi . Di fronte ad ogni dubbio è comunque necessario chiedere aiuto a professionisti esperti, che dispongono di strumenti di valutazione e cura adeguati e sperimentati, di cui ha parlato a lungo il Relatore.

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