Scontri Università Napoli. Verdi: “il disagio sta esplodendo soprattutto tra i giovani del sud. Era dal 95 che non avvenivano questi episodi”. Studenti: ” quello che sta succedendo non va sottovalutato”.

“La situazione all’ interno degli Atenei napoletani – spiega il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed ex leader studentesco intervenendo sugli scontri di oggi tra studenti di estrema destra ed estrema sinistra all’ università – è esplosiva, il disagio dilaga. Già alle comunali abbiamo assistito a cosa sarebbe potuto succedere con i neonazisti che imbrattavano i muri della Facoltà di Lettere e l’ aggressione dei collettivi al candidato sindaco del Pdl Lettieri. Era dal 95 che non succedevano tanti episodi di violenza a ripetizione. Credo che questa nuova ondata sia anche figlia della crisi economica e della mancanza di prospettive delle nuove generazioni soprattutto del sud che non hanno più punti di riferimento politici, culturali e tantomeno sbocchi occupazionali”.”Le istituzioni continuano a sottovalutare il disagio dei giovani napoletani – comtinua il responsabile dei Giovani Verdi Marco Gaudini – e sbagliano. Il Rettore della Federico II si è barricato nelle stanze

del potere e dialoga poco col corpo studentesco. Anche agli incontri con il Presidente della Repubblica è stato permesso a pochi studenti di assistervi mentre tutti i “baroni” universitari erano invitati e presenti”.”Gli scontri di oggi – spiega Marcello Framondi leader della Confederazione degli Studenti la prima forza alla Federico II – sono l’ ennesima dimostrazione dello stato di degrado e abbandono anche culturale in cui versano gli Atenei campani sia per i tagli del Governo ma anche per quelli della Regione. Il corpo docente è sempre più proiettato su se stesso e si dedica poco e male all’ insegnamento. La Federico II , secondo noi, è diventata sempre più un luogo per fare carriera politica o fare soldi e non per formare le nuove generazioni e questo i giovani lo  avvertono. Speriamo che questa situazione faccia riflettere la classe politica ed il Rettore concentrato attualmente solo su come aumentare le tasse. Cosa che il popolo studentesco gli impedirà”.

 

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