Scomparsi dalla scena politica i leaders degli anni 90.

I fascisti e i comunisti, no no no; non ci sono più!

I federali e i federalotti nemmeno!

Scomparsi dalla scena politica i leaders degli anni 90.

Il centro è l’ago della bilancia, sia di sinistra che di destra!

So che l’argomento non è dei più popolari e mi scuso in anticipo se a qualcuno risulterà indigesto.

Maggia ntussecà pure stamattina” si dicevano tra di loro, domenica scorsa, miez a chiazza, due autorevoli soggetti politici di questa bella e sfortunata Città.

E, poi, lettere riservate e personali inviate al Sindaco della Città di Casoria, sms, mms, fb con i suoi condivido, mi piace, da parte di strane persone che non sai che vogliono …………

Questo Sindaco, Enzo Carfora, sta ottenendo, grazie al suo Staff,  la maggiore comunicazione, in assoluto, di tutti i tempi, sia in qualità che in quantità. Una informazione ed una comunicazione vera,

seria, onesta e di qualità. Mai ruffiana. Sì, questo è vero. Mai ruffiana.

 

Ci sono fatti e momenti in cui tutto deve passare in secondo piano. Avrete capito, cari lettori, a cosa mi riferisco: ai dissesti di questa Città, governata, da sempre, dai soliti centri di potere, coperti da una cappa giudiziaria di origine e natura democristiana, che ancora copre tantissima illegalità in questa deturpata, derubata e tradita Città. Un centro di potere rimasto in piedi ………

Casoria è stata, per decenni, male amministrata: ne scontiamo le conseguenze. Anni di follie e di false promesse ci hanno portato al baratro, cioè allo scioglimento per camorra, voluto dal Ministero degli Interni, dalla Prefettura di Napoli, dal TAR, dal Consiglio di Stato. Il centro sinistra, nonostante avesse alla sua guida, un galantuomo come il Dr. Giosuè De Rosa, un cattolico popolare in possesso di un baule di credibilità, rispetto e cieca fiducia, è caduto dentro al baratro e ora, oggi, nel 2013, tenta faticosamente di riemergere, ottenendo, nel Partito Democratico, rispetto e stima di livello regionale.

I giovani cercano posti di lavoro che non ci sono; i magistrati indagano, con fatica, tra il marciume di una classe politico – economica legata a logiche clientelari  e settarie; carabinieri in borghese, agenti della guardia di finanza, ispettori del ministero dell’economia e della funzione pubblica fanno, spesso, visita agli uffici pubblici di Casoria; anche l’Ordine degli Ingegneri di Napoli ha mandato tecnici ad ispezionare Casoria.

Con grande franchezza, ancora il nuovo non si è visto e si ritorna a rivedere il vecchio e basta guardarsi in giro, nelle stanze e nei corridoi di Comune, Asl e camposanto consortile, nell’emiciclo del Consiglio Comunale e vi rendete conto. Fortuna che ci sono persone  della statura morale di Mariano Marino.

Anche il Comune necessita di verifiche e di cambiamenti. Qui siamo ancora fermi alla Prima Repubblica: tutta un’eredità amministrativa  lasciateci dalle amministrazioni socialiste e democristiane.

Imperano vecchie logiche di spartizione, accomodamenti delle peggiori specie, persino la legge dei numeri viene disattesa, secondo interessi di parte e opportunità.

Molti consiglieri comunali si sentono già azzerati. Sanno bene che, alle prossime elezioni comunali, la mannaia del voto cadrà su molte teste.

Dovranno spiegare molte cose. Ad esempio, perché dopo anni di passerelle e proclami, la nostra città è finita così in basso sotto l’aspetto economico.

C’è una sproporzione tra entrate ed uscite; uno scellerato modo di utilizzare il patrimonio comunale e la continua corsa ai fitti passivi; la megalomania del passato ha creato danni irrimediabili; la complicità di molti ha fatto il resto. Conoscevano già  il significato del fitto passivo di via Nazario Sauro, Madrinato,  via Campanariello e via De Gasperi.

C’è anche chi fa la voce grossa. Succede sempre così: tutti silenziosi, muti e appecoroniti quando non si viene toccati; tutti urlatori o rivoluzionari quando si viene pizzicati.

E’ un malcostume di vecchia data, torna di moda ogni qualvolta serve. E’ facile diventare contestatori in questi casi.

Share This Post