Risposta dell’Assessore all’Ambiente Pasquale Tignola al comunicato di “Fratelli d’Italia”

Caro direttore, ho letto con particolare attenzione, il comunicato di “Fratelli d’Italia” in relazione alla lettera  a firma mia e del Presidente di Casoriambiente dott. Girardi, sul ritiro dei kit per la raccolta differenziata. Mi trovo costretto a precisare quanto riportato nel su citato comunicato, in virtù di una serie di inesattezze e imprecisioni. Partiamo da una premessa, è evidente che dal comunicato da me controfirmato, visti gli spazi a disposizione, non vengono specificate alcune cose che è giusto sottolineare. In primis la raccolta dei kit è avvenuta, come di consueto nella mia gestione, con il sistema “porta a porta”nei mesi di settembre, ottobre e novembre. E’ altrettanto evidente, che su una popolazione di circa ottantamila persone, non tutte sono state trovate a casa al momento della consegna, pertanto alla luce di assenze o di mancate consegne abbiamo ritenuto, per eccesso di zelo, dare la possibilità di ritirarle così come da comunicato “per coloro che non avessero ancora ricevuto il kit”. Nel comunicato pubblicato sul Suo portale, si chiede perché la consegna non avvenga nei locali di

Casoriambiente. Forse gli scriventi non sanno che i locali della Casoriambiente si trovano nei pressi di Mediaworld zona cirumvallazione e pertanto sarebbe stato praticamente impossibile, per coloro che non sono automuniti, raggiungere tale sito. Per gli abitanti di Casoria è stata prevista la sede dell’agenzia che da anni (non da oggi) si occupa della distribuzione e che è locata al centro della città, per gli abitanti di Arpino invece, sono state previste delle giornate dedicate alla consegna presso la sede comunale di via Benedetto Croce (ma solo ed esclusivamente per coloro che non le hanno ricevute a casa). Si accusa inoltre, che i vigili ambientali non sono tenuti a controllare la Tarsu e che poi possono avere la consegna del Kit solo coloro che sono forniti di codice fiscale e ultima bolletta Tarsu pagata. Ora la domanda la pongo io: E’ normale che un soggetto evasore, che già riceve il servizio di raccolta ( la spazzatura la si prende dappertutto) riceva anche il kit di buste? Ovviamente da parte nostra la risposta è categoricamente NO. Inoltre, come si evince dal comunicato da me firmato, non c’è scritto da nessuna parte che i vigili ambientali andranno a controllare le bollette Tarsu, sappiamo bene che questa competenza spetta all’ufficio Tributi (fra l’altro con risultati evidentemente migliori rispetto a qualche anno fa, tanto che ad oggi sono stati recuperati da ex evasori circa un milione di euro), ma i vigili ambientali saranno tenuti a controllare le famiglie che non hanno ritirato le buste, per capire se le stesse non lo hanno fatto, o perché non a conoscenza della consegna o se restie a differenziare. Tutti sanno che le nuove buste hanno un codice a barre cui viene abbinata la famiglia, ora se dopo varie segnalazioni la famiglia non ritira il kit, qualcosa di strano ci sarà. Lo stesso controllo servirà a capire se nelle zone in cui si è verificata una maggiore “evasione da ritiro kit” insistano cumuli abusivi di spazzatura. Molto semplice. Su una cosa mi trovo concorde con i “Fratelli d’Italia”ossia nel definire questa operazione creativa, in quanto distribuire buste con codici a barre è solo il primo step, l’idea prossima è quella di munire le  famiglie di una apposita card con la quale differenziare sarà conveniente per accumulare punti e pagare meno Tarsu. Già quest’anno, grazie ai maggiori proventi della raccolta differenziata, la bolletta è diminuita del 20% e magari con un pizzico di creatività in più riusciremo ad ottimizzare il servizio, spendendo sempre meno. Tranquillizzo gli scriventi che la prossima consegna, che avverrà agli inizi di aprile, sarà sempre con il metodo “porta a porta” salvo eccezioni, come nel caso di specie, ossia per chi per impedimenti o altro non riuscisse ad avere il kit a domicilio. Certo che, rispetto al passato in cui si pagava di più e si aveva la spazzatura per strada, pagare di meno e avere la città più pulita dalle nostre parti ha davvero un qualcosa di creativo, o forse sarebbe opportuno dire, di fantastico.

 

 

L’Assessore all’Ambiente

Pasquale Tignola

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