Riflessioni pre elettorali

Che le cose, in questo Paese, non vadano bene, è più che ovvio.

Che ci siano ancora persone disposte a credere che un cambiamento, malgrado tutto, sia possibile, ci rincuora e ci regala qualche speranza.

E’ inutile nasconderselo che questo cammino sia arduo e pieno di ostacoli.

Chi di noi, amanti di questa città, non si è mille e più volte rammaricato del fatto che Casoria, nell’immaginario collettivo, sia ormai da troppo tempo legata ad eventi scandalosi e di cattivo affare?

 

E quante volte avremmo voluto sentire raccontare di quella Casoria che lavora onestamente, che crede nel cambiamento e nel valore della legalità?

Certo, le nostre istituzioni non ci hanno reso, in merito, un grande favore in passato.

Ed è evidente che poco ci consola pensare che la nostra città è comunque lo specchio di un’intera comunità che ha perso ideali di giustizia e di buona politica.

Come società civile dovremmo forse indignarci e non scordare l’intero iter che ci ha portato sin qui: ad un passo dal baratro.

Per non dimenticare, per non commettere gli stessi errori e imparare dal passato e ritornare a credere nelle istituzioni.

Vi ricordate lo scioglimento, per infiltrazioni camorristiche dell’Amministrazione comunale allora guidata da Tommaso Casillo, il cui Sindaco De Rosa non poté far nulla per arginare la disfatta?

Il provvedimento fu deciso dalla Commissione Prefettizia di Indagine agli Atti Amministrativi e caldeggiato dai parlamentari appartenenti al Movimento Sociale e Rifondazione Comunista. Il Consiglio comunale vide addirittura l’intervento, per 49 giorni, della Funzione Pubblica al Comune. E così Casoria cadde di nuovo nella polvere e nel fango. Sbattuta sulle prime pagine di testate locali e nazionali. Una città fagocitata dalle meschinità dei singoli incuranti del bene comune. E pure allora c’era chi pensava a fare dello sciacallaggio e a trarre vantaggi personali da questo scempio.

Forse questo accade pure oggi. La guerra è aperta. Al diavolo vecchie alleanze o vecchi campanilismi.

Così ci si ritrova ad osservare questo nuovo campo di battaglia, dove il Sindaco Ferrara subisce attacchi anche dalla sua vecchia maggioranza e dove tutti, ma proprio tutti, si danno da fare per distruggere anche ciò che poteva essere salvato.

E a farne le spese saremo ancora una volta noi che siamo stanchi di vedere Casoria nelle mani di chi non sa fare la politica ma cerca solo una poltrona e un posto al sole.

Auguriamo solo che ciò possa essere un campanello d’allarme per chi di dovere, affinché capisca che il vero fallimento di questi tempi è la sfiducia crescente dei cittadini nelle Istituzioni che dovrebbero rappresentarli.

 

 

 

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