Rapunzel -L’intreccio della torre-

 

Con i suoi occhioni vispi ed una chioma dorata lunga venti metri, capace di guarire le persone e di mantenere intatta la loro giovinezza, Rapunzel è senza dubbio una principessa fuori dall’ordinario.

Rapita alla nascita da Madre Gothel, donna egoista e possessiva, che sfrutta i poteri magici dei capelli per restare sempre giovane, la fanciulla vive rinchiusa in una torre per ben diciotto anni, in compagnia del suo unico amico Pascal, un buffo e simpatico camaleonte.

Quando un giorno, un ladruncolo di nome Flynn Rider cerca di nascondersi all’interno della torre, Rapunzel decide di sfruttare la preziosa occasione per uscire da quella prigione ed andare a guardare da vicino “la notte delle lanterne”, che cade ogni anno nel giorno del suo compleanno.

Il cinquantesimo film d’animazione della Disney è una sorprendente rielaborazione della favola tedesca Raperonzolo, scritta dei Fratelli Grimm.

La protagonista, ad esempio, sveglia e curiosa, non è una principessa che aspetta di essere salvata dal principe azzurro, ma, al contrario, si mostra più volte capace di difendersi da sola; allo stesso modo, Flynn Rider, furfante affascinante, spiritoso e bramoso di denaro, si caccia facilmente nei guai e viene spesso salvato dalla coraggiosa Rapunzel, di cui si innamorerà.

Proprio queste caratteristiche lo rendono un anti-eroe, un uomo comune in cui facilmente ci si può rispecchiare.

Lo sconvolgimento della trama, forse è stato voluto per adattare meglio una realtà fiabesca alla nostra quotidianità, o probabilmente i nostri cambiamenti sociali hanno causato la nascita dell’esigenza di rivisitare il secolare repertorio folkloristico.

Aldilà dei dubbi, è sicuro che all’interno del film, romanticismo, azione e comicità si fondono sapientemente tra loro, dando vita a personaggi particolari che sebbene abbiamo abbandonato gli stereotipi della fiabe classiche, sono comunque capaci di emozionare e divertire grandi e bambini.

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