RACCOLTA FIRME PER PROPOSTA LEGGE REGIONALE SU “PSICOLOGO DEL TERRITORIO”.

Protocollo d’intesa tra Ordine degli psicologi della Campania e Ufficio Scolastico Regionale: se n’è parlato in un incontro tra alcune psicologhe e il corpo docente del I Circolo Didattico di Casoria

L’Ordine degli psicologi della Campania promuove l’iniziativa di una proposta di legge regionale per istituire la figura dello psicologo “territoriale” che operi nel campo dei servizi sociali e della scuola. La raccolta di firme si è aperta Lunedì 1 Ottobre con una conferenza stampa svoltasi nella sede di Piazzetta Matilde Serao a Napoli. Ne occorrono 10 mila, da raccogliere nell’arco di 120 giorni, affinché il testo possa arrivare all’esame del Consiglio regionale, che sarà così chiamato a decidere in merito. Ma, in particolare, a chi è mirato tale servizio? Recita, al riguardo, l’art. 2 della proposta di legge: “Il servizio di Psicologia del territorio è finalizzato a interventi in contesti residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociale, in centri di accoglienza per donne maltrattate, a favore di soggetti fragili minacciati o vittime di violenza fisica, sessuale e psicologica, di famiglie con membri affetti da disabilità, famiglie ad

alto rischio di disgregazione, impegnate nei percorsi di affido e adozione, interventi in favore dei minori e adulti con carichi penali o mirati a favorire la piena integrazione di cittadini immigrati”.  Il testo prevede inoltre interventi di “informazione  e consulenza finalizzati al benessere della scuola, al successo formativo e alla prevenzione”, nonché al “contrasto del disagio giovanile e dei comportamenti a rischio”. Ha spiegato il presidente dell’Ordine Raffaele Falco: “Fino a questo momento la presenza dello psicologo è contemplata esclusivamente nel campo della sanità e non dell’area dei servizi sociali e della scuola, a differenza della gran parte dei Paesi più progrediti dell’Unione europea e del mondo, a cominciare dagli Stati Uniti. Con questa proposta di legge si colma questo vuoto legislativo, cogliendo un bisogno da sempre presente nelle comunità sociali e scolastiche e passando dal concetto di consulenza individuale e centrato sul disagio a un modello di interventi sistemici e comunitari”.

 

L’Ordine degli psicologi della Campania ha anche firmato, nel Luglio scorso, un Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, che prevede la programmazione di conferenze e momenti di confronto tra insegnanti e psicologi negli Istituti di ogni ordine e grado di Napoli e Province della Campania, finalizzati al conseguimento degli obiettivi dell’Intesa. Essi sono stati illustrati in un incontro svoltosi, nella sala teatro del Madrinato S. Placido in Casoria, tra tre psicologhe dell’Ordine e il corpo docente  del I Circolo didattico. Le Dottoresse hanno posto in rilievo che l’iniziativa mira a favorire l’autostima, il benessere psicologico e il successo formativo degli studenti, puntando al rafforzamento della sicurezza e della fiducia in se stessi e negli altri e alla valorizzazione delle personali potenzialità ed inclinazioni per migliorare le proprie prestazioni, in un fecondo rapporto di interdipendenza al di là delle competizioni. L’Intesa è anche volta a ridurre la distanza tra Scuola e Famiglia e a favorire, pur nel rispetto delle reciproca distinzione dei ruoli, una fattiva cooperazione tra le due Agenzie educative. I docenti, nel dibattito, dopo aver rilevato i bisogni formativi degli allievi, soprattutto dei bambini che vivono particolari forme di disagio, hanno sottolineato la necessità che si attivi stabilmente una sinergia tra le Istituzioni, per la creazione di una “rete” tra servizi sociali, scuole, ASL, famiglie, parrocchie: “rete”, purtroppo, che a Casoria è sbrindellata. Si spera, pertanto, che  il Protocollo d’Intesa, così come  auspicato dal Dirigente scolastico del I Circolo, prof.ssa Maria Grazia Puzone,  possa dare avvio a un percorso che aiuti gli insegnanti a stabilire una sempre più efficace relazione educativa con gli alunni, tale da favorirne non solo la crescita intellettiva, ma quella della loro personalità tutta intera, a cominciare dalla sfera psichica e affettiva.

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