QUELL’EBBREZZA DI SENTIRSI GIOVANI IN UN CAMPO DI CALCIO

Con la partita tra il Migliaccio Group e Real Colli Aminei si è concluso il XIV  Torneo Veterani

 

Con le ultime partite svoltesi il 7 giugno scorso, in cui si sono svolte le finali di calcio per definire la classifica  dal terzo al decimo posto, si è concluso il quattordicesimo “Torneo Veterani”: onore e merito alla vincitrice del campionato, Oasi Flegrea;  al secondo e al terzo posto  il Vomero e il CasalPosillipo; a seguire, dalla quarta alla decima posizione: Prater Club, Migliaccio Group, Real Colli Aminei, Agata Calcio, Mercoledì Team, Fabrifer e Velotti Team. Al di là della classifica, un plauso meritano tutti gli sponsor, i calciatori, gli allenatori e gli organizzatori che, pur tra varie difficoltà e inghippi, uniti dalla passione per l’attività calcistica, fanno un dono a se stessi mettendo in moto, giocando a calcio, la loro vita, a cui danno energia, motivazioni forti, senza cedere alla sedentarietà. Alla loro età di ultra sessantenni e/o settantenni, é uno spettacolo vederli in campo, correre, cadere, rialzarsi, anche scontrarsi, ma pronti a stringersi la mano e a smorzare le inevitabili polemiche con una stretta di mano e con un  sorriso. E così, nonostante qualche acciacco e ostacoli di vario genere,  si allenano alla fatica, che è il cuore di tutto quello che è sport; si allenano alla pazienza e alla perseveranza, per ottenere la vittoria, senza fermarsi; si allenano a saper vincere, rispettando gli avversari, consapevoli che la competizione è soltanto un gioco e, infine, si allenano a saper perdere, senza considerarsi perdenti, perché, soprattutto nella “terza – quarta età”, è ancora più prezioso sperimentare che la sconfitta non va vissuta come un fallimento, ma come un’opportunità, risollevandosi e ricominciare con maggiore determinazione. Ma, in particolare  tutti coloro che, a vario titolo, rendono possibile il “Torneo Veterani”, si allenano ad avere lo spirito di squadra, a creare e a rinsaldare legami di amicizia, non permettendo all’accidia, alla solitudine di fiaccare corpo e anima, ma di rinvigorirli. Il calcio, infatti, consente a ogni giocatore di offrire il proprio contributo, in base alle peculiari caratteristiche, in sintonia con quelle degli altri, dove ogni ruolo, quindi, va armonizzato con quello dei compagni.

E ciò lo si è constatato anche durante la partita tra il Migliaccio Group e il Real Colli Aminei, svoltasi nel campo sportivo “Le Ciliegie”,terminata con la vittoria per 3 -1 dalla squadra allenata dai mister Giuseppe Visone e Ciro Sarnacchiaro . Il campo di gioco ha favorito l’espressione delle capacità calcistiche dei partecipanti, che hanno dato il massimo in tutti i settori di gioco delle due squadre: difesa, centrocampo e attacco. Ben disposte, infatti,  tatticamente le due squadre nel campo, che nel primo tempo si sono affrontate con alterni attacchi alle rispettive porte avversarie, in  un sostanziale equilibrio.   E’ solo per una incertezza della difesa che il Migliaccio ha segnato il primo gol realizzato dall’ala sinistra Antonio Di Francia; grazie, però, al tenace e forte  centravanti  Rino Volpe, che ricopre anche il ruolo di allenatore, un vero “ariete “ nell’area avversaria, il Real Colli Aminei ha raggiunto il pareggio: da un lancio dalla fascia sinistra, Volpe ha anticipato il difensore  che lo marcava e ha  insaccato di testa il pallone nella porta avversaria in maniera fulminea, piegandosi leggermente. Nel secondo tempo, quando la stanchezza avrebbe dovuto prendere il sopravvento, la squadra del Migliaccio ha mostrato un maggiore predominio, come ha sottolineato anche Gianfranco Parisi nel suo commento, mostrandosi più determinata  nel voler vincere la partita e realizzando i gol che hanno, poi, determinato la vittoria. Come sempre, nella realizzazione del secondo gol, incisivo è stato il funambolico e rapido Gennaro Marotta, che ha impegnato la squadra avversaria ad una marcatura stretta, una vera e propria gabbia di difensori, permettendo, così, ai suoi compagni di  essere più liberi dalle marcature e facilitati, quindi, nel gioco. Infatti, attorniato da più avversari, Marotta ha effettuato un passaggio – pallonetto molto preciso al compagno Antonio Di Maso che seguiva l’azione sulla fascia sinistra e , non marcato, ha potuto liberamente tirare in porta e segnare. Il terzo gol è stato realizzato dal centrocampista Michele Migliaccio, che si è distinto per l’ elegante tocco di palla,  capacità di smarcarsi e di impostare il gioco. Avanzando a centrocampo, liberatosi  da qualche avversario che cercava di contrastarlo, ha fatto partire una bordata che si è infilata nella porta e nulla ha potuto il portiere per pararla.

I giocatori delle due squadre, al triplo fischio finale del direttore di gara Mangiapia – che ha ottimamente arbitrato –  sono tornati negli spogliatoi stanchi, ma soddisfatti del contributo che hanno dato nell’esaltare lo sport, senza tirarsi indietro, sfidando anche il caldo. Qualcuno più acciaccato, qualche altro meno, ma sempre con la gioia di avere partecipato ad un torneo con entusiasmo, resistenza, coraggio, forse non sempre con costanza, ma con la consapevolezza di essere arrivati fino alla conclusione del campionato senza mai arrendersi. Ed è questa la vera vittoria, per tutti! Un gesto di fair play, alla fine, dalla squadra perdente, che è sponsorizzata da Luigi La grassa: i giocatori avevano portato una bottiglia di spumante per brindare qualora avessero vinto, ma l’hanno offerta alla squadra del Migliaccio: insieme, quindi, si è sorseggiato e ci si è salutati in un clima di amicizia. Un brindisi, allora, alla bellezza di essere stati compagni di strada in un’avventura che ha reso maggiormente  uniti i partecipanti di tutte le squadre, facendoli sentire giovani dentro. Ci piace, allora, concludere con la riflessione di Ciro Sarnacchiaro, quando ha salutato prima di andare via: “Non possiamo nascondere la nostra età, ma basta indossare un paio di pantaloncini e una maglietta da calciatore per risentirci quarantenni” . Possiate, allora, sempre sentire l’ebbrezza di essere giovani  nell’inseguire il pallone in un campo di calcio. Auguri di cuore!

Antonio Botta – Ugo Ferrantini

 

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