Quattro Sindaci a caso…

Mariano Marino, invece, è la sintesi di un progetto politico di Autonomia
Insieme e da soli dovranno risolvere i tanti problemi di una Città ferita e gli scatti del disonore.

Sono settimane, ormai, che si ragiona sulle candidature a Sindaco; una nuova e grottesca forma proliferata a Casoria negli ultimi anni. In prima posizione svetta senz’altro il Sindaco Uscente Stefano Ferrara, i cui manifesti sono usciti subito, solo pochi giorni la caduta, causa la firma delle dimissioni dell’Udc (che aveva vicesindaco, assessori e dirigenti) e ben quattro consiglieri che, oggi, si trova tra i suoi più importanti alleati. Troppo Importante il suo interlocutore politico: Nicola Cosentino, Deputato al Parlamento Italiano, coordinatore regionale del Partito del Popolo della Libertà, casalese doc di Casale di Principe. “Gli impegni si mantengono.

A Casale ed in tutta la piana di Albanova la parola è parola”. E’ parola fu. L’On.le Cosentino promise, subito, a Stefano Ferrara la ricandidatura a Sindaco della Città di Casoria. L’ex Sindaco mi avvertì: “sarò io il candidato Sindaco del Pdl e, credimi, non per vendetta ma per rivendicare un lavoro interrotto”. Furono le sue parole, presenti molti, oggi, candidati sia del Pdl che delle liste civiche. Cosa vanno ad escogitare, quindi, coloro che non volevano Stefano Ferrara Sindaco.  Il Senatore e Sindaco di Afragola Nespoli, il consigliere regionale Nocera e tutti gli ex Assessori e Consiglieri della componente “Campania In Positivo”. “Facciamo scegliere a lui il suo erede”, si dicono tra di loro. E Stefano accetta, fa il nome dell’ex Assessore al Bilancio Massimo Iodice, mi chiama e mi chiede di scrivere (sempre davanti a testimoni): “come l’ho scelto per fare l’Assessore Tecnico, così lo scelgo come mio successore a Sindaco di Casoria”. Tutto a posto, Polo unito anche Oltre il Polo, poi……….di nuovo colpo di scena: i protagonisti del suo Comitato, giovani provenienti da ogni parte di Casoria per poi rinchiudersi in qualche stanza vista Piazza, lo convincono che no, non bisognava mollare e gli intonano la canzone: “un solo Sindaco”. Di nuovo discussioni e nottate. Arrivano a Casoria Nicola Cosentino da Casale, Mario Landolfi da Mondragone, Giggino Cesaro da Sant’Antimo; non si tira indietro Vincenzo Nespoli. Niente da fare: Cosentino, da buon casalese (la parola è parola!), non molla né il candidato né il simbolo del Partito e così che Stefano Ferrara è il candidato Sindaco di Pdl, Udeur, Alleanza di Popolo e la lista civica La Caravella.

 

Al secondo posto, Massimo Iodice, Assessore per tutta la durata dell’Amministrazione Ferrara, al Bilancio, Finanze, Ragioneria e Tributi. Un altro dei Sindaci per caso. Perché? Detto fatto: Massimo Iodice si è trovato su un tavolo di discussione politica solo per far fare un passo indietro a Stefano Ferrara, con il quale ha condiviso tutta la gestione tecnica, amministrativa e politica prima di essere tramortiti da ben 16 firme di consiglieri dimessisi e, per la prima volta nella storia di Casoria, davanti ad un Notaio. A quel punto le forze politiche che ruotano attorno al consigliere regionale Nocera non potevano più tirarsi indietro, anche se un timido tentativo per altri due è stato fatto e si trovano adesso a sostenere un candidato, tecnico è vero, ma per accontentare il Sindaco uscente, risulta facente parte della componente di Cesaro e con il quale Cesaro ha condiviso qualche azione “tecnica” della passata gestione amministrativa. Massimo Iodice avrà l’appoggio di tre liste civiche, cioè Casoria in Positivo, Nuova Città e Tricolore della Libertà con il valore aggiunto del Nuovo Psi e di Forza del Sud, cioè i partiti di Stefano Caldoro, Salvatore Ronghi e Angelo Marino e dulcis in fundo l’Udc, il maggior protagonista della vittoria di Ferrara nel 2008, l’artefice della caduta dell’Amministrazione uscente e scappati dal Terzo Polo (che non c’è più), offesi ed arrabbiati di non aver visto riconosciuto il proprio candidato Sindaco.

 

In terza posizione il Dr. Vincenzo Carfora. Il prescelto dopo una telenovela politica durata moltissimo. Riunioni su riunioni, moltissimi nomi di candidati Sindaci. Il suo nome è venuto fuori solo quando il suo partito è stato obbligato a pronunciare il proprio candidato Sindaco (cosa mai fatta in tutte le riunioni in cui hanno partecipato). A quel punto l’API, così come gli altri, ha proposto la figura istituzionale con l’incarico più importante. Carfora è consigliere provinciale. Così, per caso, si troverà a correre per la poltrona di Primo Cittadino di Casoria e con i favori del pronostico. Perché da che mondo è mondo “tra i due litiganti il terzo gode”. Il sostegno a Carfora viene da Italia dei Valori, PD, Futuro, Libertà ed Impegno, API.

Il 4° Sindaco per caso è il compagno Vittorio Mazzone. La Sinistra Unita (cioè Sinistra Critica, Rifondazione Comunista e SEL) hanno, anche loro, dibattuto molto sul tipo di coalizione e sul progetto politico da portare avanti. Chi conosce la storia del comunismo a Napoli come a Casoria sa bene la grande attenzione per il territorio e per le persone di quel colore politico che meglio lo rappresentano. Dopo tantissime discussioni è venuto fuori il nome del Prof. e Preside in Pensione, di Afragola, solo come sintesi finale per non far rompere il progetto, la Unione della Sinistra.

Non ce ne voglia il Prof. Mazzone e né tantomeno i moderati amici di Sinistra Ecologia e Libertà ma chi come noi manifesta da anni, simpatia, sinergia, condivisione di battaglie politiche ed amministrative, nei confronti dei ragazzi della Sezione Che Guevara di via Genova, si aspettava il premio al grande lavoro svolto in Consiglio Comunale, con infuocate battaglie di principi e di valori, di legalità e capacità, al Consigliere Comunale Uscente, il compagno Nando D’Anna.

Così non è stato!

Invece, non è un caso, il candidato Sindaco di Noi d’Arpino Autonoma, il Dr. Mariano Marino. L’ex consigliere comunale è la sintesi ideale di un progetto di autonomia. Già presidente della Circoscrizione, il vero condottiero contro la Centrale a Biomasse, uomo mite e moderato, ha nel suo bagaglio culturale e politico anche quello di svelenire e sdrammatizzare i rapporti nei confronti della Città di Casoria, da parte di molti componenti la sua lista, anche ex assessori di recente nomina.

Dulcis in fundo, il Movimento Impegno Sociale, con candidato Sindaco Andrea Caputo. Si ispira questo movimento alle antiche ideologie missine di Pino Rauti.

Adesso questi Candidati a Sindaco ed i Candidati al Consiglio Comunale (ne saranno solo 24, stavolta e, forse, per fortuna!) dovranno impegnarsi a rappresentare l’altra faccia di Casoria, quella del degrado.

Dopo mesi di illusioni sulla definitiva risoluzione del problema dei rifiuti, l’emergenza ritorna più forte di prima, con centinaia di tonnellate quotidiane non smaltite e sparse in ogni strada della Città. In via Ugo Foscolo ed in via Aldo Moro i sacchetti restringono a tal punto che è ormai difficile la circolazione delle auto.

I grossi camion di Casoria Ambiente (anche i nuovi compattatori) sono incerti su dove dirigersi: forse a Caivano, forse verso l’inceneritore di Acerra in perenne manutenzione. Forse ancora incanalarsi nel traffico di Cupa dei Cani, la discarica così stipata da poter smaltire solo poche decine di tonnellate al giorno.

La crisi è ormai permanente e per questo non fa più notizia, seppellita da altre emergenze e cancellata dalla stanchezza di una cittadinanza assuefatta alla mala gestione e alla lentezza della politica, seppure spesso purtroppo complice del degrado.

Lo scollamento della politica (8000 candidati a Napoli e quasi 400 a Casoria) dai problemi quotidiani è enorme, così come lo sono da un lato gli interessi che si celano dietro il ciclo dei rifiuti.

IL NUOVO SINDACO, quale che sia, DEVE AVERE il coraggio di rinunciare alle logiche di partito, di “sacrificare” il suo futuro politico per mettere in atto provvedimenti concreti che spezzino il circolo vizioso delle burocrazie e degli interessi di parte. Ferrara, Iodice, Carfora, Mazzone e Marino sanno che io conosco nomi, cognomi e appartenenze politiche di tutti gli attori della mala gestio degli ultimi 27 anni.

Il rischio concreto è che si sfilaccino anche gli ultimi brandelli di coscienza sociale e civile. Il rischio concreto è che Casoria si riduca a una serie di egoismi privati che poi si convertono in gesti di rabbia e disperazione autodistruttiva come le 16 firme per l’autoscioglimento del Consiglio Comunale.

Auguro ai Candidati Sindaci di celebrare a breve, insieme a tutti i cittadini, alla liberazione definitiva dall’emergenza rifiuti.

 

 

 

 

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