“Inettitudine, inerzia, incapacità”. È il grido del Segretario Provinciale della Cgil – Salvatore Tinto, in apertura alla conferenza stampa, indetta ieri pomeriggio, per denunciare l’attività “contro corrente”dell’amministrazione Carfora rispetto ai fondi di produttività 2013 destinati ai dipendenti del Comune di Casoria.
E mentre il sindaco, dal canto suo, si proclama sereno e convinto di operare per il bene collettivo, scattano le denunce alla Magistratura.
I primi esposti a firma Cgil, Cisl, Uil e Diccap, secondo gli atti, risalirebbero al 2012 quando già le storiche sigle denunciavano l’illegittimità delle nomine a tempo determinato dei dirigenti comunali.
“Assunzioni che non solo provocano un danno all’erario per oltre un milione di euro – spiega il Segretario -, ma che non hanno senso di esistere, se si considera che il rapporto dirigenti-dipendenti è nove su quattrocento”.
“Nel solco dell’incapacità collettiva di questa amministrazione e in spregio al decreto legislativo 150-2009 art. 15 comma 2, Casoria è forse l’unico comune che non ha ancora provveduto ad adottare il piano nazionale delle performance anche per l’anno 2014, documento programmatico grazie al quale i lavoratori avrebbero avuto la possibilità di veder distribuiti circa 350mila euro di liquidità produttiva”
Una gravissima inadempienza, che da tempo sfocia in un rimbalzo di responsabilità tra dirigenza e revisori dei conti – tuona Tinto -, che però non ha impedito affatto, nonostante il divieto sanzionario, di erogare retribuzioni di risultati ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del Piano, per omissione o per inerzia nell’adempimento dei propri compiti; né tanto meno di procedere ad assunzioni di personale ed al conferimento di consulenze ed incarichi”.
Ciò farebbe risultare ancora più indigesta la permanenza di tali dirigenti: “In particolar modo di quelli legati al primo ed al secondo settore della macchina comunale, che da sempre giustificano il loro operato sostenendo che il Comune di Casoria non approva il Piano, poiché non ne ha l’obbligo”. Passa quindi facile, in chiusura, la battuta del Segretario: “Ci troviamo, per caso, in un paese a statuto speciale?”
Intanto il sette maggio, negli uffici della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli-Nord, sono state depositate le denunce a firma del Segretario Provinciale Fp-Cgil (Salvatore Tinto), del Coordinatore Provinciale Fp Cgil (Antonio Fascia) e del Dirigente Provinciale di Napoli del Diccap-Sulpm (Giovanni Bonara), per violazione della riforma Brunetta ed aperto un fascicolo dal sostituto procuratore dottor Bisceglie.