Presentazione del romanzo “Tela di ragno”, di Rita Villa.

ll sogno impossibile di un donna in cerca di libertà.

GIUGLIANO – L’opera prima di Rita Villa parte dalla ricerca della libertà da ottenere attraverso la perdita di un’oppressione. Nella tela della scrittrice si ingarbuglia la storia di una donna di mezz’età che ambisce a trovare la stabilità nell’amore. Accanto alla protagonista è fondamentale la figura di Vittoria, grazie alla quale incontra il pittore Pier. L’uomo sembra rappresentare il prototipo dell’artista, attento solamente alla creazione, che sembra rappresentare il suo solo ‘spazio dell’abbandono’. La frequentazione sfocia in un rapporto stabile. Ogni giorno lei decide di abbeverarsi alla fonte dell’autodeterminazione.

L’idillio però è interrotto da Vittoria che vede nell’allontanamento dell’amica una minaccia alla sua stabilità. E’ da questo sentimento che la possessione della

donna travalica la quotidianità vissuta con Rita durante la loro attività lavorativa, trasformandosi in un’ossessione. Si stabilisce un menage a trois che porta alla reciproca dissoluzione in nome di una libertà mancante.

 

I dubbi che accompagnano la protagonista conferiscono all’atmosfera generale del racconto tinte da giallo sentimentale dai toni noir.

Il romanzo è stato pubblicato dalla Guido Taglialatela Editore e nuovamente affronta tematiche di carattere universale.

<>, questo il punto di vista della scrittrice.

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