Presentazione del libro “Come nuvole nere. Vittime innocenti” al CAM

Mercoledì 19 giugno alle ore 19.00 presso la Sala Conferenze del Museo CAM di Casoria sarà presentato il libro “Come nuvole nere_Vittime innocenti” scritto da Raffaele Sardo, con la prefazione di Nando Dalla ChiesaPaolo Siani, edito dalla Melampo. Oltre all’autore interverranno Don Tonino PalmeseParide Mormile. Saranno presenti il Direttore del Museo CAM Antonio Manfredi e l’Assessore alla Cultura del Comune di Casoria Luisa MarroRaffaele Sardo, giornalista e scrittore casertano, dà voce ai parenti delle vittime innocenti della camorra per raccontare drammatiche pagine della cronaca nera italiana tra gli anni Settanta e

Ottanta del Novecento. La presentazione del libro sarà accompagnata dalla performance musicale della violinista e compositrice Stella Manfredi dedicata a Gelsomina Verde uccisa, torturata e poi data alle fiamme perché in passato legata sentimentalmente ad un criminale distaccatosi dal clan di appartenenza. Il racconto del tragico episodio si trasforma in note dolorose con la scenografia dell’artista Monica Biancardi che ritrae una donna dal volto coperto da un velo che urla il suo dolore e lo strazio per la morte delle vittime della Camorra. Sono i familiari i veri protagonisti di questo libro, sono loro che hanno deciso di uscire dalla solitudine e dal dolore della perdita per lottare affinché i loro cari non vengano dimenticati e siano monito alle istituzioni e alla società civile per un impegno costante nella lotta alla criminalità e una maggiore divulgazione della cultura della legalità.

 

La memoria è l’unico strumento che abbiamo per non dimenticare e per dare voce a chi voce più non ha. La camorra oggi si combatte con la giustizia, con un’adeguata legislazione e una volenterosa e continua lotta alla criminalità. Solo con la cultura, l’istruzione, l’informazione e la presenza delle istituzioni sul territorio possiamo conoscere il passato, migliorare il presente e affrontare senza paure il futuro. “Come nuvole nere” tiene viva la memoria, sprona a riflettere, ci emoziona con racconti e ricordi di vite strappate all’affetto dei propri cari, ma ci insegna anche che c’è ancora tanta strada da fare: strada da percorrere insieme, a testa alta, senza paura, partecipi e attivi sul territorio.

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