Per il rilancio politico e lo sviluppo della città di Casoria.

La prassi politico-amministrativa del primo semestre di governo dell’ Amministrazione Carfora, è stata per il Partito Democratico estremamente lontana dal modello di ente locale che abbiamo promesso ai cittadini quando ci hanno dato fiducia nelle ultime elezioni.

Le ragioni di questa falsa partenza sono semplici ed obiettive, nei fatti si è utilizzato uno schema di governance poco efficace e non attento al rispetto della soddisfazione dei bisogni espressi dai cittadini, sempre più in gravi difficoltà sociali ed economiche.

In questi mesi trascorsi, si sono verificate una serie di incomprensioni, frutto di dinamiche sia interne al partito e con la restante coalizione che vanno risolte al fine di ritrovare un clima di unità, con l’auspicio di costruire un nuovo patto di lavoro nell’interesse della comunità. Grazie all’impegno di tutte le parti in campo del Partito Democratico (consiglieri, assessori, segretario, iscritti e federazione provinciale) sarà nostro obbiettivo costruire un percorso che ci riporti a pieno titolo al governo del territorio con passione e incisività. Troppe volte le proposte

del Partito Democratico nell’azione amministrativa sono rimaste “lettera morta”.

 

Il Partito Democratico, consapevole della responsabilità che gli deriva dal suo ruolo di grande protagonista della vicenda politica ai diversi livelli di governo, ha espresso la sua insoddisfazione per questo stato di cose e in modo chiaro e netto ha voluto proporre uno spartiacque al fine di cambiare passo per il bene dei cittadini.

Ma in politica, occorre essere pazienti e propositivi e pertanto il PD invita ancora una volta il Dott. Vincenzo Carfora, sindaco eletto della nostra città, ad assumere ogni iniziativa politica e responsabile, idonea ad invertire radicalmente il percorso iniziato ed a concorrere da protagonista al recupero dei rapporti umani e politici dell’ intera coalizione, ed a stabilire le priorità e le iniziative di obiettivi e di coesione della maggioranza.

Il Partito Democratico da parte sua, a fronte di tali iniziative e alla messa in cantiere di atti concreti che testimoniano la reale nuova tendenza e il superamento del modello iniziale non mancherà di assumere ad ogni livello il suo impegno di lavoro per la comunità civile di Casoria.

In sintesi occorre che in un quadro recuperato di collegialità, di solidarietà e di unità, si ritrovino i rapporti tra partiti, consiglieri e giunta comunale, eliminando quel clima, di conflittualità fino ad oggi riscontrato; finalmente il cartello elettorale, che ha vinto le elezioni si deve trasformare in una coalizione convinta e unita che sia orgogliosa del suo ruolo guida di governo cittadino.

Il sindaco Carfora deve essere protagonista di questa nuova stagione politico-amministrativa e per questo appare necessario affidare allo Stesso un utile e sintetico schema delle linee programmatiche necessarie per iniziare una nuova stagione, solo così potremo essere pronti ad assumere le nostre responsabilità ed ogni iniziativa conseguente.

 

Priorità programmatiche

Modifiche del regolamento consiliare: Il Partito Democratico ha presentato attraverso il Presidente del Consiglio una proposta di riorganizzazione delle Commissioni che proponeva una riduzione del numero delle stesse e dei membri che avrebbero avuto diritto a parteciparvi, introduceva la notifica a mezzo posta certificata ( escludendo la notifica a mezzo messi notificatori)  nonché la introduzione di tempi certi nella consegna degli affari affidati alle varie commissioni e la introduzione della question time. La proposta era rispondente a quei criteri di efficienza ed economicità che dovrebbero animare la organizzazione dell’Ente. Portato in consiglio comunale, il regolamento veniva approvato per 33 articoli per poi essere sospeso a causa di conflittualità presenti nella maggioranza e strumentalizzazioni forti fatte dall’opposizione. Il partito democratico chiede con forza l’approvazione dello stesso.

Riorganizzazione dei servizi, della macchina comunale e dei dirigenti: Il Partito democratico ha inteso operare una proposta anche rispetto ai dirigenti del comune, utilizzando sia la legge Brunetta e anticipando di fatto le ultime indicazioni dettate dal Governo Monti, e che semplicisticamente si traducevano  nell’invito formulato al Sindaco di utilizzare le risorse interne onde evitare un ulteriore aggravio di costi per l’Ente , riducendo i settori, nel caso in cui vi fossero difficoltà nel reperire figure interne  idonee a rivestire la carica.  La nostra proposta anche in questo caso veniva messa da parte fino a giungere ad una delibera approvata dalla Giunta che anziché accogliere delle legittime richieste di un partito di governo aumentava di fatto il numero dei Dirigenti portandoli da sette a nove e procedeva alla nomina di un ulteriore dirigente esterno. E’ evidente e logico che il Sindaco della nuova stagione casoriana non potrà prescindere da queste considerazioni e sarà quindi indispensabile pertanto avviare al contempo procedure concorsuali, alla ricerca di nuove figure dirigenziali. Il partito e il gruppo consiliare hanno proposto inoltre, l’assessore al ramo ad immaginare una task force finalizzata ad una migliore utilizzazione delle risorse interne.

Riduzione dello staff del Sindaco: Nella difficoltà evidente  di un Ente Locale le principali risorse sulle quali il Sindaco dovrà investire per il futuro sono sicuramente quelle interne, occupandole nei settori fondamentali dell’ente. Il Sindaco invece ha ritenuto opportuno costituire uno staff di 12 dipendenti e ha successivamente contrattualizzato  una figura esterna, oltre ad aver avvertito l’esigenza di nominare un dirigente di staff sempre ed ovviamente dall’esterno ai sensi dell’articolo 90 del Dlgs 267/2000; questi, non essendo titolare di PEG, non detiene nessuna responsabilità oggettiva. La stessa funzione poteva essere attribuita a costo zero al Direttore di Servizio del I o altro Settore. Il Partito democratico anche su questo punto ha assunto una posizione propositiva finalizzata alla riduzione dello staff, evidenziando che l’indennità corrisposta non poteva essere percepita da personale interno e infatti veniva successivamente revocata a seguito dell’intervento della Corte dei Conti e soprattutto non ammettendo assunzioni esterne

P.U.C. La necessità di dotare l’ente di uno strumento urbanistico moderno ed aggiornato viene avvertita dal Partito democratico sin dai tempi in cui consumava la propria opposizione alla giunta di centro destra capeggiata da Stefano Ferrara, con una evidente differenza. Nel 2008 veniva data la storica occasione di approvare lo strumento urbanistico e far scattare così le norme di salvaguardia . Il Partito Democratico in quei tempi ne fece una battaglia forte e senza cedimenti, avvertendo la necessità di dover riportare il P.U. C. allo studio tecnico che lo aveva elaborato in quanto il sindaco Ferrara rilasciava nelle more circa 1000 tra concessioni edilizie e permessi a costruire, rendendo di fatto gli standards utilizzati completamente inadeguati.  Purtroppo anche su questo il partito ed il gruppo consiliare è stato lasciato solo; infatti il gruppo consiliare in merito al Piano Urbanistico Comunale ha manifestato il suo disaccordo con la proposta di delibera n. 311 del 16/09/11 formulata dall’Assessore all’Assetto del Territorio. E’ ben noto che il P. U. C. predisposto dalla Commissione Straordinaria , costato 500.000,00 € circa,  è stato fortemente compromesso dal rilascio di numerosi permessi di costruire ai sensi e per gli effetti delle delibere nn. 40/02 e 9/03, per le quali si sono consentiti interventi  convenzionati nelle zone G “commerciali” e D “industriali”, il più delle volte  trasformatisi in insediamenti residenziali, alcuni dei quali  sembra siano anche attenzionati da parte della magistratura. A tal uopo, se la preoccupazione dell’Assessore, era quella di far scattare le norme di salvaguardia, non si capisce perché non ha proposto subito, nelle more dell’adozione del PUC, la revoca delle suddette delibere; una maggioranza forte e coesa, al fine di preservare sia  le  scelte del piano che le aree necessarie a standard, nell’interesse della collettività, avrebbe certamente accolto favorevolmente il provvedimento; ne discende, in modo inequivoco, che  in sette mesi di amministrazione l’ atto più urgente  che doveva essere proposto  non è stato portato all’attenzione del Consiglio. A questo va aggiunto che sia  l’iter di adozione prospettato che l’istituzione di un ufficio di piano con incarico di rielaborare la proposta di piano,  così come pensato dall’Assessore, comporterebbe i seguenti effetti negativi:

  • La necessaria discussione in Consiglio Comunale sulle osservazioni, tenendo conto delle relative  valutazioni predisposte dai redattori del PUC, comporta tempi lunghi relativamente alla sbandierata urgente necessità di adottare il Piano e far scattare, conseguentemente, le norme di salvaguardia.
  • L’ adozione del piano, non tenendo conto del reale stato attuale, con centinaia di permessi rilasciati e non recepiti nel Piano,  esporrebbe l’ente Comune a ricorsi e contenziosi da parte dei cittadini titolari di tali  permessi a costruire, stante evidenti motivi di illegittimità configurantesi in sede di adozione;
  • Un aumento esponenziale dei costi dovuto all’istituzione dell’Ufficio di Piano con particolare riferimento alle eventuali consulenze “alte specializzazioni” che dovrebbero supportare/coadiuvare il Dirigente nella redazione stesura di un  “nuovo” P.U.C.; per cui appare neccessaria, stante i permessi  rilasciati in base al PRG dalla passata amministrazione, una rielaborazione a ciò finalizzata ed  indispensabile per una doverosa correttezza procedurale;
  • Il PD ha presentato una proposta che prevedeva  di contattare nuovamente i consulenti che hanno redatto il Piano urbano, affinché lo stesso venga adeguato alle mutate esigenze  onde evitare nuove spese aggiuntive di uffici di piano e/o simili e si possa portare in  Consiglio, uno strumento che sia realmente la fotografia del territorio nel più breve tempo possibile.

Più Europa: Il partito democratico chiede maggiore collegialità nelle scelte delle azioni da intraprendere sul territorio ed in particolare, ritiene erroneo il percorso intrapreso finora, caratterizzato da accorpamenti di progetto e  destinazione di priorità di alcuni progetti rispetto ad altri  senza una consultazione complessiva del PD e della maggioranza.  E’ nostro avviso, anche attraverso discussioni e consigli approfondire l’argomento nel più breve tempo possibile.

Politiche sociali: Inoltre, rappresenta un obiettivo prioritario dare impulso all’intervento di questa amministrazione nel settore sociale, visto che ad oggi il confronto con assessore e dirigente del settore è stato molto scarno. Siamo invece fermamente convinti che l’assistenza alle categorie sociali in difficoltà (minori, donne, portatori di handicap) dimostri lo stato di avanzamento di una società, e in tal senso il Partito Democratico ritiene che il terreno sul quale può misurarsi la ventilata rivoluzione del sindaco Carfora può e dovrà essere proprio l’intervento inderogabile a sostegno delle categorie in difficoltà della nostra città. Già in questi mesi numerose sono state le proposte presentate dal Partito democratico per la tutela delle classi sociali più deboli, attraverso l’avvio di progetti per l’utilizzo di fondi regionali ed europei.

 

Istituzione della consulta dei presidenti a Nord di Napoli: il Partito democratico ha inoltre presentato a mezzo del Presidente del Consiglio una proposta di istituire una consulta dei presidenti del consiglio comunale di 13 comuni sul tema dello sviluppo occupazione, legalità e contrasto alla criminalità che non può non passare attraverso la presentazione del PON sicurezza da parte dell’amministrazione. Dopo aver ottenuto il consenso del presidente dell’ anci regionale, la consulta dovrà trovare l’approvazione alla metà del mese di febbraio. Il Partito democratico intende anche su questo ottenere la istituzione della Consulta.

Bilancio previsionale:

  • Registro unico progetti: Programmare e pianificare la gestione economica finanziaria dell’ente non solo determinando misure volte alla riduzione dei costi e alla realizzazione della spesa ma anche e soprattutto creando maggiori entrate, attraverso la capacità di intercettare finanziamenti sovra comunali e la realizzazione di un registro unico di progetti nuovi ed adeguati in grado di  dotare il Comune di una serie di progettualità in grado di spendere immediatamente le risorse presenti e trasferite.
  • Piano periferie – Accompagnare il processo di riqualificazione del centro storico avviato con i Fondi PIU EUROPA, con la predisposizione di un piano periferie, in grado di reperire risorse attraverso la riscossione degli oneri primari e secondari derivante dalle numerose pratiche di condono, la rinegoziazione e la devoluzione dei mutui accesi, programmando una serie  di investimenti di riqualificazione urbana per macro aree e soprattutto definitivi, intervenendo contestualmente sul sistema fognario, sulla pubblica illuminazione e sul manto stradale, evitando così di sprecare risorse in manutenzioni temporanee e non assolutamente definitive.
  • Patrimonio Immobiliare – Approntare una seria analisi costi – benefici del patrimonio immobiliare per affrontarne le criticità, procedendo se è il caso anche a parziali dismissioni come la vendita dei fondi di proprietà Comunale localizzati a Ponticelli.

Ambiente: Il partito democratico invita l’amministrazione a dotare la società Casoria ambiente di un management attrezzato ed  adeguato alla complessità dell’azienda ed alla prevista  messa sul mercato di parte dell’assetto societario . Il partito democratico ligio alla linea di contenimento dei costi ribadisce l’opportunità di procedere alla nomina di figure che riuniscano in se competenze ed esperienze indispensabili per traghettare la società verso un percorso economico finanziario stabile.

Il riassetto societario è imprescindibile per garantire il consolidamento della raccolta differenziata, già arrivata a buone percentuali, arginando al contempo al fenomeno degli scarichi abusivi.

E’ inoltre necessario porre al centro del dibattito politico un piano di Green Economy, che guardi con interesse ed attenzione al nostro territorio e allo sviluppo di nuove fonti di energie rinnovabili.

In conclusione, il PD chiede al Sindaco di porre in essere un gesto forte e significativo, che sia nel contempo un impegno d’onore, un atto di attaccamento alla nostra città, una concreta manifestazione di un inizio di inversione di tendenza e di un rilancio autentico del programma di governo. Il Partito Democratico è convinto che, attraverso un accordo politico programmatico, si recupereranno le ritrovate ragioni dello stare insieme in una compagine collegialmente adeguata per governare Casoria.

 

Il Partito Democratico

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