Pd, respinta la richiesta di adesione di Casillo: “Il nostro partito è altro”

Con l’approssimarsi delle elezioni, come sempre accade alla vigilia di ogni appuntamento inerente le attività del partito, vuoi primarie, elezioni, tesseramento etc. , Tommaso Casillo, eletto al Consiglio Regionale della Campania nelle liste di Campania Libera, muove le sue pedine per condizionare ed indirizzare la vita politica della città di Casoria.

 

 

Lo spettacolo cui assistiamo in questi giorni ha qualcosa di paradossale:

Tommaso Casillo che ha gestito malamente negli ultimi 20 anni la nostra città, lo stesso che ha mandato il PD all’opposizione nell’ultima Amministrazione e portato al dissesto il Comune di Casoria, lo stesso che ha avuto la grave responsabilità di aver creato e foraggiato una classe politica a lui fedele, portatrice di comportamenti indicatori di uno stato irreversibile di decadimento morale , questo stesso Casillo ha chiesto la tessera del Partito Democratico inscenando con il suo vassallaggio la scalata al PD con modalità tipiche delle repubbliche sud americane meno avanzate.

Casillo con la sua Amministrazione non ne ha azzeccata una, come si evince dagli accadimenti di seguito specificati:

* Le irregolarita’ contabili rilevate dal ministero sia sulla gestione economica che del personale del Comune e di Casoria ambiente spa;

* il sequestro da parte della magistratura penale del centro di raccolta rifiuti;

* Lo spreco dei finanziamenti del PIU Europa, volano di sviluppo in altri Comuni, saga dei lavori fatti male ed opere faraoniche non realizzate;

* La vergognosa esecuzione dei lavori stradali e fognari sotto gli occhi di tutti i cittadini;

* La fuga di 2 comandanti dei VVUU con un intero Corpo allo sbando ed una citta’ ormai senza controllo e regole;

* La vicenda del Palacasoria che ha determinato solo lunghi contenziosi con le ditte di gestione con sicuro esborso di penali da parte del Comune;

* La conferma, in data il 22 dicembre 2015 da parte della la Corte dei Conti di Roma del mancato rispetto del patto di stabilità anno 2012 in seguito a violazioni di norme contabili e ad atti e comportamenti elusivi per circa 26 milioni di euro;

* La sconcertante vicenda dei concorsi al Comune di Casoria, con amici e parenti di politici.

* Le vicende del consorzio cimiteriale, che costa ai cittadini di Casoria quasi 800.000 euro annui, dove il direttore Graziuso stante ad una relazione inviata dal commissario di Arzano ricorre quasi costantemente ad affidamenti diretti premiando sempre i soliti amici.

Orbene, anziché fare una seria autocritica e imbarazzarsi per la sua manifesta inadeguatezza, grazie ai suoi adepti che a turno gli fanno da spalla, pensa di poter fagocitare il PD di Casoria e determinare ancora una volta il sindaco della città.

Non è possibile che ciclicamente, alla vigilia di ogni appuntamento importante, il PD venga assediato da elementi esterni che, solo grazie alla promessa di posizionare il pacchetto di voti clientelari, ora a favore di questo e domani a favore di quello, riesce fare breccia su politici molto permeabili alle lusinghe e meno pronti a sostenere il principio del buon governo e del necessario superamento di modalità politiche e classi dirigenti palesemente inadeguate.

Le esperienze e la storia degli ultimi 20 anni questo ci insegnano.

Ci si deve fare una ragione se il candidato sindaco del PD è stato scelto dal PD in autonomia, senza padrini e senza condizionamenti, mettendo in campo uomini che hanno dato prova di competenza, coerenza e lealtà costantemente nel corso degli anni e non a secondo del momento o della convenienza.

Il risultato raggiunto dall’ assemblea del PD ha scritto una nuova pagina e potrebbe indicare un modello di riferimento per altri circoli PD: quello della capacità di una classe dirigente di superare con maturità le possibili differenze e fare sintesi, evitando in questo modo gli errori del passato.

Quello che è sempre successo a Casoria: la beffa del sindaco dell’ultimo minuto, uscito dal cilindro del solito personaggio il giorno prima della presentazione delle liste, scelto preferibilmente dalla cosiddetta società civile, senza esperienza e cultura politico amministrativa e per questo debole e condizionabile questa volta non potrà accadere, perché l’assemblea del PD, uno dei pochi partiti strutturati sul territorio, ha individuato un proprio candidato, attorno a cui costruire una coalizione vincente, di chiara rottura rispetto a coloro che hanno gestito così disastrosamente la cosa pubblica negli ultimi anni

La presunzione e l’arroganza del Casillo (ex SDI, ex SEL, ex API, oggi Campania Libera) è senza limiti, tanto che insieme ad uno stuolo di ex amministratori, dopo aver mandato all’opposizione il PD nella passata amministrazione e portato al dissesto il comune di Casoria, ha spudoratamente sottoscritto richiesta di tesseramento al PD, mobilitando per l’occasione una schiera di persone molto spesso ignare, che in molti casi non conoscevano persino chi fosse il segretario nazionale , ben sapendo, però, l’ammontare del costo della tessera.

E’ evidente il tentativo di OPA che si vuole porre in essere, ma sia chiaro che ancora una volta cercheremo di contrastare l’ennesimo tentativo di ribaltare le regole ed i principi ispiratori del Partito Democratico, assicurando sì la partecipazione e l’adesione spontanea dei cittadini al Pd, come abbiamo sempre fatto in questi anni ma, nel contempo, fronteggiando l’assedio cui è sottoposta la sezione di Casoria e il ripetersi di situazioni ridicole che compromettono la serietà e l’immagine del Partito Democratico, riservandoci azioni anche clamorose per dare a tutti i livelli massimo risalto ad una situazione a dir poco scandalosa.

Nel frattempo la locale commissione di adesione ed il coordinamento ha proceduto a respingere le richieste risultate incompatibili ai sensi del regolamento e dello statuto e precisamente quelle di:

* Tommaso Casillo;

* Pasquale Tignola;

* Massimo Mileto;

* Andrea Capano;

* Biagio Galluccio;

* Salvatore Graziuso;

* Sossio Salma;

* Luisa Marro.

Il candidato sindaco designato dal PD metterà al servizio della città di Casoria la sua coerenza e la sua lunga esperienza politica iniziata sin dai tempi del liceo e si ’impegna a costruire un nuovo corso con una classe dirigente del tutto alternativa a quella che ha sfasciato Casoria.

Lo spettacolo cui assistiamo in questi giorni ha qualcosa di paradossale:

Tommaso Casillo che ha gestito malamente negli ultimi 20 anni la nostra città, lo stesso che ha mandato il PD all’opposizione nell’ultima Amministrazione e portato al dissesto il Comune di Casoria, lo stesso che ha avuto la grave responsabilità di aver creato e foraggiato una classe politica a lui fedele, portatrice di comportamenti indicatori di uno stato irreversibile di decadimento morale , questo stesso Casillo ha chiesto la tessera del Partito Democratico inscenando con il suo vassallaggio la scalata al PD con modalità tipiche delle repubbliche sud americane meno avanzate.

Casillo con la sua Amministrazione non ne ha azzeccata una, come si evince dagli accadimenti di seguito specificati:

* Le irregolarita’ contabili rilevate dal ministero sia sulla gestione economica che del personale del Comune e di Casoria ambiente spa;

* il sequestro da parte della magistratura penale del centro di raccolta rifiuti;

* Lo spreco dei finanziamenti del PIU Europa, volano di sviluppo in altri Comuni, saga dei lavori fatti male ed opere faraoniche non realizzate;

* La vergognosa esecuzione dei lavori stradali e fognari sotto gli occhi di tutti i cittadini;

* La fuga di 2 comandanti dei VVUU con un intero Corpo allo sbando ed una citta’ ormai senza controllo e regole;

* La vicenda del Palacasoria che ha determinato solo lunghi contenziosi con le ditte di gestione con sicuro esborso di penali da parte del Comune;

* La conferma, in data il 22 dicembre 2015 da parte della la Corte dei Conti di Roma del mancato rispetto del patto di stabilità anno 2012 in seguito a violazioni di norme contabili e ad atti e comportamenti elusivi per circa 26 milioni di euro;

* La sconcertante vicenda dei concorsi al Comune di Casoria, con amici e parenti di politici.

* Le vicende del consorzio cimiteriale, che costa ai cittadini di Casoria quasi 800.000 euro annui, dove il direttore Graziuso stante ad una relazione inviata dal commissario di Arzano ricorre quasi costantemente ad affidamenti diretti premiando sempre i soliti amici.

Orbene, anziché fare una seria autocritica e imbarazzarsi per la sua manifesta inadeguatezza, grazie ai suoi adepti che a turno gli fanno da spalla, pensa di poter fagocitare il PD di Casoria e determinare ancora una volta il sindaco della città.

Non è possibile che ciclicamente, alla vigilia di ogni appuntamento importante, il PD venga assediato da elementi esterni che, solo grazie alla promessa di posizionare il pacchetto di voti clientelari, ora a favore di questo e domani a favore di quello, riesce fare breccia su politici molto permeabili alle lusinghe e meno pronti a sostenere il principio del buon governo e del necessario superamento di modalità politiche e classi dirigenti palesemente inadeguate.

Le esperienze e la storia degli ultimi 20 anni questo ci insegnano.

Ci si deve fare una ragione se il candidato sindaco del PD è stato scelto dal PD in autonomia, senza padrini e senza condizionamenti, mettendo in campo uomini che hanno dato prova di competenza, coerenza e lealtà costantemente nel corso degli anni e non a secondo del momento o della convenienza.

Il risultato raggiunto dall’ assemblea del PD ha scritto una nuova pagina e potrebbe indicare un modello di riferimento per altri circoli PD: quello della capacità di una classe dirigente di superare con maturità le possibili differenze e fare sintesi, evitando in questo modo gli errori del passato.

Quello che è sempre successo a Casoria: la beffa del sindaco dell’ultimo minuto, uscito dal cilindro del solito personaggio il giorno prima della presentazione delle liste, scelto preferibilmente dalla cosiddetta società civile, senza esperienza e cultura politico amministrativa e per questo debole e condizionabile questa volta non potrà accadere, perché l’assemblea del PD, uno dei pochi partiti strutturati sul territorio, ha individuato un proprio candidato, attorno a cui costruire una coalizione vincente, di chiara rottura rispetto a coloro che hanno gestito così disastrosamente la cosa pubblica negli ultimi anni

La presunzione e l’arroganza del Casillo (ex SDI, ex SEL, ex API, oggi Campania Libera) è senza limiti, tanto che insieme ad uno stuolo di ex amministratori, dopo aver mandato all’opposizione il PD nella passata amministrazione e portato al dissesto il comune di Casoria, ha spudoratamente sottoscritto richiesta di tesseramento al PD, mobilitando per l’occasione una schiera di persone molto spesso ignare, che in molti casi non conoscevano persino chi fosse il segretario nazionale , ben sapendo, però, l’ammontare del costo della tessera.

E’ evidente il tentativo di OPA che si vuole porre in essere, ma sia chiaro che ancora una volta cercheremo di contrastare l’ennesimo tentativo di ribaltare le regole ed i principi ispiratori del Partito Democratico, assicurando sì la partecipazione e l’adesione spontanea dei cittadini al Pd, come abbiamo sempre fatto in questi anni ma, nel contempo, fronteggiando l’assedio cui è sottoposta la sezione di Casoria e il ripetersi di situazioni ridicole che compromettono la serietà e l’immagine del Partito Democratico, riservandoci azioni anche clamorose per dare a tutti i livelli massimo risalto ad una situazione a dir poco scandalosa.

Nel frattempo la locale commissione di adesione ed il coordinamento ha proceduto a respingere le richieste risultate incompatibili ai sensi del regolamento e dello statuto e precisamente quelle di:

* Tommaso Casillo;

* Pasquale Tignola;

* Massimo Mileto;

* Andrea Capano;

* Biagio Galluccio;

* Salvatore Graziuso;

* Sossio Salma;

* Luisa Marro.

 

Il candidato sindaco designato dal PD metterà al servizio della città di Casoria la sua coerenza e la sua lunga esperienza politica iniziata sin dai tempi del liceo e si ’impegna a costruire un nuovo corso con una classe dirigente del tutto alternativa a quella che ha sfasciato Casoria.

Con l’approssimarsi delle elezioni, come sempre accade alla vigilia di ogni appuntamento inerente le attività del partito, vuoi primarie, elezioni, tesseramento etc. , Tommaso Casillo, eletto al Consiglio Regionale della Campania nelle liste di Campania Libera, muove le sue pedine per condizionare ed indirizzare la vita politica della città di Casoria.

Lo spettacolo cui assistiamo in questi giorni ha qualcosa di paradossale:

Tommaso Casillo che ha gestito malamente negli ultimi 20 anni la nostra città, lo stesso che ha mandato il PD all’opposizione nell’ultima Amministrazione e portato al dissesto il Comune di Casoria, lo stesso che ha avuto la grave responsabilità di aver creato e foraggiato una classe politica a lui fedele, portatrice di comportamenti indicatori di uno stato irreversibile di decadimento morale , questo stesso Casillo ha chiesto la tessera del Partito Democratico inscenando con il suo vassallaggio la scalata al PD con modalità tipiche delle repubbliche sud americane meno avanzate.

Casillo con la sua Amministrazione non ne ha azzeccata una, come si evince dagli accadimenti di seguito specificati:

* Le irregolarita’ contabili rilevate dal ministero sia sulla gestione economica che del personale del Comune e di Casoria ambiente spa;

* il sequestro da parte della magistratura penale del centro di raccolta rifiuti;

* Lo spreco dei finanziamenti del PIU Europa, volano di sviluppo in altri Comuni, saga dei lavori fatti male ed opere faraoniche non realizzate;

* La vergognosa esecuzione dei lavori stradali e fognari sotto gli occhi di tutti i cittadini;

* La fuga di 2 comandanti dei VVUU con un intero Corpo allo sbando ed una citta’ ormai senza controllo e regole;

* La vicenda del Palacasoria che ha determinato solo lunghi contenziosi con le ditte di gestione con sicuro esborso di penali da parte del Comune;

* La conferma, in data il 22 dicembre 2015 da parte della la Corte dei Conti di Roma del mancato rispetto del patto di stabilità anno 2012 in seguito a violazioni di norme contabili e ad atti e comportamenti elusivi per circa 26 milioni di euro;

* La sconcertante vicenda dei concorsi al Comune di Casoria, con amici e parenti di politici.

* Le vicende del consorzio cimiteriale, che costa ai cittadini di Casoria quasi 800.000 euro annui, dove il direttore Graziuso stante ad una relazione inviata dal commissario di Arzano ricorre quasi costantemente ad affidamenti diretti premiando sempre i soliti amici.

Orbene, anziché fare una seria autocritica e imbarazzarsi per la sua manifesta inadeguatezza, grazie ai suoi adepti che a turno gli fanno da spalla, pensa di poter fagocitare il PD di Casoria e determinare ancora una volta il sindaco della città.

Non è possibile che ciclicamente, alla vigilia di ogni appuntamento importante, il PD venga assediato da elementi esterni che, solo grazie alla promessa di posizionare il pacchetto di voti clientelari, ora a favore di questo e domani a favore di quello, riesce fare breccia su politici molto permeabili alle lusinghe e meno pronti a sostenere il principio del buon governo e del necessario superamento di modalità politiche e classi dirigenti palesemente inadeguate.

Le esperienze e la storia degli ultimi 20 anni questo ci insegnano.

Ci si deve fare una ragione se il candidato sindaco del PD è stato scelto dal PD in autonomia, senza padrini e senza condizionamenti, mettendo in campo uomini che hanno dato prova di competenza, coerenza e lealtà costantemente nel corso degli anni e non a secondo del momento o della convenienza.

Il risultato raggiunto dall’ assemblea del PD ha scritto una nuova pagina e potrebbe indicare un modello di riferimento per altri circoli PD: quello della capacità di una classe dirigente di superare con maturità le possibili differenze e fare sintesi, evitando in questo modo gli errori del passato.

Quello che è sempre successo a Casoria: la beffa del sindaco dell’ultimo minuto, uscito dal cilindro del solito personaggio il giorno prima della presentazione delle liste, scelto preferibilmente dalla cosiddetta società civile, senza esperienza e cultura politico amministrativa e per questo debole e condizionabile questa volta non potrà accadere, perché l’assemblea del PD, uno dei pochi partiti strutturati sul territorio, ha individuato un proprio candidato, attorno a cui costruire una coalizione vincente, di chiara rottura rispetto a coloro che hanno gestito così disastrosamente la cosa pubblica negli ultimi anni

La presunzione e l’arroganza del Casillo (ex SDI, ex SEL, ex API, oggi Campania Libera) è senza limiti, tanto che insieme ad uno stuolo di ex amministratori, dopo aver mandato all’opposizione il PD nella passata amministrazione e portato al dissesto il comune di Casoria, ha spudoratamente sottoscritto richiesta di tesseramento al PD, mobilitando per l’occasione una schiera di persone molto spesso ignare, che in molti casi non conoscevano persino chi fosse il segretario nazionale , ben sapendo, però, l’ammontare del costo della tessera.

E’ evidente il tentativo di OPA che si vuole porre in essere, ma sia chiaro che ancora una volta cercheremo di contrastare l’ennesimo tentativo di ribaltare le regole ed i principi ispiratori del Partito Democratico, assicurando sì la partecipazione e l’adesione spontanea dei cittadini al Pd, come abbiamo sempre fatto in questi anni ma, nel contempo, fronteggiando l’assedio cui è sottoposta la sezione di Casoria e il ripetersi di situazioni ridicole che compromettono la serietà e l’immagine del Partito Democratico, riservandoci azioni anche clamorose per dare a tutti i livelli massimo risalto ad una situazione a dir poco scandalosa.

Nel frattempo la locale commissione di adesione ed il coordinamento ha proceduto a respingere le richieste risultate incompatibili ai sensi del regolamento e dello statuto e precisamente quelle di:

* Tommaso Casillo;

* Pasquale Tignola;

* Massimo Mileto;

* Andrea Capano;

* Biagio Galluccio;

* Salvatore Graziuso;

* Sossio Salma;

* Luisa Marro.

 

Il candidato sindaco designato dal PD metterà al servizio della città di Casoria la sua coerenza e la sua lunga esperienza politica iniziata sin dai tempi del liceo e si ’impegna a costruire un nuovo corso con una classe dirigente del tutto alternativa a quella che ha sfasciato Casoria.

Share This Post