Partito Democratico: presentate 50 interrogazioni al sindaco

Si è svolta Giovedì 12 Giugno, in piazza Cirillo, presso l’associazione culturale Francesco Bruno, la conferenza stampa indetta dal PD di Casoria.  Erano presenti il segretario cittadino Pasquale Amoroso e i consiglieri comunali Pasquale Fuccio, Giovanni Marigliano, Giuseppe Balsamo e Nicola Laezza. Questa volta sono 50 le interrogazioni, presentate dal gruppo consiliare del PD, a cui il sindaco Vincenzo Carfora e la sua maggioranza dovranno rispondere.

Riguardano gli argomenti più disparati: nomine dirigenziali, questione Cantariello, consorzio cimiteriale, urbanistica, bilanci e Casoria Ambiente. Tali tematiche verranno approfondite sulla prossima edizione cartacea di Casoria Due.

Una piena sfiducia, quella del PD locale, nei confronti del ruolo del consiglio comunale e del suo presidente, Stefano Ferrara, accusato di comprimere il dibattito, impedendo la libera espressione di pensiero ai consiglieri comunali.

“Siamo pronti a ricorrere alla magistratura, alla corte dei conti, qualora non dovessimo avere delle risposte. Il PD si colloca all’opposizione in maniera compatta, senza alcun tentennamento. Oggi si svolge un’altra manifestazione che non è assolutamente organizzata dal Partito Democratico.  Il PD non è un taxi, lo ha affermato il segretario nazionale Matteo Renzi. Non lo è, e non può neanche diventarlo qui a Casoria”. Ha affermato il segretario cittadino, Pasquale Amoroso.

“Il nostro non è un attacco personale alla figura dell’assessore Tommaso Casillo. Il nostro è un attacco assolutamente politico. Ci poniamo all’opposizione, nei confronti di un’amministrazione che non fa altro che alimentare un sistema che si caratterizza per uno sbagliato e molte volte illegittimo utilizzo delle risorse”. Ha dichiarato il consigliere comunale Pasquale Fuccio.

Ancora una volta è chiara, netta e univoca la posizione degli organismi dirigenti locali del Partito Democratico: si deve avere il coraggio di operare delle scelte rispetto ai tentativi di scalata dei soliti personaggi noti. Gli organismi dirigenti regionali e nazionali devono “dire NO alla solita logica basata sull’acquisto di pacchetti di voti”, in un’ottica di rinnovamento e di vera rottamazione.

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